Cancellare tutta la vita sulla Terra è difficile, ma causare estinzioni di massa è facile. Cinque importanti eventi di estinzione di massa si sono verificati dall’esplosione di biodiversità del Cambriano, catastrofi che hanno cancellato almeno il 60% delle specie terrestri.
Una misura della biodiversità e dei cambiamenti nel numero di specie esistenti in un dato momento, per identificare gli eventi di estinzione più importanti negli ultimi 500 milioni di anni. Non sono periodici, e solo il più recente (accaduto 65 milioni di anni fa) ha una causa nota. UTENTE DI WIKIMEDIA COMMONS ALBERT MESTRE, CON I DATI DI ROHDE, RA E MULLER, RA
Conosciamo almeno cinque scenari di natura extraterrestre che sono in grado di spazzare via l’umanità e gran parte della vita sulla Terra.
Se una grande grosso oggetto in rapido movimento colpisse la Terra, sarebbe certamente in grado di provocare un evento di estinzione di massa. Tuttavia, tali eventi sembrano essere relativamente rari. Anche se la caduta di asteroidi e comete è un evento relativamente frequente, che se ne verifichi uno in grado di provocare un’estinzione di massa sembra essere, fortunatamente, abbastanza raro da non verificarsi per miliardi di anni. DON DAVIS (LAVORO COMMISSIONATO DALLA NASA)
1.) Impatto di asteroidi / comete: un enorme impatto ha innescato l’ultima grande estinzione di massa 65 milioni di anni fa.
La cometa che dà origine alla pioggia di meteore delle Perseidi, la cometa Swift-Tuttle, è stata fotografata durante l’ultimo passaggio nel Sistema Solare interno nel 1992. L’influenza della gravità degli altri pianeti ha il potenziale di cambiare drasticamente la sua orbita, rendendola una possibile minaccia per la Terra nell’anno 4479. Questa cometa, al momento, è considerata dalla NASA l’oggetto più pericoloso conosciuto dall’umanità.
La cometa Swift-Tuttle, che potrebbe colpire la Terra nel 4479, potrebbe generare, in caso d’impatto, un’energia distruttiva 28 volte maggiore di quella generata dall’evento di 65 milioni di anni fa che provocò l’estinzione dei dinosauri.
Questa illustrazione del lampo di raggi gamma più distante mai rilevato, GRB 090423, è considerata tipica delle più veloci esplosioni di raggi gamma. Quando uno o due oggetti formano violentemente un buco nero, come nel caso della fusione di due stelle di neutroni, generano una breve esplosione di raggi gamma seguita da un bagliore infrarosso (quando siamo fortunati) che ci permette di imparare di più su questi eventi. I raggi gamma di questo evento sono durati solo 10 secondi, ma Nial Tanvir e il suo team hanno individuato un bagliore infrarosso utilizzando il telescopio UKIRT appena 20 minuti dopo lo scoppio. ESO / A. ROQUETTE
2.) Esplosione di raggi gamma: gli eventi elettromagnetici più forti e luminosi costituiscono un rischio che potrebbe realizzarsi mediamente una volta per milione di anni.
Quello che percepiamo come uno scoppio di raggi gamma è noto per avere almeno una causa certa: una fusione tra due stelle di neutroni. Se uno dei getti prodotti da queste fusioni è puntato verso la Terra, ed è abbastanza vicino (entro circa 6.000 anni luce), potrebbe distruggere lo strato di ozono, il che porterebbe alla morte dell’umanità e di gran parte della vita sulla superficie terrestre. NASA / JPL
Se un Gamma Ray Burst si verificasse entro un raggio di 6.000 anni luce dalla Terra e fosse orientato proprio verso il nostro pianeta, potrebbe distruggere lo strato di ozono che protegge l’atmosfera dalle radiazioni, causando un’estinzione di massa.
70.000 anni fa, una nana bruna conosciuta come stella di Scholz, proprio sul punto di accendersi e diventare una stella innescando la fusione dell’idrogeno nel suo nucleo, passò attraverso la nube di Oort del Sistema Solare. Stelle, stelle fallite e resti stellari attraversano il nostro sistema solare più volte ogni milione di anni. JOSÉ A. PEÑAS / SINC
3.) Un incontro casuale : la galassia è piena di stelle, pianeti, resti stellari e buchi neri.
