Un surrogato di un missile da crociera è stato uno dei tanti obiettivi che il sistema Layered Laser Defense (LLD) della Marina degli Stati Uniti ha abbattuto con successo durante i test effettuati nel febbraio di quest’anno, afferma un comunicato stampa. Progettato e realizzato da Lockheed Martin, il sistema LLD è pensato per essere utilizzato su diversi domini e piattaforme. Utilizzando un telescopio ad alta risoluzione per tracciare le minacce in arrivo, il sistema può prendere di mira barche ad attacco rapido, nonché sistemi aerei senza pilota o droni, che sono la più recente minaccia in guerra.
La spinta della Marina degli Stati Uniti per un sistema d’arma laser
L’Office of Naval Research (ONR) ha spinto per i sistemi d’arma basati su laser dagli anni ’80. All’epoca, i laser erano alimentati da tecnologie chimiche e le sfide logistiche coinvolte nel loro funzionamento rendevano difficile metterli in campo.
L’ONR ha continuato a spingere per sistemi basati su laser e, da allora in poi, i progressi nelle tecnologie laser hanno permesso di testare un sistema d’arma basato su laser completamente elettrico. Il laser elettrico non è solo più sicuro per le navi e il loro equipaggio, ma può anche rimanere funzionante finché la nave è alimentata.
Nel 2014, l’ONR ha testato un sistema d’arma laser sulla USS Ponce con un altro test completato a bordo della USS Portland nel dicembre dello scorso anno. L’LLD è compatto, potente e più efficiente rispetto ai sistemi precedentemente testati e possiede un’ottica specializzata per osservare il suo bersaglio e focalizzare il raggio laser al massimo effetto. Utilizza anche l’intelligenza artificiale per migliorare il monitoraggio e il targeting.
Durante i recenti test effettuati presso l’High Energy Laser Systems Test Facility a White Sands Missile Range nel New Mexico, l’LLD ha abbattuto una vasta gamma di bersagli, inclusi veicoli aerei ad ala fissa senza pilota e quadricotteri, nonché droni ad alta velocità utilizzati come surrogati di missili da crociera subsonici. Il telescopio sul sistema supporta l’identificazione del combattimento e aiuta nella valutazione dei bersagli impegnati.
Altri eserciti che lavorano su sistemi d’arma laser
Anche se l’LLD non dovrebbe essere messo in campo a breve, l’esercito degli Stati Uniti ha in programma di schierare armi laser a energia diretta come parte dei suoi sistemi di difesa a corto raggio (SHORAD) già quest’anno.
L’anno scorso, anche la Marina francese ha riferito di avere in corso di sviluppo armi basate su laser per rafforzare le sue difese contro oggetti aerei e galleggianti. La scorsa settimana, Israele ha testato con successo l’Iron Beam, il successore del suo sistema di difesa aerea Iron Dome che utilizza un laser come munizione.