Nuovo risveglio del Krakatoa

Il Krakatoa è famoso per la violenta eruzione avvenuta il 27 agosto del 1883 che sprigionò un'energia pari a 200 megatoni, circa 4 volte più forte del più potente ordigno all'idrogeno mai sperimentato, la cosiddetta bomba Zar, provocando uno tsunami alto ben 42 metri che uccise 36 mila indonesiani.

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Il vulcano Krakatoa, situato al largo della costa dell’Indonesia, la scorsa settimana si è risvegliato con due forti eruzioni che hanno lanciato in aria un’enorme quantità di materiale vulcanico alzando una colonna di fumo e cenere alta ben 14 chilometri. A riportare alcuni dettagli dell’eruzione, è il sito specializzato, Volcano Discovery.
Si tratta di una grandissima eruzione magmatica, la più grande dal 2018. L’esplosione improvvisa ed inaspettata con cui l’eruzione si è annunciata ha prodotto un boato che ha spaventato gli abitanti dell’area, anche perché, secondo un inviato della CNN in Indonesia, le restrizioni al traffico causate dal Coronavirus hanno reso ancora più udibili i rumori provenienti dal vulcano.
Grazie a Volcano Discovery si può seguire la situazione attraverso una webcam situata sull’isola di Anak Krakatau. Sul sito di monitoraggio di Volcano Discovery si legge che “Questa sembra essere la fase eruttiva più forte dalla violenta attività magmatica seguita al parziale crollo del vulcano avvenuto il 22 dicembre 2018, che aveva scatenato uno tsunami che causò la morte di centinaia di persone sulla costa occidentale di Giava”.
Krakatoa, vulcano maledetto. Nel 1883 l'esplosione più forte della ...Il Krakatoa è famoso per la violenta eruzione avvenuta il 27 agosto del 1883 che sprigionò un’energia pari a 200 megatoni, circa 4 volte più forte del più potente ordigno all’idrogeno mai sperimentato, la cosiddetta bomba Zar, provocando uno tsunami alto ben 42 metri che uccise 36 mila indonesiani. L’eruzione vulcanica avvenuta nel 1883 riuscì a provocare un boato spaventoso che fu udito a quasi cinquemila chilometri di distanza.

Il vulcano Krakatoa, in seguito al crollo avvenuto nel 2018 ha perso circa i due terzi della sua altezza e tre quarti della sua massa.

Il Volcanology and Geological Hazard Mitigation Center (PVMBG) dell’Indonesia ha comunicato che sono avvenute eruzioni in altri tre vulcani nel paese da venerdì scorso, anche se non risultano collegate, visto che ogni vulcano appartiene ad una camera magmatica differente.

Il capo del PVMBG ha dichiarato che “Le eruzioni vulcaniche in Indonesia sono un avvenimento molto comune, poiché avvengono ogni giorno. Infatti, attualmente ci sono diversi vulcani attivi caratterizzati da eruzione violente, tra i quali il Klyuchevskoy, il Popocatépetl, il Krakatau, lo  Semeru, il Shiveluch, il Dukono, il Reventador, lo Sakurajimae il Sabancaya”.

Fortunatamente al momento non ci sono notizie di danni a persone o cose, ma l’allerta è altissima, perché il rischio sembra essere molto concreto.

Il vulcano Anak Krakatoa è considerato un vulcano dall’evoluzione mutevole e piuttosto violenta e dalle caratteristiche pliniane, come il Vesuvio in Italia. Infine, bisogna osservare che il vulcano Krakatoa sorge su una zolla della crosta terrestre dove il magma e i gas sono fuoriusciti nel passato con violenza inaudita, generando l’emissione di polveri che hanno ridotto la radiazione solare, influenzando il meteo, e quindi anche il clima del pianeta per alcuni anni.

La situazione è pertanto assolutamente da tenere monitorata.