Rieccola la “misteriosa” nuvola lunga e sottile che da qualche anno riappare puntuale nei pressi del gigantesco vulcano marziano Arsia Mons, alto 20 km.
Di questa nuvola avemmo già occasione di parlare circa due anni fa, quando venne alla ribalta in seguito al rilascio da parte dell’ESA di una serie di fotografie riprese dall’orbiter Mars Express, in cui appariva proprio come se uscisse dalla sommità del vulcano, facendo sospettare a qualcuno attività vulcanica attiva.
In effetti, questa nuvola sembra ormai essere una caratteristica ricorrente di Arsia Mons che, secondo NASA ed ESA è costituita da ghiaccio d’acqua e vapore, e può arrivare ad avere una lunghezza superiore ai 1500 chilometri, ma nonostante le apparenze non è un pennacchio legato ad attività vulcanica. Invece, la nuvola si formerebbe a causa del flusso d’aria che scorre, influenzato dalla pendenza “sottovento” del vulcano, sul lato della montagna non è esposto al vento.
Le immagini della nuvola pubblicate in copertina sono state scattate il 17 ed il 19 luglio dalla Visual Monitoring Camera (VMC) a bordo di Mars Express, che analizza il Pianeta Rosso dall’orbita ormai da 16 anni.
“Questa nuvola allungata si forma ogni anno marziano in questa stagione quando si verifica il solstizio meridionale e si ripete per 80 giorni o anche di più, seguendo un rapido ciclo giornaliero. Tuttavia, non sappiamo ancora se queste nuvole siano sempre così impressionanti“, spiega Jorge Hernandez-Bernal, Ph.D. candidato all’Università dei Paesi Baschi (Spagna) e autore principale dello studio in corso..
Un giorno marziano, o sol, è leggermente più lungo di un giorno terrestre, durando 24 ore, 39 minuti e 35 secondi. Un anno del Pianeta Rosso è composto da 668 sol, circa 687 giorni terrestri e quindi le stagioni durano il doppio.
Il solstizio meridionale è il periodo dell’anno in cui il Sole è nella posizione più meridionale nei cieli marziani, proprio come il 21 dicembre sulla Terra. Al mattino presto durante questo periodo, questa nuvola appare e comincia a crescere per circa tre ore, scomparendo rapidamente poche ore dopo.
La maggior parte dei veicoli spaziali in orbita attorno al Pianeta Rosso tende ad osservare la superficie nel pomeriggio marziano, tuttavia Mars Express è in una posizione privilegiata per raccogliere e fornire informazioni cruciali su questo effetto unico.
Questa enorme nuvola non potrebbe essere vista con una fotocamera con un campo visivo ristretto o osservando l’area nel pomeriggio. Fortunatamente Mars Express percorre un’orbita altamente ellittica che, unita all’ampio campo visivo dello strumento VMC, permette di scattare foto che coprono un’ampia area del pianeta al mattino presto.
Il team scientifico Mars Express ha denominato la formazione nuvolosa “Arsia Mons Elongated Cloud“, o AMEC.
Fonte: ESA
Marte: riecco il “pennacchio” su Arsia Mons
Mars Express ha inviato nuove foto in cui è riapparso il misterioso "pennacchio" di cui tanto si parlò quasi due anni fa il relazione d una possibile attività del gigantesco e antichissimo vulcano marziano.
Indice