Nascosto all’interno di una struttura bruciata dal fuoco vicino al fiume Nilo ad Assuan, in Egitto, gli archeologi hanno scoperto l’ingresso di una tomba di famiglia di 2000 anni fa. All’interno hanno trovato 30 mummie di varie età, tra cui diversi anziani affetti da artrite, oltre a bambini e un neonato.
Sebbene gli archeologi debbano ancora datare la tomba, sospettano che un’unica famiglia vi abbia seppellito i morti per generazioni che vanno dal periodo tolemaico e romano (dal I secolo a.C. al II o III secolo d.C.), secondo Patrizia Piacentini, professoressa di Egittologia e Archeologia Egizia presso l’Università degli Studi di Milano, condirettore dello scavo.
Questa nuova tomba è una delle oltre 300 recentemente scoperte che circondano il Mausoleo dell’Aga Khan, una struttura in granito rosa costruita nel XX secolo che si trova in cima a una leggera collina lungo il fiume Nilo. Ma mentre la maggior parte delle altre tombe sono state trovate sotterranee o scavate in colline rocciose, questa particolare tomba era unica in quanto è stata trovata all’interno di una struttura fuori terra più grande, che i ricercatori ritengono fosse probabilmente usata come luogo di sacrificio.
“Sembra che, per la sua posizione lungo una valle di accesso alla necropoli, questo edificio fosse adibito a recinto sacro dove venivano offerti sacrifici al dio Khnum sotto forma di ariete, Dio creatore e protettore delle fertili inondazioni del Nilo, particolarmente venerato ad Assuan”, ha detto Piacentini a WordsSideKick.com. “Chi meglio di lui avrebbe potuto propiziare la vita eterna di coloro che riposavano in questa necropoli?”
Supportando ulteriormente il suo utilizzo come luogo di sacrificio, Piacentini e la squadra hanno scoperto segni di fuoco sulle pareti della struttura forse da cerimonie di offerta; ma alcuni dei segni di fuoco potrebbero essere stati fatti anche da ladri di tombe, ha aggiunto. Ad ogni modo, all’interno di quella struttura bruciata, hanno scoperto ossa di animali, resti di piante e tavole per le offerte.
All’interno c’era anche una mummia di un uomo accanto a una collana di rame con inciso il suo nome “Nikostratos”.
In fondo a una scala che porta all’ingresso della tomba, scavata nella roccia, hanno trovato un vaso per le offerte rotto che conteneva ancora piccoli frutti. La tomba, composta da quattro camere scavate in profondità, conteneva i resti di circa 30 mummie.
Alcune delle mummie erano molto ben conservate, come i resti di un bambino nascosto all’interno di un sarcofago di terracotta, mentre altre avevano le bende e il cartonnage, un materiale che gli antichi egizi usavano per avvolgere le mummie, tagliate da antichi ladri. I ricercatori hanno anche scoperto un coltello con una lama di ferro e un manico di legno che potrebbe essere stato usato dai predoni. I ricercatori affermano anche che Nikostratos era probabilmente una volta all’interno della tomba con le altre 30 mummie, ma fu portato fuori dai ladri.
Lo scavo è stato una joint venture tra la zona delle antichità di Assuan e Nibian in Egitto e dall’Università degli studi di Milano in Italia; i ricercatori stanno continuando ad analizzare e datare i reperti.