Atteso nel Lazio per il 19 di Aprile, il vaccino della Janssen è il quarto a essere raccomandato nell’Ue per la prevenzione da Covid-19, dopo dopo quelli di Pfizer, Moderna e AstraZeneca.
L’Ema spiega che per verificare l’efficacia del prodotto è stato fatto uno studio clinico che ha visto coinvolte più di 44mila persone over 18 negli Stati Uniti, in Sudafrica e nei Paesi dell’America Latina.
Vaccino efficace al 67%
In pratica per testare il vaccino monodose Johnson & Johnson sono stati divisi i partecipanti in due gruppi: Ad una metà è stata somministrata una singola dose di vaccino e all’altra metà un placebo.
Quello che è emerso dunque dallo studio è una riduzione del 67% del numero di casi Covid sintomatici dopo 2 settimane nelle persone che hanno ricevuto il vaccino. Infatti sono risultati solo 116 casi su 19.630 persone.
A coloro ai quali era stato invece somministrato il farmaco placebo sono risultati 348 casi positivi su 19.691, questo significa che il vaccino ha avuto un’efficacia del 67%.
Lievi effetti collaterali
E’ stato visto che gli effetti collaterali del vaccino sono lievi e moderati e si risolvono tranquillamente entro un paio di giorni dalla vaccinazione. Vediamo quali sono più comuni.
La maggior parte dei vaccinati ha riscontrato dopo la iniezione un po’ di dolore locale dove era stata fatta la puntura, poi si sono verificati mal di testa, stanchezza generale, e c’è chi ha accusato dolori muscolari e nausea.
Sono queste le reazioni elencate dall’Agenzia europea del farmaco che, rassicura, continuerà a monitorare la sicurezza e l’efficacia del vaccino, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e tramite ulteriori studi da parte delle autorità europee.
Rari casi di trombosi
Per quanto riguarda i casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino sono stati rari quelli segnalati ed il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco Ema li sta studiando.
Al momento risultano solo 4 casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a livelli di piastrine basse.
Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se può essere necessaria un’azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto. L’Ema si impegna a comunicare le conclusioni della valutazione in corso.
Ecco cosa dice l’azienda Jansenn: “Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19. Il nostro attento monitoraggio sugli effetti collaterali ha rivelato un numero limitato di eventi molto rari in seguito alla vaccinazione“.
“Al momento non è stata stabilita una chiara relazione causale tra questi eventi rari e il vaccino di Janssen contro il Covid-19. La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità. Condividiamo tutte le segnalazioni di eventi avversi sulle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il Covid-19, insieme alla nostra valutazione su queste segnalazioni, con le autorità sanitarie nel rispetto degli standard normativi“.
L’azienda J&J ha inoltre precisato: “Continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli esperti e le autorità regolatorie per valutare i dati e favorire una comunicazione aperta di queste informazioni ai professionisti della salute e al pubblico per aiutare a garantire che, in caso di una malattia molto rara, possano essere prese misure appropriate per una diagnosi e un trattamento rapidi“.
E’ importante che le persone che ricevono qualsiasi vaccino contro il Covid-19 cerchino immediatamente assistenza medica se manifestano i seguenti sintomi: respiro corto, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, tra cui mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione, ecchimosi facili o eccessive“.
Come è fatto il vaccino Janssen?
Il vaccino Janssen è costituito da un adenovirus modificato per contenere il gene per la produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2, che stimolerà il sistema immunitario a produrre anticorpi e attivare le cellule T (globuli bianchi) per bersagliarla.
Cosa importante da sottolineare è che l’adenovirus contenuto nel vaccino non può riprodursi e non causa malattie.
Il vaccino J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un’autorizzazione all’uso di emergenza. Autorizzato in Ue l’11 marzo, il lancio del prodotto non è ancora iniziato in nessuno Stato dell’Unione, ma è previsto nelle prossime settimane.