Una buona percentuale delle stelle della Via Lattea si presentano in coppie o in sistemi composti anche da un numero maggiore di stelle, ne è un esempio il sistema triplo di Alfa del centauro, il sistema stellare più vicino alla Terra posto a una distanza di “soli” 4,2 anni luce. Il caso del Sole, stella solitaria, è molto più raro e non sappiamo se questa condizione influenzi la possibilità che sistemi stellari multipli possano ospitare pianeti abitabili.
Ma torniamo ai sistemi composti da due stelle, i sistemi stellari binari.
Secondo alcune stime, più di tre quarti di tutte le stelle della Via Lattea hanno una compagna. Le stelle binarie ravvicinate possono avere un impatto drammatico sul sistema strappando materia dalla stella vicina.
Se due stelle sono in coppia e, se l’allineamento è corretto, alcune si eclisseranno periodicamente a vicenda e tali eclissi saranno visibili dalla Terra. Osservazioni storiche che coprono un periodo di 126 anni mostrano una coppia di stelle binarie ad eclisse.
Questo sistema si chiama HS Hydra. Le eclissi sono state osservate circa un secolo fa, diventando molto importanti negli anni ’60. HS Hydra è stata segnalata per la prima volta come binaria a eclisse nel 1965, un periodo in cui questo argomento era particolarmente trattano in astronomia.
Dalla Terra, le due stelle sembrano passare l’una davanti all’altra eclissandosi a vicenda mentre orbitano attorno a un centro comune di gravità. Le eclissi fanno diminuire periodicamente la quantità di luce emessa dal sistema binario.
Uno studio condotto nel 2012 ha mostrato che il sistema binario è molto più dinamico di quanto si pensasse in precedenza. Dalla metà degli anni ’70 al 2008, la porzione eclissata di ogni stella è diventata sempre più piccola. I ricercatori di quello studio, con sede in Svizzera e Repubblica Ceca, hanno stimato che la coppia smetterà di eclissare entro il 2022.
Ulteriori dati sono stati aggiunti da un team di astronomi dell’Università di Washington, della Western Washington University e dell’Università della California, Irvine. I dati sono antecedenti agli anni ’60 e dal 2008 in poi. Dati importanti sono stati ottenuti dal telescopio spaziale TESS o Transiting Exoplanet Survey Satellite della NASA nel 2019. L’aggiunta di questi dati ha fissato la fine dell’eclisse a febbraio 2021.
“Esiste una registrazione storica di osservazioni di HS Hydra che abbraccia essenzialmente l’astronomia moderna – a partire dalle lastre fotografiche alla fine del XIX secolo fino alle immagini satellitari scattate nel 2019. Immergendoci in questi dati, abbiamo documentato l’ascesa e la caduta completa di questo raro tipo di binaria ad eclisse”, ha spiegato il leader del team James Davenport, dell’Università di Washington, in un comunicato.
La coppia di stelle orbitano l’una intorno all’altra ogni 36 ore circa. A cambiare è l’orientamento della loro orbita rispetto alla Terra che porterà l’eclisse fuori dalla nostra linea di visuale. La causa di questo cambio di orientamento è la probabile presenza di una terza stella presente nel sistema, abbastanza distante dalla coppia. L’oggetto, riportato in uno studio del 2012, sta lentamente ma inesorabilmente modificando l’inclinazione della loro orbita.
Se questa stella mantiene costante la sua forza di attrazione, si potranno osservare le eclissi del sistema binario a partire del 2195. Questa soluzione non è certa, sappiamo ancora troppo poco sulle dinamiche del sistema.
“Non lo sapremo per certo a meno che non continuiamo a cercare”, ha concluso Davenport. “Il meglio che possiamo dire in questo momento è che HS Hydra è cambiata costantemente nel corso dell’astronomia moderna”.