Lynk Global, una startup che mira a fornire servizi di comunicazione satellitare diretta su smartphone, sta cercando di portare a termine la sua fusione con Slam Corp, una società di comodo guidata dall’ex giocatore di baseball professionista Alex Rodriguez.
Malgrado ciò, la fusione è a rischio a causa dell’alto tasso di riscatto degli azionisti di Slam, che hanno preferito riavere i propri soldi piuttosto che investire nell’operatore satellitare.
Slam Corp è una società di acquisizione per scopi speciali (SPAC), ovvero una società che raccoglie fondi in borsa con lo scopo di fondersi con un’altra società, di solito una startup innovativa. Slam ha raccolto 575 milioni di dollari nel febbraio 2021, quotando le sue azioni sul Nasdaq, e da allora, ha cercato un’opportunità di investimento nel settore spaziale, che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni.
Nel dicembre 2021, Slam ha annunciato di aver trovato il suo partner ideale: Lynk Global, una società con sede in Virginia che ha sviluppato una tecnologia in grado di collegare i telefoni cellulari ai satelliti in orbita terrestre bassa, senza bisogno di apparecchiature aggiuntive o modifiche.
Lynk Global sostiene di essere l’unico operatore al mondo in grado di offrire questo tipo di servizio, che potrebbe rivoluzionare il mercato delle telecomunicazioni, soprattutto nelle aree remote o in emergenza.
Come mai la fusione tra Slam e Lynk Global è a rischio?
La fusione tra Slam e Lynk Global avrebbe valutato il gruppo combinato a 800 milioni di dollari e avrebbe fornito a Lynk Global i fondi necessari per espandere la sua costellazione di satelliti e lanciare i suoi servizi commerciali, tuttavia attualmente, Lynk ha tre satelliti in orbita, che consentono di inviare SMS e altri servizi a bassa larghezza di banda a telefoni non modificati in tre paesi: Nuova Zelanda, Perù e Isole Falkland.
Lynk Global prevede di lanciare altri due satelliti all’inizio del 2024, tramite la prossima missione di rideshare Falcon 9 di SpaceX, con l’obiettivo finale che è di avere una costellazione di 5.000 satelliti, che garantirebbero una copertura globale e una connettività continua, attraverso partnership con operatori cellulari terrestri.
Tuttavia, la fusione tra Slam e Lynk Global ha incontrato diversi ostacoli, principalmente a causa della sfiducia degli investitori verso le SPAC, che sono state oggetto di una forte volatilità e di una stretta regolamentare negli ultimi anni. Le SPAC sono state spesso accusate di essere troppo ottimistiche sulle valutazioni e sulle prospettive delle società con cui si fondono, e di essere poco trasparenti sui rischi e le sfide che devono affrontare.
Gli azionisti di Slam hanno avuto la possibilità di riscattare le proprie azioni, ovvero di riavere indietro il proprio investimento, prima che la fusione con Lynk fosse finalizzata. Questa opzione è prevista dalle regole delle SPAC, per proteggere gli investitori nel caso in cui non siano soddisfatti della società target o delle condizioni della fusione.
Tuttavia, il tasso di riscatto di Slam è stato molto elevato, rispecchiando la tendenza generale del mercato delle SPAC, che ha visto una forte fuga di capitali negli ultimi anni.
Slam ha dovuto affrontare due ondate di riscatti, una a febbraio 2023 e una a dicembre 2023, quando ha chiesto agli azionisti di approvare la proroga della scadenza per la fusione con Lynk Global. Originariamente, Slam aveva tempo fino a febbraio 2023 per trovare e fondersi con un’altra società, ma ha dovuto estendere tale termine a febbraio 2024, a causa della complessità delle trattative con Lynk.
Successivamente, Slam ha chiesto un’ulteriore proroga fino a dicembre 2024, sostenendo che la fusione con Lynk Global si sarebbe probabilmente conclusa nella seconda metà di quell’anno.
In entrambe le occasioni, gli azionisti di Slam hanno approvato la proroga, ma molti di loro hanno anche scelto di riscattare le proprie azioni, con il risultato che è stato vedere Slam perdere la maggior parte del suo capitale iniziale, che era destinato a finanziare Lynk Global.
Dopo la prima ondata di riscatti, Slam aveva meno di 99 milioni di dollari nel suo conto fiduciario, dopo la seconda ondata, ne aveva solo 23 milioni, in totale, Slam ha dovuto restituire 176 milioni di dollari agli azionisti che hanno preferito uscire dal progetto.
Questo significa che Lynk Global non potrà contare sui fondi previsti dalla fusione con Slam, a meno che non trovi altre fonti di finanziamento, e sebbene abbia rifiutato di commentare la situazione, ha dichiarato di essere ancora impegnata a portare a termine la fusione con Slam e a realizzare la sua visione di connettere il mondo con i suoi satelliti.
Lynk ha anche affermato di avere una forte domanda da parte dei clienti e di essere in vantaggio rispetto ai suoi concorrenti.
Tra questi, figurano SpaceX, che prevede di lanciare il suo primo lotto di satelliti con un payload sperimentale diretto sullo smartphone il 30 dicembre 2023, e l’impresa con sede in Texas AST SpaceMobile, che sta cercando più fondi dopo aver raccolto 417 milioni di dollari fondendosi con una SPAC nel 2021.
Entrambe le società puntano a offrire servizi di comunicazione satellitare diretta su smartphone, ma con tecnologie diverse da quella di Lynk.
La fusione tra Slam e Lynk Global non è ancora conclusa, e gli azionisti di Slam avranno un’altra possibilità di riscattare le proprie azioni una volta che le due società avranno finalizzato l’accordo e avranno richiesto l’approvazione degli azionisti, tuttavia il tempo stringe e il futuro di Lynk Global dipende in gran parte dall’esito di questa operazione.
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