Starship SN5: un balzo verso il futuro – video

Dopo l'atterraggio il veicolo è apparso integro e il successo di questo test stabilisce una importante pietra miliare per SpaceX e il sistema missilistico Starship che la società californiana sta sviluppando per le prossime missioni sulla Luna nell'ambito del programma Artemis della NASA e le successive missioni su Marte che, da sempre, sono l'obbiettivo dichiarato di Elon Musk, il fondatore di SpaceX.

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Dopo ripetuti ritardi dovuti ad una serie di problemi tecnici, il prototipo SN5 della Starship di SpaceX ha effettuato con successo un salto di 150 metri di altezza, restando sospeso in aria per una ventina di secondi per poi atterrare dolcemente sui piedini delle sue zampette retrattili.
Simile a un gigantesco silo per il grano realizzato in acciaio inossidabile, zavorrato con dei pesi per compensare la mancanza del nosecone non ancora applicato, sotto la spinta di un singolo motore Raptor, alimentato da ossigeno liquido e propano ad alta energia, la Starship SN5 si è alzata lentamente nel cielo sopra Boca Chica, in Texas, cavalcando una nuvola fiammeggiante di fumi di scarico.
L’altitudine massima prevista per il salto era di 150 metri ma nessuno sapeva se e quanto si sarebbe effettivamente alzato il prototipo.

Trasmesso, come sempre in diretta streaming, il test sembra essere stato un successo per SpaceX; SN5 si è alzato lentamente ma senza incertezza sotto la spinta dell’unico motore Raptor, al suo terzo test di successo dopo i due voli con lo Starhopper dello scorso anno,  con la fiamma dello scarico del razzo che ondeggiava avanti e indietro mentre il computer di volo guidava il veicolo su un lato della postazione di lancio, effettuando un atterraggio apparentemente regolare su una piattaforma vicina.
Dopo l’atterraggio il veicolo è apparso integro e il successo di questo test stabilisce una importante pietra miliare per SpaceX e il sistema missilistico Starship che la società californiana sta sviluppando per le prossime missioni sulla Luna nell’ambito del programma Artemis della NASA e le successive missioni su Marte che, da sempre, sono l’obbiettivo dichiarato di Elon Musk, il fondatore di SpaceX.

E il Pianeta Rosso è ancora evidentemente nella mente del visionario miliardario sudafricano quando, dopo l’atterraggio avvenuto con successo, ha twittato in risposta ad un suo follwer: “Marte sembra reale, il progresso sta accelerando”.
La Starship in configurazione di lancio sarà alta oltre 120 metri e sarà composta da due stadi: la Starship propriamente detta, completamente riutilizzabile e in grado di trasportare 100 tonnellate di carico e fino a 100 persone a bordo, ed il Super Heavy, un enorme booster riutilizzabile. L’aspetto finale del razzo, come appare nei progetti, ricorda un bel po’ i razzi che si vedevano nei films di fantascienza degli anni 50.
Il veicolo è destinato a trasportare carichi pesanti, propellente per rifornire di carburante altri veicoli spaziali in orbita o passeggeri, siano essi astronauti, ricercatori non governativi o turisti spaziali.
Il primo stadio, il Super Heavy,  sarà spinto da 30 motori Raptor e genererà una spinta di oltre 7 milioni di chili, più del doppio della potenza al decollo del razzo lunare Saturn V della NASA, il più potente booster lanciato con successo.
Il prototipo della Starship, noto solo come “numero di serie 5, o SN 5, è una versione in scala reale dei serbatoi di propellente di uno stadio Starship con un singolo motore Raptor. La Starship in configurazione di volo sarà lunga circa 50 metri e alimentata da sei motori Raptor che utilizzerà per la propulsione e le manovre nello spazio.