di Oliver Melis per Reccom Magazine
Ne abbiamo parlato in un altro articolo ma le scie chimiche sono sempre un argomento attuale. Gli attivisti non si limitano a segnalarne la presenza, a filmarle o a fotografarle ma si sono “attrezzati” anche per combatterle. Con cosa? Chembuster, Tower Busters e Cloudbuster , meta-flak e l’aceto di mele. Si, avete letto bene, l’aceto di mele sarebbe un’arma potentissima per annullare l’effetto delle scie chimiche.
Ricorderete certamente cosa sono le scie e a cosa servono, controllare il clima per usare il clima stesso come arma o secondo altre teorie a fermare il riscaldamento globale grazie a un’attività “segreta” di geoingegneria, che vedrebbe migliaia di aerei impegnati ogni giorno a tutte le ore a scaricare nei nostri cieli sostanze chimiche “nanoparticolari”.
Come si contrasta il fenomeno delle scie chimiche?
Per scongiurare i pericoli delle temibili scie si usavano “armi orgoniche” cioè una fonte di energia teorizzata da William Reich negli anni trenta e riesumata decenni dopo per combattere appunto le scie chimiche. Queste fantastiche armi sono composte essenzialmente da canne di rame infilate in una base di quarzo e puntate verso il cielo, questi dispositivi, generando energia orgonica, dissolverebbero le scie chimiche, infatti come avrete notato le scie tendono dopo un certo tempo a svanire, peccato che lo facciano anche in assenza dei suddetti tubi…
Queste armi, però, hanno un difetto: i modelli esistenti presentati dagli “attivisti” non hanno una grande affidabilità, i cannoni a orgone non hanno risolto il problema visto il proliferare di scie chimiche.
Nuove e (forse) risolutive scoperte…
Gli incessanti studi dei Ricercatori indipendenti però non si sono fermati, molti impiegando il loro tempo hanno cercato di capire cosa non andasse nei cannoni orgonici ma altri hanno percorso strade diverse e sviluppato nuove idee, uno in particolare, tempo fa, mise in relazione le caratteristiche del bario, metallo usato prevalentemente nelle scie chimiche, con l’acido acetico, infatti, secondo lui, se lasciamo dell’aceto su un terrazzino, la sostanza dovrebbe riuscire a liberare una vasta porzione di cielo, rendendo l’aria balsamica e respirabile.
Forse il NWO ha le ore contate, un bicchiere di aceto in uno spruzzino che lo nebulizza e le scie chimiche svaniscono, provare per credere.
Su youtube, punto di riferimento di tanti laureati alla Youtube University of life, troverete tanti video che dimostrano che il rimedio funziona, efficace e, soprattutto, economico.
In poco tempo manderanno all’aria i progetti dei Poteri occulti che si dice spendano decine di milioni al giorno solo in Italia con le irrorazioni chimiche. Il rimedio a detta degli esperti funzionerebbe distruggendo le nuvole artificiali e le scie chimiche ma altri si chiedono come un bicchiere di aceto possa inibire gli effetti di tonnellate di sostanze chimiche immesse in atmosfera.
Domande vane e velleitarie perché queste soluzioni non tengono conto delle leggi della fisica. C’è solo da sperare che non si creino dei cartelli nella vendita di ettolitri di aceto che rischierebbero di ostacolare la lotta alla geoingegneria clandestina.
Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO Italia, Perle complottare e le scie chimiche sono una cazzata