In certi esopianeti “Heavy metal” potrebbe essere una previsione meteorologica

Gli astronomi hanno trovato prove che su un esopianeta, un gigante gassoso ultra-caldo la pioggia si presenta sotto forma di gocce di particelle di ferro fuso.

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Il pianeta, soprannominato WASP 76b, è un tipo estremo di esopianeta noto come un gigante gassoso ultra-caldo. “Questi pianeti sono molto strani; si potrebbe, infatti, dire che su questo pianeta piove tutte le sere, peccato che piova ferro”, afferma l’astronomo David Ehrenreich dell’Università di Ginevra. “I lati diurni di questi pianeti sono sempre esposti alla radiazione della loro stella madre, e le loro temperature esterne possono fare concorrenza alle temperature di alcune stelle. Al contrario, i lati notturni dei giganti di gas tendono ad essere molto meno caldi”.
Fino ad ora, nessuno ha analizzato, in maniera abbastanza ravvicinata un gigante gassoso ultra-caldo per vedere come tali forti contrasti di temperatura influenzano la chimica dell’atmosfera in tutto il pianeta. Nel 2018, il team di Ehrenreich ha utilizzato il Very Large Telescope in Cile per esaminare lo spettro della luce della sua stella filtrata attraverso l’atmosfera del WASP 76b.
WASP-76b mostra sempre la stessa faccia alla sua stella madre, proprio come la Luna alla Terra, e il lato illuminato ha delle temperature altissime, attorno ai 2500 gradi. Il lato notturno è molto più freddo; l’estrema differenza di temperatura tra il lato diurno e quello notturno provoca venti vigorosi, che portano il vapore di ferro dal lato-giorno ultra-caldo al lato-notte più freddo, dove le temperature diminuiscono a circa 1500 gradi Celsius.
Mentre l’atmosfera ha mostrato tracce di particelle di ferro durante la transizione dal giorno alla notte, nessuna di queste tracce è stata rilevata durante il passaggio dalla notte al giorno. Ciò suggerisce che, mentre il vapore di ferro dal lato diurno di WASP 76b si sposta verso il lato notturno, il ferro si condensa in gocce di pioggia liquide. Poiché quelle gocce di pioggia cadono in profondità nell’atmosfera durante la notte, non vediamo il ferro nel gas atmosferico mentre si muove dalla notte al giorno”.
Secondo alcuni ricercatori è probabile che le gocce di pioggia do ferro fuso raggiungano profondità così calde da vaporizzare di nuovo in ferro gassoso.
Fonte: Science News

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