Recentemente, in un mercatino, mi è capitata in mano una vecchia cassetta VHS, per la precisione una copia di una vecchia trasmissione televisiva statunitense intitolata “Conspiracy Theory: Did We Land on the Moon?” andato in onda nel 2001.
Originariamente il programma era stato trasmesso da Fox TV e metteva in dubbio la realtà degli sbarchi sulla Luna del programma Apollo della NASA.
Ho riguardato il programma con un misto di disprezzo, disgusto e frustrazione. Le affermazioni fatte erano per lo più ridicole e non presentavano nulla di nuovo sull’annosa questione del complotto lunare. Il modus operandi dei propalatori di questa ipotesi di complotto è lo stesso dagli inizi: avanzare un’affermazione ma darne solo una spiegazione parziale, trattenendo l’ultima prova necessaria per comprenderla veramente; in questo modo, puoi “semplicemente fare domande” senza doverti sforzare di rispondere effettivamente in modo soddisfacente.
Questo tipo di pensiero antiscientifico è pericoloso. Cosa accadrebbe se un politico, molti dei quali non sono noti per la loro conoscenza della scienza, accettasse queste sciocchezze e sprecasse una grande quantità di denaro dei contribuenti per dimostrarlo (a qualche nostro politico sicuramente fischieranno le orecchie).
Ricordo che proprio dal 2001 abbiamo assistito e sentito un’enorme quantità di ipotesi complottiste sull’attacco alle torri gemelle e ad un enorme aumento delle sciocchezze antivaccini.
Questo genere di cose esiste da molto tempo, ma nel 1998 Andrew Wakefield, che sarebbe diventato un ex medico caduto in disgrazia, pubblicò uno studio su Lancet facendo un collegamento fraudolento tra vaccini e autismo; ciò ha dato il via al moderno movimento anti-vax culminato nel rifiuto di chi ha creduto a queste cose di sottoporsi alle vaccinazioni anti coronavirus. Gli anti-vaxx usano molti degli stessi tipi di cattiva logica e di occultamento delle prove che usava il programma sulla bufala della Luna.
Potrei ricordare l’ascesa dei creazionisti che negli Stati Uniti hanno provato a non fare insegnare l’evoluzionismo nei corsi di biologia oppure del tentativo che dura da decenni da parte delle industrie dei combustibili fossili di minimizzare la scienza del riscaldamento globale mentre incoraggiavano attivamente il rilascio di decine di gigatonnellate di anidride carbonica nella nostra atmosfera ogni anno. I negazionisti della scienza del clima fanno sembrare bizzarri i negazionisti dell’Apollo.
Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito alla rinascita del terrapiattismo, al ritorno dei Protocolli dei savi di sion, al diffondersi del piano Kalergi, all’ipotesi di complotto alieno secondo cui i governanti delle principali nazioni del mondo sono alieni travestiti, e come dimenticare il complotto delle scie chimiche?
L’elenco potrebbe continuare. E passo dopo passo, questi gruppi sono riusciti a persuadere certi politici, sempre attenti agli umori delle minoranze dell’elettorato, a sostenere le loro opinioni, a volte codificando queste convinzioni antiscientifiche in legge. Ciò ha raggiunto il culmine in uno tsunami di disinformazione scientifica quando Donald Trump è sceso in politica ed è stato eletto presidente, poiché i suoi attacchi alla realtà erano così numerosi che è diventato quasi impossibile tenerne traccia, anche grazie ai movimenti di opinione come QAnon.
Il pensiero cospirazionista capovolge necessariamente il processo scientifico, decidendo prima ad una conclusione e poi cercando prove a sostegno, ignorando o attaccando qualsiasi prova contraria. Questa mentalità è matura per essere plasmata dal tribalismo politico, che amplifica i sistemi di credenze chiusi, abituandoli alle soluzioni esterne. Il comportamento settario, come quello del movimento QAnon, può iniziare come un’eccezione in un ambiente del genere, ma ora lo vediamo rispecchiato nell’ideologia di certi politici che preferiscono parlare alla pancia delle persone dicendo loro quello che vogliono sentire per essere rassicurati invece della verità dei fatti.
Ovviamente, credere che la NASA abbia falsificato gli sbarchi sulla Luna non è la causa di tutte queste credenze esecrabili e ovviamente false, ma è la mentalità che sta alla base dei complottismi che ha permesso che questi si moltiplicassero e si affermassero negli ultimi vent’anni. La volontà di credere alle affermazioni senza prove, di respingere l’esperienza degli esperti e di intrattenere idee cospirative mette tutto in gioco e idee più piccole, inoffensive e, in fondo, più “divertenti” come la bufala dell’Apollo sono un passo avanti verso un universo di sciocchezze. Possono sembrare innocue, ma non portano a nulla di buono.
Questa è la natura del sottile percorso della realtà scientifica: c’è un numero limitato di modi per avere ragione, ma un numero infinito di modi per avere torto. Segui la strada giusta e vedrai il mondo per quello che è. Devia e ogni tipo di irrealtà diventa ugualmente plausibile.
Per quanto riguarda la cassetta VHS della Fox TV, sono stato tentato di gettarla nella spazzatura a cui appartiene ma lla fine l’ho tenuta. È spazzatura, ma è anche un simbolo di ciò che dobbiamo continuare a combattere, e perché. Ora si trova sul mio scaffale, a ricordarmi che una singola particella virale può essere piccola, ma l’infezione può comunque essere tossica.