La Nebulosa Zampa di Gatto, una regione di formazione stellare situata a circa 5.500 anni luce dalla Terra, ha recentemente rivelato un segreto intrigante: la presenza di una molecola insolitamente grande e precedentemente sconosciuta; questo composto, chiamato 2-metossietanolo, è composto da 13 atomi ed è una delle molecole più grandi mai identificate al di fuori del nostro sistema solare. Gli scienziati hanno annunciato questa scoperta il 12 aprile su The Astrophysical Journal Letters.
Spesso pensiamo allo spazio come a un vuoto incolmabile tra le stelle, ma in realtà è un ambiente chimicamente attivo, dove gli atomi si uniscono e si disintegrano per creare stelle e pianeti nel corso di milioni di anni.
Comprendere la formazione di semplici molecole organiche nello spazio, come metano, etanolo e formaldeide, è cruciale per tracciare la storia dell’universo e persino l’origine della vita, a tal proposito e bene sapere che ogni molecola possiede un “codice a barre” energetico unico, che consiste in specifiche lunghezze d’onda della luce che la molecola può assorbire.
Queste transizioni energetiche sono misurabili in laboratorio, ma gli astrochimici devono cercare queste stesse firme energetiche nello spazio.
La scoperta del 2-metossietanolo
Il 2-metossietanolo è una molecola di 13 atomi in cui uno degli atomi di idrogeno dell’etanolo è sostituito con un gruppo metossilico più complesso (O–CH3), questo livello di complessità è particolarmente insolito al di fuori del sistema solare, con solo sei “specie” più grandi di 13 atomi mai rilevate.
La scoperta del 2-metossietanolo non è stata solo fortunata, il team di ricerca ha utilizzato anche l’intelligenza artificiale, nello specifico hanno sviluppato un metodo di apprendimento automatico per modellare l’abbondanza di diverse specie molecolari nello spazio, questi hanno permesso di prevedere quali molecole non ancora rilevate potrebbero essere abbondanti e quindi forti candidati al rilevamento.
Come avrai intuito, l’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il campo dell’astrochimica, e con l’adozione di tecniche di apprendimento automatico, gli scienziati sono in grado di analizzare grandi quantità di dati spettrali e identificare modelli che sarebbero difficili da rilevare manualmente. Questi modelli possono poi essere utilizzati per prevedere la presenza di molecole non ancora osservate, guidando gli scienziati verso nuove scoperte.
L’universo è un laboratorio chimico gigantesco e la Nebulosa Zampa di Gatto è solo uno degli innumerevoli esempi di come la chimica interstellare possa essere sorprendentemente complessa e variegata, tra l’altro la scoperta di molecole come il 2-metossietanolo ci spinge a riconsiderare ciò che sappiamo sulla chimica cosmica e sulle possibilità di formazione della vita.
La chimica interstellare è un processo dinamico e complesso, dove le molecole si formano e si distruggono sotto l’influenza di vari fattori, come la radiazione ultravioletta, le collisioni con altre particelle e le reazioni chimiche sulla superficie dei grani di polvere cosmica, ecco perché la scoperta del 2-metossietanolo nella Nebulosa Zampa di Gatto, suggerisce che anche molecole relativamente grandi e complesse possono formarsi in queste condizioni estreme.
Gli astrochimici utilizzano radiotelescopi come l’Atacama Large Millimeter/Submillimeter Array (ALMA) per osservare le emissioni di molecole nello spazio, strumenti che sono in grado di rilevare le lunghezze d’onda millimetriche e submillimetriche, che sono particolarmente adatte per studiare le transizioni energetiche delle molecole.
Con l’aiuto di questi potenti telescopi, gli scienziati possono esaminare le regioni di formazione stellare, come la Nebulosa Zampa di Gatto, e identificare le firme spettrali di molecole rare e complesse.
L’astrochimica è una disciplina che si colloca all’incrocio tra astronomia e chimica, esplorando la natura e la distribuzione delle molecole nello spazio interstellare, che possono variare da semplici composti di due atomi a grandi molecole organiche complesse, sono i mattoni fondamentali per la formazione di nuove stelle e pianeti.
La scoperta di molecole come il 2-metossietanolo nella Nebulosa Zampa di Gatto non è solo una testimonianza della ricchezza della chimica cosmica, ma offre anche indizi sulla possibile presenza di molecole prebiotiche, che potrebbero essere precursori della vita come la conosciamo.
Prospettive future
La conferma della presenza di 2-metossietanolo nella Nebulosa Zampa di Gatto apre la strada a nuove ricerche, con gli scienziati che sono ora interessati a capire come questa molecola si sia formata e quali altri composti possano essere presenti in questa e in altre regioni di formazione stellare. Queste ricerche potrebbero fornire nuove intuizioni sulle condizioni necessarie per la formazione di molecole organiche complesse e, in ultima analisi, sulla possibilità di vita al di fuori del nostro sistema solare.
La presenza di molecole organiche complesse come il 2-metossietanolo è particolarmente eccitante per gli astrobiologi, che studiano la possibilità di vita al di fuori della Terra, in quanto possono essere considerate come indicatori della possibilità che processi prebiotici si verifichino anche in altre parti dell’universo.
Una delle maggiori sfide nell’astrochimica è la distanza enorme che separa noi dalle regioni di formazione stellare come la Nebulosa Zampa di Gatto, una distanza che rende estremamente difficile l’osservazione diretta delle molecole e richiede l’uso di telescopi altamente sensibili e tecniche di osservazione avanzate.
La scoperta del 2-metossietanolo è stata possibile grazie alla collaborazione internazionale tra scienziati e istituzioni, un tipo di collaborazione fondamentale in campo scientifico, poiché permette di condividere risorse, conoscenze e competenze per raggiungere obiettivi comuni.
Con l’avanzamento della tecnologia e l’incremento delle capacità computazionali, possiamo aspettarci che l’astrochimica continui a fare passi da gigante, nuovi telescopi, sia terrestri che spaziali, e metodi di analisi dei dati sempre più sofisticati, ci permetteranno di esplorare l’universo chimico con una risoluzione senza precedenti.
La scoperta del 2-metossietanolo nella Nebulosa Zampa di Gatto è un promemoria affascinante di quanto poco sappiamo ancora dell’universo e di quanto ancora ci sia da scoprire, e mentre continuiamo a scrutare il cielo, ogni nuova molecola identificata ci avvicina un passo in più alla comprensione della vastità e della complessità della chimica cosmica e, forse, alla risposta alla domanda se siamo soli nell’universo.
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