Un team internazionale di scienziati planetari ha rilevato cianuro di vinile nell’atmosfera di Titano, la più grande luna di Saturno. Si tratta di una molecola che potrebbe svolgere un ruolo chiave nei processi metabolici di eventuali forme di vita di Titano.
La ricerca, pubblicata in advances.sciencemag e condotta dal Goddard Space Flight Center della NASA, stima che vi sia una concentrazione di circa 100.000 miliardi di molecole di cianuro di vinile in ogni centimetro cubico dell’atmosfera della luna di Saturno. Si tratta di una cifra che potrebbe sembrare grande ma che corrisponde a circa un milionesimo della composizione atmosferica di Titano. Nelle giuste condizioni, anche questa piccola percentuale potrebbe avere un impatto decisivo.
Con una temperatura di circa -180 ° C e un’atmosfera composta prevalentemente di azoto denso, Titano non è un mondo accogliente per la vita come lo conosciamo. Nonostante ciò, i ricercatori ipotizzano che alcuni tipi di forme di vita potrebbero essere apparse sulla luna di Saturno perchè il cianuro di vinile potrebbe essere una buona molecola per costruire membrane di tipo cellulare.
Sulla Terra, le membrane cellulari sono fatte di molecole grasse, i cosiddetti lipidi, ma questi non sarebbero in grado di formarsi in un mondo freddo come Titano. Il cianuro di vinile, invece, potrebbe formare membrane cellulari.
Tutto ciò era solo una teoria finché la sonda Cassini non ha rilevato l’impronta del cianuro di vinile innescando la curiosità degli scienziati. Ulteriori simulazioni hanno dimostrato che il cianuro di vinile può formare membrane stabili in un ambiente come quello di Titano.
I ricercatori hanno utilizzato l’array Atacama Large Millimeter / submillimeter ( ALMA ) per studiare l’atmosfera di Titano. L’ALMA ha raccolto osservazioni da febbraio a maggio 2014 e con questi dati i ricercatori hanno potuto confermare la presenza di cianuro di vinile. Le molecole sono state trovate soprattutto ad altitudini superiori ai 200 chilometri, corrispondenti al modello previsto dell’atmosfera di Titano.
Quando queste molecole ricadono sulla superficie della luna, molto probabilmente finiscono in uno dei tanti laghi e mari di metano dove potrebbero divenire il costituente principale delle membrane cellulari di eventuali forme di vita molto semplici.
Titano è l’unico posto del sistema solare, oltre la Terra, dove sono stati trovati mari e laghi liquidi stabili in superficie.
Studi come questo potrebbero aiutarci a capire l’intricata connessione tra la superficie della luna e la sua atmosfera e quali possibilità potrebbe avere la vita di essersi sviluppata su quel corpo celeste.