La NASA lavora ad alcune missioni per riportare sulla Terra campioni del suolo di Marte, anche se la comunità scientifica si preoccupa di quanto la spesa possa incidere su altri progetti.
La NASA ha annunciato il 17 dicembre 2020 di aver approvato lo spostamento del programma Mars Sample Return (MSR) nella Fase A di sviluppo. Queste missioni comprendono un rover sviluppato dalla stessa agenzia spaziale americana, un lander realizzato dall’ESA (Agenzia Spaziele Europea) e un orbiter realizzato sempre dall‘ESA ma dotato di un sistema di raccolta dei campioni fornito dalla NASA.
I piani attuali prevedono che il lancio dell’orbiter e del lander avvenga nel 2026.
Il lander scenderebbe nei pressi del sito di atterraggio della missione Mars 2020 Perseverance, con il rover di recupero che raccoglierà i campioni da quella missione. I campioni verranno collocati in un contenitore a bordo di un piccolo razzo posto sul lander. Il razzo verrà immesso in orbita attorno a Marte e l’orbiter raccoglierà quindi il contenitore e lo riporterà sulla Terra nel 2031.
Dopo il rapporto favorevole effettuato da un comitato di revisione indipendente (IRB) che ha valutato lo stato e la fattibilità delle missioni proposte si è deciso di procedere alla Fase A della missione MSR. Tale revisione ha ampiamente approvato la continuazione del programma MSR.
“Crediamo all’unanimità che il programma Mars Sample Return dovrebbe procedere”, ha detto David Thompson, ex amministratore delegato di Orbital ATK e presidente del consiglio di amministrazione. “Pensiamo che il suo valore scientifico sarebbe straordinariamente alto”.
Bobby Braun, responsabile del programma MSR presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA dopo il parere favorevole del comitato di revisione permanente ha dichiarato: “L’inizio del lavoro di formulazione della Fase A è un passo importante per il nostro team, sebbene uno dei tanti a venire. Queste revisioni hanno rafforzato il nostro piano in avanti e questa pietra miliare segnala la creazione di un approccio tangibile per MSR basato sulle straordinarie capacità dei centri NASA, dei nostri partner ESA e dell’industria”.
La revisione indipendente, nonostante il parere favorevole, ha posto domande sul costo e sulla pianificazione della MSR. Ha espresso il parere di ritardare il lancio del lander al 2028 e dell’orbiter al 2027 o al 2028. Thompson ha aggiunto che i programmi per le due missioni “sono stati giudicati dall’IRB non compatibili con la recente esperienza della NASA“.
La revisione ha concluso che le missioni costeranno più di quanto previsto dalla NASA. Mentre la NASA stima un costo per l’agenzia di 2,9-3,3 miliardi di dollari per le fasi di MSR, l’IRB ha concluso che una stima dei costi più realistica equivale a 3,8-4,4 miliardi di dollari. Tali stime non tengono conto della missione Mars 2020, che costerà alla NASA 2,7 miliardi di dollari durante il suo primo anno di attività sul pianeta rosso, con un contributo dell’ESA pari a 1,85 miliardi di dollari.
Il costo della missione MSR preoccupa alcuni scienziati planetari che temono l’effetto che avrà sul budget per le scienze planetarie della NASA. Ciò include la possibilità per la NASA di avviare qualsiasi missione su larga scala raccomandata dall’indagine decennale della scienza planetaria in corso, che presenterà il suo rapporto finale all’inizio del 2022.
“Questo è un argomento molto importante”, ha detto Lori Glaze, direttore della divisione di scienze planetarie della NASA, durante una riunione autunnale della American Geophysical Union (AGU). “Sicuramente riconosco e capisco che è di fondamentale importanza mantenere l’equilibrio all’interno del portafoglio e che continuiamo ad avere fondi per supportare le altre missioni in tutto il sistema solare”. Gleze ha aggiunto: “Faremo affidamento su quell’indagine decennale per determinare quali sono queste priorità e per aiutarci a fornire quell’equilibrio programmatico tra tutti i vari tipi di missioni di volo”.
L’indagine decennale in corso, tuttavia, non darà la priorità alla MSR rispetto ad altre missioni scientifiche planetarie di punta. Il precedente sondaggio decennale, pubblicato nel 2011, ha classificato come “missione di punta” con la massima priorità un rover su Marte per il rientro dei campioni, che è diventato Mars 2020.
David Smith, direttore dello studio per l’indagine decennale sulla scienza planetaria delle Accademie Nazionali, ha dichiarato “Siamo incoraggiati a commentare gli attuali piani della NASA per implementare la seconda e la terza fase di una campagna di ritorno di un campione di Marte”.
Ha spiegato Smith: “Lo sponsor, la NASA, non vuole che, in un certo senso, sconvolgiamo,i progetti in corso, ma che diamo una sorta di commento sul fatto che stiano andando nella giusta direzione”.
Fonte: https://spacenews.com/nasa-moves-mars-sample-return-program-into-next-phase-of-development/
La NASA aggiorna il programma Mars Sample Return
La NASA ha annunciato il 17 dicembre 2020 di aver approvato lo spostamento del programma Mars Sample Return (MSR) nella Fase A di sviluppo
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