Ogni sport deve il suo successo e la sua popolarità agli aneddoti, ai personaggi e alle leggende che ne hanno scritto la storia. Ma ce n’è uno in particolare che su queste leggende ha costruito la propria fama e il proprio alone “mitico”: il poker sportivo. Oggi parleremo proprio di questo: delle curiosità e delle storie più divertenti legati al mondo delle due carte.
Come quasi tutti i giochi di carte oggi conosciuti, il poker ha una storia e delle origini incerte. L’ipotesi più credibile è che sia nato a New Orleans all’inizio del 1800 grazie all’importazione da parte dei migranti francesi. All’inizio si chiamava poque ma con l’acquisto della Louisiana da parte degli Stati Uniti e il conseguente arrivo della comunità anglofona, cambiò il nome in poker.
Le prime partite si giocarono con un mazzo di 20 carte e ogni partecipante ne aveva a disposizione 5 per tentare di realizzare la combinazione migliore. Dal 1834 il numero di carte passò a 52 e non è più cambiato.
136 anni dopo venne inaugurato l’evento che avrebbe cambiato per sempre la storia del gioco, togliendolo dai circoli privati e portandolo alla ribalta internazionale: le World Series of Poker di Las Vegas. Considerate oggi come il vero e proprio campionato del mondo della specialità, le Series sono nate nel 1970 con soli 7 giocatori. Ma in poco tempo sono diventate teatro di alcuni degli eventi più importanti di questo sport.
Nel 1973 la CBS le trasmise in diretta nazionale e divenne la prima rete ad aver portato il Texas Hold’em in Tv. Tre anni dopo iniziarono a essere messi in palio i braccialetti dorati per i vincitori del torneo. A oggi il recordman di braccialetti vinti è Phil Hellmuth con 15. Suo anche il primato per piazzamenti a premi, 108, e quello per maggior numero di tavoli finali raggiunti, 52. Nella Sin City sono stati registrati altri due primati. Nel 2003, Chris Moneymaker diventò il primo (e finora unico) giocatore a partire da un torneo satellite di qualificazione per arrivare a vincere il Main Event. Tre anni dopo lo stesso evento finale mise in palio il più grande montepremi mai visto in uno sport o in un evento televisivo: $82.512.162.
La più lunga partita della storia senza interruzioni si è svolta nell’Asian Poker tour di Manila: servirono 45 ore, 55 minuti e 58 secondi a Daimon Shulenberger per prendersi il primo premio. Il record per la sessione più lunga (con pause) è invece di Phil Laak con le sue 115 ore di fila in un torneo svoltosi al Bellagio Casinò di Las Vegas.
Anche il nostro Paese ha una buona tradizione nel mondo del poker, formatasi soprattutto nei quattro casinò presenti sul territorio. Dopo anni di variante “all’italiana”, ovvero con cinque carte per giocatore, le case da gioco hanno iniziato a ospitare anche tornei di Texas Hold’em, contribuendo alla partenza di un movimento che oggi conta circa 2 milioni di appassionati e 600 circoli ufficiali. Tra i campioni azzurri più noti ci sono Max Pescatori, capace di vincere 4 braccialetti alle WSOP, Mustapha Kanit, primo assoluto nel montepremi e Dario Sammartino, noto soprattutto per i suoi successi a Las Vegas e nell’EPT, il più importante circuito europeo.
Buona parte della sua fama, il Texas Hold’em l’ha conquistata grazie al cinema. Sono infatti moltissime le pellicole dedicate alla disciplina o che al loro interno contengono scene di tornei e partite. Fra le più famose citazioni d’obbligo per Rounders, Le Regole del Gioco, Molly’s Game e 007 Casinò Royale.
Chiudiamo con una curiosità. Il set da gioco più prezioso di sempre è il Geoffry Parker Poker Set. La valigetta che contiene carte e fiches è tempestata di oro bianco e diamanti. Le 384 chip presenti sono d’oro a 18 carati e innestate con oltre 22mila pietre preziose: rubini per quelle rosse, zaffiri per le blu, smeraldi per le verdi, diamanti bianchi per le bianche e neri per le nere. Non propriamente indicato per una partita tra amici.