Nel corso dei 4,5 miliardi di anni di esistenza del nostro sistema solare, le probabilità che una stella si avvicini al nostro Sole alla stessa distanza di Plutone è di circa 1 su 10.000; le probabilità che una stella si avvicini alla Terra ad una distanza paragonabile a quella del Sole (cosa che interferirebbe gravemente con la nostra orbita e causerebbe l’espulsione gravitazionale della Terra) è inferiore ad 1 su 1.000.000.000. Ma se accadesse, la Terra si congelerebbe in breve tempo e la vita umana si estinguerebbe. KEVIN GILL / FLICKR
Se un corpo celeste di massa adeguata attraversasse il nostro Sistema Solare interno, sconvolgerebbe le orbite di tutti i pianeti spingendoli verso il Sole o espellendoli dal sistema solare. Ovviamente tutta la vita sul nostro pianeta si estinguerebbe rapidamente.
Una visuale della Nebulosa del Granchio composta da una serie di immagini riprese dal Telescopio Spaziale Hubble. I diversi colori corrispondono a diversi elementi e rivelano la presenza di idrogeno, ossigeno, silicio e altro, tutti segregati per massa. Se la Terra venisse avvolta da una nebulosa come questa, che attualmente si estende per circa 10 anni luce, potrebbe verificarsi un evento a livello di estinzione per l’umanità. NASA, ESA, J. HESTER E A. LOLL (ARIZONA STATE UNIVERSITY)
4.) Una supernova: sono state molte le esplosioni di supernove che hanno colpito la Terra, ma il nostro pianeta ne è uscito sempre senza soffrire danni significativi.
I resti della supernova Cassiopea A contiene le firme di un’ampia varietà di elementi della tavola periodica e emise enormi quantità di radiazioni quando esplose. Le supernove di tipo II sono la classe più comune di supernova, ma dovremmo trovarci a pochi anni luce dall’esplosione perché le sue emissioni possano avere la forza di distruggere il nostro strato di ozono. Un’esplosione di supernova ad una distanza tale da danneggiare il nostro pianeta dovrebbe avere una frequenza che è stata stimata inferiore ad una volta ogni pochi miliardi di anni. NASA / CXC / SAO
Una supernova di Tipo II deve verificarsi entro un raggio inferiore a 25 anni luce dalla Terra per metterci in pericolo, un evento estremamente raro.
Il Sole aumenta di dimensioni, luminosità e temperatura in base alle curve mostrate sopra, e queste tre quantità continueranno ad evolversi come da figura nel futuro. Tra circa 2 miliardi di anni, la luminosità del Sole sarà aumentata abbastanza da far bollire gli oceani della Terra, ponendo definitivamente fine alla vita sul nostro pianeta. UTENTE DI WIKIMEDIA COMMONS RJHALL, BASATO SU RIBAS, IGNASI (2010)
5.) Il nostro Sole : finirà per incenerirci.
Oggi sulla Terra, l’acqua dell’oceano bolle solo, in genere, in caso di eruzioni vulcaniche, sottomarine o su isole con la lava che finisce in mare. In un lontano futuro, l’energia del Sole sarà sufficiente per far bollire gli oceani su scala globale. JENNIFER WILLIAMS / FLICKR
Tra 2 miliardi di anni, l’aumento della produzione di energia del Sole farà bollire gli oceani, terminando in modo inequivocabile tutta la vita sulla Terra.
Se tutte le altre trappole che questo assurdo universo mette in atto per attentare alla vita sul nostro pianeta fallissero, possiamo essere certi che l’evoluzione del Sole sarà la morte di tutta la vita sulla Terra. Molto prima che la nostra stella raggiunga lo stadio di gigante rosso, l’evoluzione stellare farà sì che la luminosità del Sole aumenti in modo abbastanza significativo da far bollire gli oceani della Terra, che sicuramente elimineranno l’umanità, se non tutta la vita sulla Terra. OLIVERBEATSON DI WIKIMEDIA COMMONS / DOMINIO PUBBLICO