Il Ventunesimo Secolo ha tagliato il traguardo del suo ventesimo anno e mai come negli ultimi venti anni, il tasso di crescita della conoscenza scientifica e dello sviluppo tecnologico è stato così impetuoso.
Tutto fa pensare che questo possa essere davvero il secolo delle meraviglie, il secolo che permetterà all’umanità un nuovo, prodigioso balzo in avanti.
In particolare tre sono i campi ormai maturi per farci superare traguardi impensati soltanto qualche decennio fa: l’Intelligenza Artificiale, l’editing genetico attraverso il CRISPR e la conoscenza dell’universo con annessa esplorazione spaziale.
La prima descrizione di quello che sarebbe stato chiamato nel futuro CRISPR avvenne nel 1987 all’università di Osaka(Giappone). Il ricercatore Yoshizumi Ishino clonò accidentalmente una porzione di CRISPR insieme al gene iap (inhibitor of apoptosis), il vero bersaglio dei suoi esperimenti. Da allora sono stati fatti progressi sempre più marcati, la tecnica Crispr/Cas9 definita di “taglia e cuci” interviene sul Dna delle cellule modificando ed integrando i geni responsabili di una serie di funzioni tra le quali, una delle più importanti è la sintesi delle proteine. Queste tecniche di editing genetico sono già applicate in agricoltura e ci sono numerosi esperimenti anche sugli organismi animali. Tra le possibili applicazioni, oltre che in campo agricolo, si pensa alla cura o al rallentamento di tutta una serie di patologie gravi che affliggono l’essere umano.
L’Intelligenza Artificiale come disciplina nasce nel 1956, ma subisce una battuta d’arresto nella seconda metà degli anni Sessanta dello scorso secolo. Il rilancio della ricerca passata prima dall’ambiente accademico per approdare poi direttamente alle applicazioni industriali, ha registrato un nuovo formidabile impulso già sul finire degli anni Ottanta.
Lo sviluppo di macchine con processi cognitivi sempre più sofisticati ed in grado di auto-apprendere rivoluzionerà non soltanto il mondo del lavoro e delle professioni ma implicherà una ridiscussione profonda dei modelli sociali umani.
Il dibattito sull’opportunità di spingersi oltre certi limiti, la necessità di adeguare addirittura la giurisdizione per i nuovi problemi etici e legali prodotti dall’IA, il timore alimentato da decenni di letteratura e cinema su un possibile confronto/scontro tra uomo e macchina non saranno in grado di arrestare lo sviluppo delle I.A. che, per inciso, rappresentano al momento l’unica possibilità per una vera esplorazione dello spazio profondo.
E proprio sulla conoscenza dei segreti dell’Universo è ragionevole attendersi nel corso di questo secolo la soluzione degli enigmi legati alla materia ed all’energia oscura trovando finalmente la prova della loro effettiva esistenza oppure scoprendo nuove leggi della fisica in grado di spiegare gli effetti che cerchiamo di interpretare attraverso queste due misteriose entità.
Inoltre, è probabile che questo possa essere il secolo della scoperta di quella teoria del tutto capace di coniugare finalmente la meccanica quantistica e la relatività generale.
Il ventunesimo secolo segnerà anche una nuova fase nell’esplorazione e nella colonizzazione dello spazio. Appare ormai praticamente certo che entro la conclusione di questo secolo la Luna ospiterà una base permanente e con ogni probabilità anche su Marte opererà una piccola colonia umana in buona parte autosufficiente rispetto al pianeta madre.
Tutto questo se ovviamente non ci autodistruggeremo prima.
Per la prima volta nella storia moderna dell’umanità non è la guerra come fenomeno globale il pericolo numero uno ma i cambiamenti climatici, la pressione demografica, la penuria energetica ed alimentare, le pandemie e le migrazioni planetarie a rivestire il codice rosso della sopravvivenza umana. Se gli Stati continueranno ad essere così miopi il secolo delle meraviglie potrebbe trasformarsi nel secolo della disperazione.
Il secolo delle meraviglie
Se non ci auto distruggeremo prima il ventunesimo secolo potrebbe rappresentare il trampolino di lancio di un nuovo grande balzo in avanti dell'umanità
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