La Via Lattea da oggi ai prossimi 400.000 anni in time-lapse – video

Nessuno di noi ha mai osservato 40.000 stelle cadenti nel cielo contemporaneamente, ma se volessimo osservarle l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ci mette a disposizione una simulazione dove 40.000 stelle scelte a caso, tutte poste entro 325 anni luce dal Sole, sfrecciano nello spazio, regalandoci uno spettacolo mozzafiato

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Come sarà il cielo notturno tra centinaia di migliaia di anni? Ci apparirà completamente diverso e i ricercatori hanno capito che aspetto avrà.
Nessuno di noi ha mai osservato 40.000 stelle cadenti nel cielo contemporaneamente ma, se volessimo osservarle, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ci mette a disposizione due possibilità: la prima è quella di osservare il cielo notturno per centinaia di migliaia di anni mentre il Sistema Solare si nuove tra le stelle della Via Lattea, oppure guardare la simulazione in un time-lapse della durata di 30 secondi di un panorama simile, messo a disposizione dall‘osservatorio spaziale Gaia dell’ESA.
Nella simulazione, 40.000 stelle, tutte poste entro 325 anni luce dal Sole, sfrecciano nello spazio, lasciando dietro di sé lunghe scie. Ogni punto di luce rappresenta un oggetto reale nella Via Lattea e ogni scia  identifica il movimento che la stella compie all’interno della nostra galassia in 400.000 anni. Le scie più luminose e veloci si trovano più vicino al nostro sistema solare, mentre quelle più lente e deboli si trovano molto più lontano.

Secondo i ricercatori dell’ESA, la simulazione mostra uno schema particolare: alla fine dell’animazione, la maggior parte delle stelle sembra raggrupparsi sul lato destro dello schermo, mentre la parte sinistra rimane relativamente vuota. Questo non per l’effetto di un buco nero o di qualche forza sconosciuta, semplicemente perché anche il nostro Sole si muove costantemente, facendo apparire le stelle in transito raggruppate nella direzione opposta.
I dati che hanno reso possibile la realizzazione di questo mosaico di lucciole cosmiche provengono dal terzo rilascio di dati ufficiale del satellite Gaia (EDR3), che è diventato disponibile al pubblico il 3 dicembre 2020. Il nuovo dump di dati contiene informazioni dettagliate su oltre 1,8 miliardi di oggetti celesti, incluso la posizione precisa, la velocità e le traiettorie orbitali di oltre 330.000 stelle entro un raggio di 325 anni luce dalla Terra, secondo un comunicato stampa dell’ESA. (Le 40.000 stelle rappresentate nella simulazione sono state scelte a caso).
Gaia è una missione del programma scientifico dell’ESA che ha il compito di realizzare una mappa tridimensionale della nostra galassia, rivelandone la composizione, la formazione e l’evoluzione.
Il lancio è stato effettuato il 19 dicembre 2013 con il vettore Soyuz-Fregat, l’orbita occupata dal satellite è quella intorno al punto di Lagrange L2.
Gaia è realizzata totalmente dall’ESA e consiste di due telescopi con campi di vista diversi e piano focale in comune, una serie di specchi e più di cento CCD che corrispondono a circa un miliardo di pixel.
La missione scansionerà la volta celeste misurando i moti di rotazione e di precessione del satellite: ogni regione del cielo viene osservata circa settanta volte durante la vita operativa del satellite. I dati verranno processati dal Data Processing and Analysis Consortium (DPAC), il consorzio di istituti di ricerca europei creato dagli scienziati europei in risposta a un Announcement of Opportunity dell’ESA.
Gaia sta raccogliendo dati astrometrici di oltre un miliardo di stelle con una precisione duecento volte maggiore dell’osservatorio Hipparcos e informazioni astrofisiche sulla luminosità nelle diverse bande spettrali che permetteranno lo studio dettagliato della nostra galassia. Il secondo rilascio di dati, che è avvenuto nel 2018, ha aiutato gli astronomi a assemblare la mappa più dettagliata dell’universo mai vista. La nuova, terza versione aggiunge circa 100 milioni di nuovi oggetti a quel tesoro, hanno detto i ricercatori dell’ESA.
Fonte: https://www.livescience.com/gaia-map-40000-stars.html

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