Nelle profondità dell’Oceano Pacifico, a partire dal periodo cretaceo, si è formata una sovrastruttura geologica, alimentata da un’area di vulcanismo intraplacca, più grande della stessa Gran Bretagna. In una nuova ricerca, gli studiosi hanno cercato di capire la formazione del cosiddetto altopiano del confine melanesiano.
I geologi hanno concluso che il tutto si è formato tramite intense attività di vulcanismo a partire da quando i dinosauri camminavano sul nostro pianeta, estendendosi fino ai giorni nostri. Il fondale marino è formato da innumerevoli montagne e creste sottomarine, nonché da strutture vulcaniche più grandi.
Spesso, si presume che simili strutture si siano formate da singoli sconvolgimenti vulcanici piuttosto improvvisi. Questi eventi possono essere catastrofici, innescando quindi grandi cambiamenti ambientali.
Pacifico, la complicata storia della sovrastruttura geologica
La ricerca in questione, tuttavia, suggerisce che l’altopiano melanesiano ha un retroscena più complicato. Situata nell’Oceano Pacifico sud-occidentale , la cosiddetta sovrastruttura sembra essersi formata nel corso di milioni e milioni di anni attraverso una genesi a combustione lenta che si è svolta in quattro fasi distinte.
“Ci sono alcune caratteristiche nel bacino del Pacifico in cui (gli scienziati nda) hanno un solo campione, e sembra un singolo evento molto grande e massiccio”, ha detto a Live Kevin Konrad, leader dello studio e professore assistente presso l’Università del Nevada, Las Vegas. “A volte, quando campioniamo queste caratteristiche in dettaglio, ci rendiamo conto che in realtà sono costruite su più impulsi nel corso di decine di milioni di anni e non avrebbero impatti ambientali significativi”, ha continuato Konrad.
Il lavoro del team di ricerca
Come riporta IFL Science, per raggiungere i loro risultati, il team ha effettuato analisi geochimiche su campioni raccolti dalla regione dell’altopiano melanesiano di confine, dalle montagne sottomarine delle Samoa occidentali, dalla provincia delle montagne sottomarine delle Samoa orientali e dalla regione della catena sottomarina di Tuvalu. Ciò ha dimostrato che l’origine della sovrastruttura è iniziata nel periodo Cretaceo, circa 120 milioni di anni fa, con una gigantesca fuoriuscita di lava, creando una serie di montagne sottomarine.
La seconda fase
Nella seconda fase, tra 56 e 33,9 milioni di anni fa, la litosfera (il guscio roccioso esterno della Terra) passò sopra una regione vulcanica chiamata punto caldo di Arago, creando più montagne sottomarine e alcune isole oceaniche. Queste isole alla fine furono erose e sprofondarono sotto la superficie.
La terza fase
In terzo luogo, andiamo avanti velocemente fino a un periodo più recente, l’epoca del Miocene (da 23 milioni a 5 milioni di anni fa). Le stesse isole e montagne sottomarine furono riattivate e nuovi vulcani si formarono mentre la litosfera terrestre passava sopra un altro punto caldo, quello di Samoa. Questo hotspot vulcanico continua a creare nuove isole anche oggi.
Epilogo
Infine, in un periodo che continua ancora oggi, emersero nuove eruzioni vulcaniche sull’altopiano perché la litosfera era stata deformata dal rollback (arretramento) della placca del Pacifico sotto la fossa di Tonga. È una storia complessa, che secondo i ricercatori fornirà un quadro più sfumato di come si formano alcune caratteristiche sottomarine. Per descrivere i prodotti geologici di questi eventi in più fasi, il team propone il termine “Sovrastrutture oceaniche della placca media”. Il nuovo studio è pubblicato sulla rivista Earth and Planetary Science Letters.
La tettonica delle placche
La tettonica delle placche è una teoria scientifica che descrive il movimento della litosfera terrestre, la parte esterna e rigida della Terra. Secondo questa teoria, la litosfera è suddivisa in placche rigide che galleggiano sulla parte più fluida e viscosa del mantello terrestre. Queste placche sono in costante movimento a causa delle correnti di convezione nel mantello.
Le placche possono muoversi l’una rispetto all’altra in varie direzioni: si possono avvicinare (convergenza), allontanare (divergenza) o scorrere lateralmente l’una accanto all’altra (trasformazione). Questi movimenti delle placche sono responsabili della maggior parte degli eventi geologici sulla Terra, come terremoti, eruzioni vulcaniche, formazione di montagne e oceani.