Un gruppo di archeologi svizzeri si è imbattuti in una scoperta sconcertante, potenzialmente molto importante, rinvenuta all’interno di un’antica sepoltura: una mano di bronzo datata ad oltre 3.500 anni fa, con un bracciale d’oro attorno al polso.
Niente di simile era mai stato portato alla luce, finora, in questa parte dell’Europa, ed i ricercatori non sono ancora sicuri di sapere quale valore attribuire a questa scoperta. Secondo le prime ipotesi, l’oggetto potrebbe essere un simbolo di potere, ma non è chiaro se un tempo fosse parte di una scultura più grande o se fosse l’ornamento di un bastone o uno scettro.
Il Servizio archeologico del Cantone di Berna sta attualmente conducendo un’analisi scientifica dettagliata dell’oggetto e si ritiene che, nel giro di qualche mese, tutte le domande avranno una risposta.
La datazione preliminare effettuata con la tecnica del carbonio ha determinato che la mano risale ad un periodo collocabile intorno alla media età del bronzo, tra il 1550 ed il 1400 avanti Cristo. Se questa datazione fosse confermata, questa mano sarebbe l’opera in bronzo raffigurante una parte del corpo umano più antica del mondo. Se risultasse essere davvero parte di una scultura, potrebbe anche essere la più antica scultura in bronzo ritrovata in Europa.
“Per quanto ne sappiamo, non è mai stata ritrovata una scultura simile risalente all’età del bronzo in Europa centrale“, dice un comunicato stampa del Servizio archeologico del Cantone di Berna , “siamo sicuramente in presenza di un oggetto unico e straordinario.”
La cosiddetta “mano di Prêles” è stata scoperta vicino al Lago di Biel, nella provincia occidentale di Berna, nell’autunno del 2017, insieme a una lama di bronzo e una costola umana. Nell’estate del 2018, gli archeologi che lavoravano sul sito hanno riportato alla luce i resti scheletrici di un uomo adulto che sembrava essere sepolto in una costruzione in pietra molto più antica. La tomba conteneva anche una spilla di bronzo, un ornamento per capelli in bronzo e resti di lastre d’oro, forse facenti originariamente parte della mano di bronzo.
Scoprendo l’identità di questo misterioso uomo, i ricercatori sperano di poter capire il significato dell’insolita mano di bronzo.
“Quasi certamente fu un personaggio di alto rango”, conclude il comunicato del Servizio archeologico del Cantone di Berna.
“È ancora troppo presto per determinare se la mano è stata realizzata nella regione dei Tre Laghi o in un paese più lontano. Non conosciamo né il significato né la funzione attribuita a questo oggetto. Il bracciale d’oro potrebbe suggerire che fosse un emblema di potere, un segno distintivo del rango, oppure una parte di una più grande scultura rappresentante una divinità.”
La campagna di scavo nel sito del ritrovamento è ora momentaneamente sospesa. I lavori riprenderanno nella prossima primavera e si spera che l’area riservi ancora qualche sorpresa, magari in grado di fare luce sulla mistriosa mano ed il personaggio sepolto insieme ad essa.