Stellantis, il quarto gruppo automobilistico al mondo per vendite, ha stretto un accordo di scambio di batterie di veicoli elettrici con la società californiana Ample per alimentare una flotta di veicoli Fiat 500e per il car sharing in Spagna.
Al riguardo, Stellantis afferma che l’accordo potrebbe eventualmente espandersi per includere veicoli elettrici di proprietà ad uso personale, sia sul territorio Europeo che su quello Statunitense; diventando una delle prime case automobilistiche occidentali ad abbracciare la tecnologia di scambio delle batterie, Stellantis sta scommettendo sul futuro dell’elettrico, ma in che senso?
L’azienda è certa del fatto che le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, sia nel nostro continente, sia oltreoceano, rimarranno un ostacolo all’adozione di questa tecnologia nel prossimo futuro, rendendo necessarie altre soluzioni. In teoria, lo scambio della batteria potrebbe aiutare i proprietari di veicoli elettrici a velocizzare il passaggio da motore termico ad elettrico in quanto gli automobilisti non dovrebbero più attendere lunghi tratti presso una stazione di ricarica.
Stellantis è il risultato della fusione tra FCA e PSA, avvenuta nel gennaio 2021, che ha dato vita a un colosso con 14 marchi tra cui Peugeot, Citroën, Opel, Fiat, Chrysler, Jeep e Maserati. Il gruppo ha l’obiettivo di raggiungere una quota di mercato del 38% nei veicoli elettrici entro il 2030, puntando su una gamma diversificata di modelli e tecnologie.
Stellantis lavorerà con Ample per lanciare un sistema di sostituzione della batteria per una flotta di Fiat 500e come parte di un servizio di car sharing attraverso la sua controllata Free2move. Il servizio sbarcherà per la prima volta a Madrid il prossimo anno, e sebbene Ample abbia già quattro stazioni operative in città, prevede di costruire altre nove stazioni nei mesi a venire.
Chi è Ample e come funzionerà la collaborazione con Stellantis
Ample è una startup fondata nel 2014 da ex ingegneri di Google, Tesla e BMW, che offre un servizio di cambio rapido delle batterie per i veicoli elettrici. La società ha raccolto 70 milioni di dollari di finanziamenti da investitori come Shell Ventures, Repsol Energy Ventures e Moore Strategic Ventures, inoltre ha già lanciato il suo servizio di cambio delle batterie in California e in Giappone, dove collabora con Uber e Nissan.
Lo scambio delle batterie dei veicoli elettrici è già popolare in Cina, ma deve ancora guadagnare molto terreno in altri paesi, questo perché sebbene ci siano stati diversi tentativi di costruire un’infrastruttura –in passato ci provò anche Tesla–, i risultati sono sempre stati fallimentari (almeno per qunto riguarda il mercato USA).
Stellantis dovrà installare batterie modulari nella Fiat 500e per far si che esse siano compatibili con il sistema di scambio di Ample. Il processo funziona in modo molto semplice: si guida il veicolo in una stazione, dove viene leggermente sollevato; i bracci robotici di Ample rimuovono la batteria scarica da sotto il veicolo e la sostituiscono con una completamente carica; infine abbassano il veicolo. L’azienda afferma che l’intero processo può richiedere solo cinque minuti.
“Il nostro sistema sa quante batterie ci sono nella Fiat 500e, sa come estrarre ciascuno di quei moduli e rimetterli nella stessa disposizione”
ha detto Khaled Hassounah, amministratore delegato di Ample, in un briefing con i giornalisti.
Iniziare con una piccola flotta di veicoli condivisi in una città aiuterà Stellantis a vedere come funziona il sistema di Ample e se può essere adattato a nuovi mercati e includere veicoli di proprietà privata. Se l’azienda decidesse di espandere la sua partnership con Ample, la Fiat 500e sarà probabilmente il primo veicolo a supportare la tecnologia, ha affermato Ricardo Stamatti, vicepresidente senior per la ricarica e l’energia di Stellantis.
I clienti che acquistano auto compatibili con il sistema di scambio di Ample si limiterebbero quindi ad abbonarsi ad una batteria, aprendo una possibile nuova linea di entrate per Stellantis.
“Crediamo che si tratti effettivamente di un’iniziativa infrastrutturale che può e sarà ampliata”
ha aggiunto Stamatti.
Numeri alla mano, per capire quanto il mercato USA stia arrancando nel mondo dell’elettrico nonostante l’EV più venduta a livello globale sia la Tesla, basti pensare che in Cina, i veicolo elettrici –o meglio, i veicoli plug-in– rappresentano oltre un 1/4 di tutti i veicoli venduti, mentre invece negli Stati Uniti non raggiungono nemmeno il 10%.
Per questo motivo, l’economia dello scambio delle batterie dei veicoli elettrici non ha funzionato come si era supposto tuttavia un’altra sfida, se non la più grande, è la mancanza di standardizzazione delle batterie.
Ogni casa automobilistica utilizza un tipo diverso di pacchetto e prodotti chimici diversi, mentre le stazioni di Ample possono scambiare solo le proprie batterie modulari, malgrado ciò l’azienda afferma che queste batterie sono compatibili con qualsiasi veicolo elettrico. Le batterie modulari sono configurate su una piastra adattatrice che si adatta al telaio del veicolo e si collega al sistema elettrico.
Il cambio delle batterie dei veicoli elettrici è una tecnologia che ha avuto alti e bassi negli ultimi anni, il pioniere di questa tecnologia è stato Better Place, una startup israeliana che aveva creato una rete di stazioni di cambio in Israele e Danimarca, ma che è fallita nel 2013.
Tesla ha sperimentato il cambio delle batterie lo stesso anno, ma ha abbandonato il progetto dopo aver constatato che i suoi clienti preferivano la ricarica rapida, in Cina, invece, il cambio delle batterie ha avuto un grande successo, grazie al sostegno del governo e alla presenza di aziende come Nio, che offre il cambio gratuito delle batterie ai suoi clienti.
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