SpaceX ha appena fornito una serie di aggiornamenti significativi sul lancio della prima ondata di satelliti Starlink destinati a fornire connessione internet ultraveloce in tutto il mondo.
Come è noto, il programma Starlink di SpaceX, prevede il lancio entro il 2027 di circa 12.000 satelliti che stazioneranno in orbita bassa con l’obiettivo dichiarato di fornire tutto il pianeta di una connessione ad internet ad alta velocità.
La compagnia di Elon Musk ha lanciato in orbita i primi 60 satellitiil 23 maggio scorso. Nei giorni scorsi, un portavoce di SpaceX ha rivelato che 45 di questi satelliti sono riusciti a utilizzare i loro motori ionici per posizionarsi sulle loro orbite finali, altri cinque stanno per concludere il dispiegamento, mentre altri cinque sono in fase di verifica dal controllo a terra per accertarne l’efficienza.
Il portavoce ha aggiunto che almeno tre dei satelliti “sono andati fuori servizio” e stanno “deorbitando passivamente“. In altre parole, i tre veicoli spaziali hanno avuto qualche malfunzionamento e non sono recuperabili e ricadranno sulla Terra, probabilmente entro un anno a causa della loro orbita relativamente bassa a 440 chilometri sopra la superficie del pianeta.
SpaceX, data la natura sperimentale della missione, era preparata alla possibilità che alcuni dei satelliti manifestassero malfunzionamenti. “Stiamo testando molta nuova tecnologia su quei satelliti, quindi è possibile che alcuni non funzionino”, ha dichiarato Musk durante un incontro con i giornalisti il 15 maggio.
Oltre a lasciar cadere i tre satelliti guasti, SpaceX prevede di abbatterne intenzionalmente altri due attraverso i loro motori a ioni; questo ha lo scopo di dimostrare la capacità dell’azienda di manovrare i satelliti per impedire che si possano trasformare in detriti spaziali pericolosi.
Venerdì scorso, la società ha inviato una lettera alla Federal Communications Commission, che ha dato alla società il permesso di lanciare i satelliti Starlink, notificando all’agenzia che l’azienda sta comunicando con successo con i satelliti tramite le stazioni sulla Terra.
Ecco la dichiarazione completa che un portavoce di SpaceX ha inviato via email a Business Insider:
“Solo poco più di un mese dopo il successo del lancio con il Falcon 9, Starlink è ora il primo sistema NGSO ad operare nella banda Ku e comunicare con le stazioni terrestri statunitensi, dimostrando il potenziale del sistema di fornire Internet veloce e affidabile alle popolazioni di tutto il mondo.
57 satelliti Starlink stanno comunicando con le stazioni terrestri di SpaceX usando le loro antenne a banda larga con phased array. 45 satelliti Starlink hanno raggiunto la loro altitudine operativa usando i loro sistemi di propulsione a bordo, altri cinque satelliti continuano il loro posizionamento in orbita, mentre altri cinque stanno attraversando una fase di check-out prima di completare il loro posizionamento orbitale.
Due satelliti verranno intenzionalmente deorbitati per simulare uno smaltimento di fine vita. Tre satelliti che inizialmente hanno comunicato con il suolo ma non sono più in servizio, passeranno in modo passivo. A causa del loro design e della bassa posizione orbitale, tutti e cinque i satelliti entreranno in atmosfera dove si disintegreranno a sostegno dell’impegno di SpaceX a mantenre l’ambiente spaziale sicuro.
SpaceX ha implementato lievi variazioni tra i 60 satelliti al fine di massimizzare la capacità operativa attraverso la flotta. Mentre siamo soddisfatti delle prestazioni dei satelliti finora, SpaceX continuerà a spingere le capacità operative dei satelliti per informare le iterazioni future.
E ora che la maggior parte dei satelliti ha raggiunto la propria quota operativa, SpaceX inizierà a utilizzare la costellazione per trasmettere segnali a banda larga, testandone la latenza e la capacità trasmettendo video e riproducendo alcuni videogiochi con larghezza di banda elevata utilizzando gateway in tutto il Nord America”.
Inoltre, SpaceX ha aggiunto che “continua a monitorare la visibilità dei satelliti mentre si avvicinano alla loro orbita finale” e che saranno misurati per la loro visibilità da terra una volta lì. Questi commenti sono probabilmente inseriti per rassicurare gli astronomi riguardo la luminosità degli Starlink.
“Abbiamo anche contattato in modo proattivo i principali gruppi di astronomia di tutto il mondo per discutere il profilo della missione Starlink, valutare scientificamente gli impatti sulle attività di astronomia e valutare eventuali mitigazioni utili in futuro“, ha dichiarato la società in una e-mail.
Non è chiaro come o perché tre satelliti di SpaceX abbiano fallito, e SpaceX ha rifiutato di approfondire la questione. Tuttavia, data la necessità di dispiegare forse 12.000 dei veicoli spaziali nei prossimi otto anni, è probabile che la compagnia stia ancora indagando sui guasti dei suoi satelliti sperimentali e analizzando ogni minimo dettaglio.
Fonte: Business Insider.