Vuoi vivere per sempre? Resisti fino al 2050

Presto le interfacce uomo macchina saranno una realtà e, allora, cosa ci impedirà di caricare la mente di un uomo nel cloud per poi riscaricarla, a volontà, in un corpo androide, raggiungendo di fatto l'immortalità?

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Lasciate stare i sogni di trapianto di corpo, o trapianto di testa, di cui vaneggia Canavero, tra poche decine d’anni raggiungeremo l’immortalità in modo più prosaico, ricorrendo ad organi artificiali o alle macchine ed al cloud…

Un futurologo molto noto ha parlato di data limite per raggiungere l’immortalità.
Se hai meno di 40 anni leggendo questo articolo, probabilmente non morirai se non avrai una brutta malattia“.
Queste parole le ha pronunciate lo stimato futurologo Ian Pearson in un’intervista al “The Sun”.
Pearson pensa che gli esseri umani siano molto vicini al raggiungimento dell’immortalità.

Gli uomini hanno cercato di trovare un modo per sfuggire alla morte da sempre.
Gli antichi alchimisti greci cercarono di creare una “pietra filosofale” che avrebbe reso
immortali gli uomini, ma nonostante tutte le ricerche la morte non è stata ancora sconfitta.

Tuttavia, il dottor Pearson afferma che ci sono molti modi in cui possiamo vivere
per sempre, purché si arrivi “in vita” almeno fino al 2050, in caso contrario, conclude, “potresti far parte dell’ultima generazione di esseri umani a morire di vecchiaia”.
Person ha proposto tre metodi diversi per sfuggire alla morte, li vediamo di seguito.

Metodo n. 1: rinnovare le parti del corpo:

Ci sono molte persone interessate a vivere per sempre“, spiega il dottor Pearson. “Ci sono sempre state, ma la differenza ora è che la tecnologia sta migliorando così rapidamente che molte persone credono di poterlo fare davvero”.
Un metodo potrebbe essere quello di prolungare la vita usando le biotecnologie e la medicina per continuare a rinnovare il corpo e ringiovanirlo. Nessuno vuole vivere per sempre a 95 anni, ma se si potesse ringiovanire il corpo a 29 o 30, molti potrebbero volerlo fare. Questo potrebbe essere fatto in diversi modi, inclusa l’ingegneria genetica che previene (o inverte) l’invecchiamento cellulare. In alternativa, sarà possibile sostituire organi vitali con organi nuovi di zecca”.



Molti scienziati in tutto il mondo stanno lavorando alla creazione di organi umani utilizzando stampanti 3D caricate con cellule viventi, il che potrebbe un giorno rendere superflui i donatori di organi.

Metodo n. 2: vivere in corpi androidi:

Il dottor Pearson, però, pensa che sia molto più probabile che prolungheremo la nostra vita in un modo diverso, utilizzando corpi completamente artificiali, robot, per dirla tutta.
“Molto tempo prima di capire come riparare il nostro corpo per mantenerlo sempre giovane, saremo in grado di collegare le nostre menti al mondo delle macchine così bene che vivremo effettivamente nel cloud”, spiega. “La mente sarà fondamentalmente nel cloud e sarà in grado di utilizzare qualsiasi androide che ti senti di abitare nel mondo reale”.

Pearson afferma che tra 50 anni potremmo essere in grado di “affittare” un androide in qualsiasi parte del mondo “proprio come un’auto a noleggio“, e caricare la nostra coscienza in esso.
Aggiunge: “Se volessi trascorrere la serata in Australia, andando a teatro dell’opera di Sydney, potresti usare un androide noleggiato allo scopo“.

Ciò significa che anche quando i tuo corpo originale morirà, sarai comunque in grado di usare la tua mente digitale, memorizzata su un computer, e continuare a vivere usando corpi robotici altamente realistici. “Lo stato attuale delle bambole del sesso sta iniziando a sembrare piuttosto umano. Ancora altri 30 anni di sviluppo e saranno estremamente umani“, confida Pearson. “Potremo “indossare” qualsiasi corpo Androide e sembreremo umani, potresti decidere di condividerne uno con qualcun altro, o averne uno tu stesso, o possederne dozzine”.

“Si potrebbe decidere di averne di sesso e età diverse, alcuni vecchi, giovani, femmine, maschi – potrebbero esserci anche nuovi generi sessuali entro il 2050, insomma, la scelta sarà vasta”.

Secondo Pearson, però, dovremo aspettare fino a “2045, 2050” prima di avere la capacità di creare questi potenti collegamenti tra il cervello e una macchina e che inizialmente il costo sarà molto elevato. “I primi a usare i corpi dei robot per diventare immortali saranno i ricchi, ma come sempre con la tecnologia il prezzo scenderà gradualmente e, con il tempo, si arriverà all’uso di massa“. Quindi non si dovrà più avere paura di morire di qualche malattia o di essere investiti e uccisi, saremo in grado di acquistare un nuovo corpo androide sul quale riversare la nostra mente, la nostra personalità, tutto ciò che siamo.

Pearson sostiene che una volta arrivati al 2060, tutti saranno in grado di acquistare un nuovo corpo e entro il 2070 anche le persone dei paesi poveri con un reddito modesto potranno averlo e con il passare degli anni i costi caleranno ancora e invece di spendere milioni di sterline, forse se ne spenderanno solo alcune centinaia.

Potrebbe essere fornito come parte del servizio sanitario nazionale. Potresti essere in grado di acquistare offerte premium su un abbonamento privato o potresti ottenere una presenza di base su una rete e avere il permesso di utilizzare un corpo Androide“.
Tuttavia afferma anche che dovremo limitare il numero di corpi Androidi che le persone possono possedere.

Potresti riceverne uno gratuito dal servizio sanitario nazionale, ma potresti essere limitato a non più di due o tre. Le persone abbastanza ricche da poterselo permettere probabilmente vorranno avere un sacco di corpi diversi, e con la mente è online, non c’è nulla che impedisca loro di replicarla milioni di volte. Non vorrai vivere in un mondo in cui ci sono milioni di Kim Kardashian in giro… Dovremo limitare il numero di androidi per via dell’impatto ambientale”.

Metodo n. 3: vivere in un mondo virtuale:

Ma se le nostre menti saranno online, avremo davvero bisogno di corpi robotici?

Secondo Pearson, tutti potremmo semplicemente vivere in una simulazione computerizzata abbastanza felicemente. Gli esseri umani potrebbero passare la maggior parte del loro tempo su simulazioni virtuali e decidere di vivere dove desiderano.

Tutto sarebbe virtuale e si potrebbe fare tutto ciò che si vuole, realizzare tutti i propri sogni, anche quelli più inconfessabili. Pearson si spinge oltre affermando che ci si potrebbe collegare in una sorta di mente collettiva composta da milioni di menti e raggiungere cosi un’intelligenza illimitata.

La parte difficile sta nel sopravvivere fino a quando la tecnologia non sarà ampiamente disponibile, il 2050 non è poi cosi lontano.

Fonte: The Sun

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