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Kylinxia, il fossile transizionale che rivela l’origine degli artropodi

La specie fossile Kylinxia è stata ritrovata a Chengjiang nella provincia dello Yunnan nella Cina sud-occidentale e rappresenta il primo esempio di fossile animale completo del periodo Cambriano

La specie fossile Kylinxia è stata ritrovata a Chengjiang nella provincia dello Yunnan nella Cina sud-occidentale e rappresenta il primo esempio di fossile animale completo del periodo Cambriano.

Gli artropodi sono stati il phylum di animali che ha dimostrato le maggiori capacità sul piano evolutivo sin dal periodo Cambriano, circa 520 milioni di anni fa: essi rappresentano, infatti, l’80% di tutte le specie animali presenti sulla terra.

Il grande enigma della Paleontologia

Ma come si sono evoluti gli artropodi e che aspetto avevano i loro antenati?

Questo uno dei grandi enigmi, che appassiona da oltre cento anni intere generazioni di scienziati. Adesso c’è l’occasione di fare importanti passi in avanti verso la soluzione di questo rompicapo; i ricercatori dellIstituto di geologia e paleontologia di Nanchino dell’Accademia cinese delle scienze (NIGPAS) hanno scoperto un fossile simile a un gambero con cinque occhi, che ha fornito importanti rivelazioni sulla prima parte della storia evolutiva degli artropodi.

Lo studio è stato pubblicato su Nature il 4 novembre 2020.

Il Prof. Huang Diying, uno degli autori dello studio del Nigpas, ha detto: “La kylinxia è una specie chimerica molto rara. Combina caratteristiche morfologiche di diversi animali, ed è analogo a “kylin”, una creatura chimerica nella mitologia tradizionale cinese“.

Kylinxia, un fossile speciale

Grazie a condizioni tafonomiche molto speciali, i fossili di kylinxia mostrano strutture anatomiche complete” ha affermato il professore Zhao Fangchen, altro membro del team di ricerca, il quale ha spiegato che in questi fossili è possibile distinguere il tessuto nervoso, gli occhi e il sistema digerente, parti molli del corpo che di solito non possono essere visti nei fossili convenzionali.

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Fossil specimen of Kylinxia, holotype. Credit: ZENG Han

La kylinxia mostra le caratteristiche distintive dei veri artropodi, come una cuticola indurita, un tronco segmentato e gambe articolate; allo stesso tempo ha anche le caratteristiche morfologiche presenti in forme di vita molto antiche, tra cui i bizzarri cinque occhi della Opabinia, la quale è definita la “strana meraviglia” del Cambriano, e le appendici caratteristiche dell’Anomalocaris, il gigante predatore più evoluto nell’oceano Cambriano.

Anomalocaris era un predatore superiore che poteva raggiungere i due metri di lunghezza del corpo ed è stato considerato una delle prime forme di artropode ma notevoli sono le differenze morfologiche tra le due specie, al punto che gli studiosi hanno concluso che esiste un grande divario evolutivo, che non potrebbe essere spiegato se non si fosse ritrovato l’anello mancante fondamentale nell’origine degli artropodi.

L’anello mancante all’origine degli Artropodi

Gli scienziati hanno  condotto esami anatomici dettagliati sui fossili di Kylinxia, dai quali si è potuto dimostrare che le prime appendici di Anomalocaris e dei primi artropodi erano omologhe.

Le analisi filogenetiche, inoltre, hanno dimostrato l’esistenza di affinità anche tra le appendici anteriori della Kyilinxia, e quelle predatorie delle Chelicerata (un gruppo che comprende ragni e scorpioni) e le antenne dei Mandibulata (una suddivisione di artropodi comprendente insetti come formiche e api).

I Professori Zhu Maoyan e  Zheng Hanha hanno spiegato che la kylinxia è un fossile di transizione cruciale previsto dalla teoria evolutiva di Darwin, il quale “colma il divario evolutivo da Anomalocaris a veri artropodi e forma un “anello mancante” chiave nell’origine degli artropodi, fornendo forti prove fossili per la teoria evolutiva della vita“.

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