La battaglia della Somme fu una delle più grandi battaglie della prima guerra mondiale. Combattuta tra il 1 luglio e il 18 novembre 1916 rappresentò il tentativo degli Anglo-Francesi di alleggerire il fronte di Verdun, dove i tedeschi sembravano invincibili.
L’attacco britannico venne pianificato dai generali Douglas Haig e Henry Rawlinson.
I bombardamenti preliminari iniziarono il 24 giugno. La mattina del 1° luglio 1916 in poco più di un’ora sulle linee tedesche piovvero 250 mila granate di tutti i calibri, con una media di 3.500 al minuto.
Alle 7.30 del mattino, su un fronte di 14 miglia a nord del fiume Somme in Francia, al suono dei fischietti o delle cornamuse (nel caso dei battaglioni irlandesi) su un fronte di 40 chilometri 60.000 soldati britannici uscirono dalle loro trincee e si mossero avanti in lunghe file attraverso la terra di nessuno.
In meno di sessanta minuti la metà di essi era morta o ferita, perché ciascuno aveva un equipaggiamento di 30 chili e faceva fatica a muoversi in fretta buttarsi in terra e rialzarsi.
Questi soldati pensavano che le difese tedesche fossero state distrutte dai precedenti otto giorni di bombardamento dell’artiglieria britannica; in realtà In effetti molti dei proiettili non esplosero e il filo spinato tedesco, le trincee, le mitragliatrici e l’artiglieria tedesche erano rimasti intatti.
Il primo giorno tra le file britanniche si contarono 58.000 tra morti e feriti e fu il giorno peggiore della storia dell’esercito britannico.
Il fallimento dell’avanzata anglo-francese fu attribuito all’incompetenza del comando britannico e cioè alla sua incapacità di concepire che i tedeschi fossero in grado d costruire trincee profonde a sufficienza per proteggere le loro armi pesanti e armarle velocemente appena terminato lo sbarramento dell’artiglieria britannica, la quale era inferiore a quella tedesca e, anche per tale motivo, la fanteria britannica pagò un prezzo molto caro.
Alla sera del primo luglio quasi nessuno degli obiettivi fissati per il primo giorno era stato raggiunto. Ma la battaglia non poteva fermarsi e continuò fino al 18 novembre 1916, quando la pioggia trasformò il campo di battaglia in un insormontabile mare di fango.
Alla fine le linee alleate avanzarono di 10 chilometri, al prezzo di 95.675 morti britannici, cui vanno aggiunti 50.729 francesi. I tedeschi caduti furono 164.055, oltre a 72.901 prigionieri, ma Verdun, dove erano morti altri 650 mila uomini delle due parti, era stata salvata a un prezzo molto caro, dal momento che nei due settori, erano caduti “più di 6.600 uomini al giorno, oltre 277 l’ora, quasi 5 al minuto”
La battaglia non fu inutile perché i tedeschi, che stavano distruggendo l’esercito francese a Verdun, per fronteggiare l’attacco inglese alla Somme, furono costretti a dirottare risorse e uomini, questo permise ai francesi di resistere e gli storici sono convinti nel ritenere che senza questo diversivo essi sarebbero stati sconfitti e avrebbero perso la guerra.
La storia della battaglia de La Somme
La battaglia della Somme fu una delle più grandi battaglie della prima guerra mondiale. Combattuta tra il 1 luglio e il 18 novembre 1916 rappresentò il tentativo degli Anglo-Francesi di alleggerire il fronte di Verdun, dove i tedeschi sembravano invincibili
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