L’età non contribuisce alla suscettibilità alla COVID-19

Non è l'età di un individuo a renderlo soggetto o meno al coronavirus, però da essa dipende lo sviluppo dei sintomi e la mortalità

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Gli scienziati hanno stimato che l’età di un individuo non indica la probabilità che sia infettato da SARS-CoV-2. Tuttavia, lo sviluppo dei sintomi, la progressione della malattia e la mortalità dipendono dall’età. Dall’inizio della pandemia, si è registrato in tutto il mondo un gigantesco numero di decessi. Recenti indagini hanno dimostrato che il virus nei soggetti anziani si sviluppa in modo sproporzionato. Infatti si verificano subito sintomi gravi con un picco di mortalità più elevata.
Il professor Ryosuke Omori, del Centro di ricerca per il controllo delle zoonosi,  presso l’Università di Hokkaido, ha analizzato gli effetti del Covid 19 sulle persone anziane. Con il suo team di ricercatori, ha modellato i dati disponibili dal Giappone, dalla Spagna e dall’Italia, per dimostrare che la suscettibilità alla COVID-19 è indipendente dall’anno di nascita. L’età invece determinerebbe la sintomaticità del virus, la gravità e la mortalità. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Scientific Reports” all’inizio di Ottobre.
Le cause generali di mortalità negli anziani possono essere dovute a due fattori: la suscettibilità dipendente dall’età e la gravità dipendente dall’età. Il primo fattore ci dice quanto è probabile che siano infettati a causa della loro età avanzata, dato che si riflette nel numero di casi. Il secondo fattore indica quanto è probabile che saranno colpiti da una forma grave della malattia a causa della loro età avanzata, che si riflette invece nel tasso di mortalità. Questi fattori non sono completamente compresi per la COVID-19.

Analisi dei dati di mortalità da Covid in Giappone, Spagna e Italia

Gli scienziati hanno scelto di analizzare i dati provenienti da Italia, Spagna e Giappone per determinare se esiste una relazione tra età, suscettibilità e gravità. Questi tre paesi sono stati scelti perché dispongono di dati ben registrati e pubblicamente disponibili. A Maggio 2020, il tasso di mortalità (numero di morti ogni 100.000) era 382,3 per l’Italia, 507,2 per la Spagna e 13,2 per il Giappone. Tuttavia, nonostante l’ampia disparità nei tassi di mortalità, la distribuzione della mortalità per età (il numero proporzionale di decessi per gruppo di età) era simile per questi paesi.
Gli scienziati hanno sviluppato un modello matematico per calcolare la suscettibilità in ciascuna fascia di età in condizioni diverse. Hanno anche preso in considerazione il livello stimato di contatto da uomo a uomo in ciascuna fascia di età, nonché i diversi livelli di restrizione per le attività fuori casa nei tre paesi. Il modello ha mostrato che la suscettibilità deve essere irrealisticamente diversa tra i gruppi di età se si presume che l’età non influenzi la gravità e la mortalità. D’altra parte, il modello ha indicato che l‘età non dovrebbe influenzare la suscettibilità ma dovrebbe influenzare negativamente la gravità e la mortalità, per spiegare il fatto che la distribuzione per età della mortalità è simile tra i tre paesi.
Fonte: https://scitechdaily.com/scientists-find-that-age-does-not-contribute-to-covid-19-susceptibility/