Uragani, Cicloni e Tifoni: cosa sono, come si formano e perché sono così pericolosi?

Quando la tempesta rafforza, i suoi venti diventano più potenti. Fintanto che la velocità dei venti non supera i 61 km all'ora, questa tempesta sarà conosciuta come una depressione tropicale . Se i suoi venti continuano a crescere, raggiungendo velocità tra i 62 ai 117 chilometri all'ora, diventerà formalmente una tempesta tropicale

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Un ciclone tropicale è una delle forze naturali più distruttive sulla Terra. Questi tempestosi sistemi di aria vorticosa si formano sull’oceano. I cicloni tropicali nell’Oceano Atlantico o nel Pacifico Orientale sono conosciuti come uragani. Quelli del Pacifico occidentale sono conosciuti come tifoni. Quando tali tempeste sorgono nell’Oceano Indiano, vengono chiamati cicloni.
Comunque le si chiami, queste tempeste hanno bisogno di diversi ingredienti per formarsi. Innanzi tutto serve un qualche disturbo atmosferico. In genere, sarà un temporale. In secondo luogo, tale disturbo deve avvenire su acqua oceanica con temperatura pari almeno a 26° Celsius. L’aria deve anche contenere un sacco di umidità.
Mentre il sole riscalda l’atmosfera, tasche di aria calda e umida iniziano a salire da sopra la superficie dell’oceano. Questo movimento a temperatura controllata è conosciuto come convezione. Questa aria ora satura di umidità sale nella tropopausa. Questa è una regione dell’atmosfera posta tra i 9 ed i 17 chilometri sopra la superficie della Terra.
A questa quota, l’aria calda comincia a raffreddarsi e l’aria fredda non può contenere tanta umidità come l’aria calda. Quindi il vapore acqueo in eccesso si condensa a formare nuvole e piogge. Questo provoca il rilascio di un po’ di calore, che riscalda l’aria circostante. Quando questa aria calda aumenta, crea regioni di bassa pressione d’aria sotto di essa.
Una nuova parcella di aria ora ruoterà sotto la tempesta e nello spazio lasciato dietro dall’aria calda in aumento. Questo flusso di aria proviene da una regione a pressione più alta al di fuori della tempesta. Al centro del ciclone si trova la regione con la pressione più bassa. Se il ciclone è abbastanza forte, questo centro sarà un “occhio“. È una zona tranquilla e libera da nuvole a bassa pressione.
Insieme, la convezione e la condensazione guidano l’uragano creando un motore di calore molto efficiente che alimenta l’uragano.

Dalla tempesta all’uragano

Ma le nuvole tempestose nate sull’oceano non bastano a qualificarsi come uragani. Il problema critico è la velocità del vento.
Quando la tempesta rafforza, i suoi venti diventano più potenti. Fintanto che la velocità dei venti non supera i 61 km all’ora, questa tempesta sarà conosciuta come una depressione tropicale. Se i suoi venti continuano a crescere, raggiungendo velocità tra i 62 ai 117 chilometri all’ora, diventerà formalmente una tempesta tropicale. A questo punto riceverà un nome ufficiale – come Katrina (2005 nel Golfo del Messico), Nepartak (2016 in Cina e Taiwan), Roanu (2016 nella baia del Bengala) o Harvey (2017 nel Golfo del Messico).
Infine, se le condizioni sono giuste, la tempesta può intensificarsi in un uragano (o tifone o ciclone, a seconda della sua posizione). Queste tempeste circolanti intense sono classificate da 1 a 5 sulla Saffir-Simpson Hurricane Wind Scale. Quella valutazione riflette la velocità massima del vento.
Le tempeste di categoria 1 variano da 119 a 153 chilometri all’ora. Questi venti possono strappare le tegole delle case e scuotere i rami degli alberi.
Una tempesta di categoria 2 avrà venti sostenuti da 153 a 177 km / h. Venti di questa forza possono dannegiare edifici e sradicare alberi oltre a danneggiare gli impianti di distribuzione elettrica aerei.
Una tempesta di categoria 3 avrà venti da 178 a 208 km / h. I cicloni tropicali di categoria 3 e superiori sono classificati come uragani maggiori. Questi possono provocare abbastanza danni da causare la sospensione della distribuzione di energia e acqua per settimane.
Una categoria 4 è una tempesta con venti sostenuti chea vanno da 209 a 251 kph. Queste tempeste possono devastare interi edifici rendendo inabitabili interi paesi e cittadine. L’uragano Opal, una tempesta di categoria 4, devastò la cittadina di Panhandle, in Florida, nel 1995.
Le tempeste di categoria 5 sono le più potenti di tutti. I loro venti catastrofici arrivano a velocità superiori ai 252 km / h. Possono scatenare una così grande distruzione che le persone potrebbero non essere in grado di tornare nelle loro case per mesi. L’uragano Katrina, al suo culmine, raggiunse la condizione della categoria 5. Ha inondato intere sezioni di New Orleans, con danni che ancora oggi, a distanza di anni, non sono stati del tutto riparati.
I cicloni tropicali viaggiano a lungo, allontanandosi e provocando danni lontano dalle acque dove hanno avuto origine. Alcuni si possono muovere per migliaia di chilometri attraverso gli oceani. Lungo questo percorso, possono rafforzarsi o indebolirsi più volte. Particolarmente pericolose sono le tempeste che “fanno il terreno“. Ciò si riferisce al loro attraversamento di alcune isole o costa. La maggior parte degli uragani perde forza entro un giorno o due dalla formazione.

Perché gli uragani sono pericolosi

Gli uragani sono definiti dai loro venti. Questi venti costituiscono indubbiamente una minaccia per le comunità costiere. Venti stabili e persino raffiche molto forti possono abbattere linee elettriche e alberi. Alcuni di questi venti sono così forti da abbattere gli edifici. Inoltre le raffiche di vento possono trasformare rami e altri tipi di detriti in proiettili potenzialmente mortali.
Ma i pericoli di tempesta non sono dovuti esclusivamente alla velocità dei venti degli uragani.
Uno dei pericoli più grandi che queste tempeste pongono alle zone costiere è quello che è conosciuto come un aumento della tempesta. Quando un ciclone tropicale si spinge verso la terra, i suoi venti possono sollevare l’acqua di mare provocando inondazioni. Un aumento della tempesta può essere particolarmente pericoloso se coincide con l’alta marea.
Un altro pericolo: Le tempeste torrenziali possono scaricare 25 centimetri o più di pioggia in 24 ore. Queste piogge possono cadere troppo velocemente per essere assorbite dal terreno, portando a inondazioni. Ciò può avvenire nell’entroterra, lontano da eventuali ondate di marea smosse dalla tempesta. Queste tempeste possono scatenare fulmini e tornado, con tutti i rischi connessi.

La stagione degli uragani

Nell’Atlantico, quasi tutti i cicloni tropicali si verificano tra il 1 giugno e il 30 novembre. Il numero di tempeste che si formano durante questa “stagione degli uragani” può variare notevolmente di anno in anno. In generale, agosto e settembre sono i mesi più a rischio.