Trovati in un meteorite granuli di polvere interstellare più vecchi del sistema solare

Alcuni dei grani antichi potrebbero essere stati creati durante il periodo di intensa formazione stellare avvenuto nella Via Lattea circa sette miliardi di anni fa.

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È proprio il caso di dire “Polvere di Stelle”.
All’interno di un meteorite, gli scienziati hanno trovato minuscoli granuli minerali più vecchi del Sole e del sistema solare. Alcuni di questi “grani presolari“, hanno scoperto i ricercatori, hanno tra i cinque ed i sette miliardi di anni, il che li rende in assoluto i più antichi esempi di materiale solido conosciuti sulla Terra.
Inizialmente questi grani di polvere si sono formati nello spazio interstellare dal materiale espulso da stelle mature che poi si è condensato in polvere. I ricercatori che li hanno identificati pensano che, molto probabilmente, questa “polvere” si sia formata a seguito di un boom della formazione stellare che la Via Lattea ha vissuto circa sette miliardi di anni fa.
Se confermata, questa scoperta dimostrerebbe che i ricercatori possono studiare meteoriti per comprendere meglio la storia della formazione stellare nella nostra galassia.
Quando le stelle da piccole a medie (da circa 0,5 a 5 volte la massa del Sole) si avvicinano alla fine della loro vita, si espandono in stelle giganti rosse ed espellono il loro strato esterno. Ciò si traduce in nuvole di materiale in espansione che gli astronomi chiamano nebulose planetarie.
Nel tempo, il materiale di queste nebulose planetarie si raffredda e si condensa in granelli di polvere e minerali. Alcuni di questi grani vengono quindi incorporati in masse di gas interstellare, contribuendo a formare nuove generazioni di stelle, pianeti, asteroidi e così via.
Qualsiasi grano presolare esistente sul nostro pianeta prima della formazione della Terra è ormai scomparso da tempo, modificato dai processi geologici avvenuti nel corso di 4,5 miliardi di anni. Ma i meteoriti che cadono sulla Terra sono una specie di capsule temporali cosmiche, conservando il materiale primordiale da cui si è formato il sistema solare.
Da quando i ricercatori hanno iniziato a trovare grani presolari nei meteoriti nel 1987, hanno studiato queste antiche reliquie per scoprire quanti anni hanno e da dove provengono.
Ora, un team di ricercatori guidato dal cosmologo Philipp Heck del Field Museum di Chicago ha analizzato 50 granuli presolari contenenti un minerale chiamato carburo di silicio. I campioni provenivano dal famoso meteorite di Murchison, caduto sulla Terra in Australia nel 1969.
Minuscole particelle energetiche chiamate raggi cosmici attraversano lo spazio e possono colpire minerali all’interno di rocce come minuscoli proiettili spaziali. Questo, a sua volta, provoca la frammentazione di alcuni atomi di silicio e carbonio presenti in queste rocce in altri elementi come l’elio e il neon.
Misurando quanti di questi minerali del meteorite di Murchison sono stati trasformati in elio e neon, i ricercatori sono stati in grado di determinare per quanto tempo sono stati esposti ai raggi cosmici e, quindi, quanti anni hanno.
È risultato che l’età dei granuli di carburo di silicio sottoposti a studio variava approssimativamente dall’età del Sole fino a circa 7,6 miliardi di anni. La maggior parte dei grani di polvere interstellare sono risultati essere da 4 a 300 milioni di anni più vecchi del Sole.
Heck e il suo team pensano che l’abbondanza di questi grani presolari relativamente giovani potrebbe essere un’ulteriore prova del fatto che la Via Lattea ha subito un periodo di intensa formazione stellare circa sette miliardi di anni fa.
Attraverso altri metodi, gli astronomi hanno scoperto che la Via Lattea probabilmente ha sperimentato più formazione di stelle rispetto alla media di circa sette miliardi di anni fa.
Quindi, se si tiene conto del tempo impiegato da queste stelle per evolversi in giganti rosse e nebulose planetarie, dovrebbe risultare una maggiore quantità di granelli di polvere che si sono formati solo milioni di anni prima che il sole si formasse, ha spiegato Heck.
Sono ancora entusiasta all’idea di trovare una roccia, estrarne dei minerali e imparare qualcosa sulla storia della nostra galassia“, ha detto.
I ricercatori hanno dettagliato i loro risultati il 13 gennaio negli Atti della National Academy of Sciences.
Altra fonte: Dokeo
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