Uova di gallina: ecco cosa devi sapere sul loro consumo

Le uova di gallina sono un alimento molto economico e ricco di proteine. Ma quante consumarne e come?

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Le uova, e più precisamente le uova di gallina, sono un alimento che ha provocato non poche controversie, riguardo una loro  eccessiva presenza nella dieta quotidiana. Ma se sugli eccessi in generale tutti gli scienziati concordano, lo scontro avviene sul terreno della moderazione che interessa il consumo di un alimento oggettivamente ricco di sostanze nutrienti e a bassissimo costo.

Le uova di gallina infatti, sono ricche di proteine complete in grande quantità e di alta qualità, e di conseguenza di tutti gli amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre naturalmente e apportano livelli significativi di vitamine e minerali, tra cui la vitamina A, la riboflavina, l’acido folico, la vitamina B6 e B12, la colina, il ferro, il calcio, il fosforo e il potassio.

Per quanto riguarda i lipidi, esse contengono il 65% di trigliceridi e un’incidenza importante di lecitine contenute nel tuorlo; una buona quantità di fosfolipidi (30%), e una discreta presenza di grassi che sono prevalentemente monoinsaturi e polinsaturi e apportano benefici alla salute.

E il colesterolo? Ecco il pomo della discordia: le uova di gallina ne contengono il 5%, circa 200 mg/uovo; questo significa che in teoria con solo due uova si supera il fabbisogno quotidiano, che si aggira intorno ai 300 milligrammi. Bisogna tenere presente però che l’alta presenza di colesterolo è bilanciata dalle lecitine che favoriscono il trasporto inverso del colesterolo dalle arterie al fegato, potenziando l’attività delle Hdl (il colesterolo buono) e supportano le performance cerebrali e i processi digestivi dell’alimento: infatti, per riuscire a digerire due uova alla coque, saranno sufficienti 2 ore, contro le 3 impiegate dalla carne.

La digestione è condizionata dalla presenza di lipidi nell’alimento: uova fritte, zabaione e frittate sono sicuramente da sconsigliare a chi presenta disturbi al fegato, poiché il grosso quantitativo di grassi causa la contrazione della cistifellea che può portare ad avvertire coliche dolorose.

Quindi, quante uova consumare al giorno? Alcune ricerche recenti hanno confermato che un consumo moderato di uova non è associato ad un aumentato rischio di malattie (o morte) cardiovascolari, fatta eccezione per i diabetici. Questo non significa che, in presenza di questa malattia, le uova debbano essere escluse delle dieta, ma soltanto consumate con moderazione.

In particolare, uno studio scientifico sviluppato dal team di ricercatori del Population Health Research Institute (Phri) della McMaster University e dell’Hamilton Health Sciences, in Canada, ha analizzato un campione di 177 mila soggetti provenienti da 50 Paesi diversi. Di questi, 146 mila erano in buona salute e 31 mila invece manifestavano disturbi da malattie cardiovascolari.

Gli studiosi hanno osservato le loro abitudini e hanno concluso che un consumo oculato di uova di gallina, non incide sullo stato di salute dei soggetti esaminati. Nonostante la commissione EAT – Lancet abbia consigliato il consumo di sole 1,5 uova alla settimana, questa nuova ricerca ha ribaltato le vecchie credenze e sostiene che consumare più uova sia invece utile agli individui con una dieta di ”scarsa qualità a causa del basso reddito”: questo significa che nella dieta si potrà introdurre un uovo al giorno, senza esserne danneggiati.