K2-18b: non abbiamo trovato acqua su un esopianeta simile alla Terra e, attualmente, non siamo nemmeno in grado di farlo
C'è stato grande entusiasmo dopo l'annuncio dell'individuazione di un pianeta definito "super Terra" posizionato nella zona abitabile della sua stella e nella cui atmosfera è stata rilevata la presenza di acqua. Purtroppo, spesso, le cose non sono come sembrano e dovremo serbare l'entusiasmo per un'altra occasione.
uno degli obbiettivi fondamentali dell’astronomia moderna è riuscire ad individuare un mondo, oltre la Terra, in cui sia dimostrabile la presenza della vita, quale che sia la sua forma ed il suo sviluppo.
Ovviamente, l’ipotesi che più interessa gli scienziati è quella di scoprire un esopianeta roccioso con acqua liquida sulla sua superficie e biosignature nella sua atmosfera.
Negli ultimi decenni, gli astronomi hanno scoperto migliaia di nuovi esopianeti.
Alcuni sono gassosi, altri rocciosi; alcuni sono temperati, altri hanno acqua.
K2-18b è, in verità, il primo esopianeta noto posto nella zona abitabile di una stella che potrebbe contenere acqua.
Purtroppo, per via del suo raggio e della sua massa, è estremamente improbabile che sia roccioso, dovrebbe somigliare molto più a Nettuno che alla Terra.
Lo schema di classificazione dei pianeti come roccioso, simile a Nettuno, simile a Giove o simile stellare. Il confine tra simile alla Terra e simile a Nettuno è oscuro e si presenta a raggi terrestri approssimativamente da 1,1 a 1,5. L’imaging diretto dei mondi super-terrestri candidati, che potrebbe essere possibile con il James Webb Space Telescope, dovrebbe consentirci di determinare se esiste un involucro di gas attorno a ciascun pianeta in questione o meno. Si noti che ci sono quattro principali classificazioni di “mondo” e che il confine tra pianeti rocciosi e quelli gassosi avviene ben al di sotto delle dimensioni di qualsiasi pianeta la cui atmosfera abbiamo misurato a partire dal 2019. – CHEN AND KIPPING, 2016, VIA HTTPS://ARXIV.ORG/PDF/1603.08614V2.PDF
Se la sua atmosfera fosse come quella della Terra, non sarebbe rilevabile dagli strumenti attuali.
Quindi K2-18b è un mini-Nettuno: interessante, ma non l’esopianeta abitabile che stiamo cercando.
Per questo, abbiamo bisogno di sistemi di osservazione nuovi, più grandi e più sofisticati.
Fino a quando questi nuovi strumenti non saranno disponibili ed operativi, non troveremo mai i mondi simili alla Terra che sogniamo.
strong>Insomma, calma e sangue freddo, potremo arrivarci ma, nel frattempo, non corriamo dietro ad annunci che servono solo ad aumentare la visibilità di chi li fa.