A 30 anni luce dalla Terra intorno ad una nana rossa GJ 3512 orbita un gigante gassoso il cui nome completo è Gliese-Jahreiß 3512b. Questo pianeta non dovrebbe esistere almeno per quanto riguarda la più accreditata delle teorie di formazione dei pianeti gassosi – la teoria dell’accrescimento del nucleo (core accretion theory). Ma procediamo con ordine.
L’esotico esopianeta è stato scoperto nel 2019 da Juan Carlos Morales dell’Università
Autonoma di Barcellona, in Spagna, e colleghi di un’ampia collaborazione internazionale, di cui fanno parte anche l’Università di Roma Tor Vergata, l’Istituto nazionale di
astrofisica–Osservatorio astrofisico di Torino e l’Istituto internazionale per gli alti studi scientifici “E.R. Caianiello” di Vietri sul mare, in provincia di Salerno.
Le nane rosse sono tra le stelle più comuni e fredde dell’universo e sono piuttosto facili da osservare nello spettro dell’infrarosso così come è relativamente semplice osservare un peculiare effetto di queste stelle dovuto al loro leggero movimento avanti e indietro rispetto alla direzione di osservazione, movimento causato dall’interazione gravitazionale con pianeti in orbita.
I ricercatori hanno calcolato che il gigante gassoso che orbita intorno a GJ 3512 presenta un orbita molto allungata che completa in circa sette mesi. Il pianeta gassoso ha circa la metà della massa della nana rossa che a sua volta possiede una massa pari ad un decimo di quella del nostro Sole.
Oltre all’anomalo rapporto fra massa del pianeta e massa della stella, un altro dato che ha sorpreso i ricercatori è che l’orbita – la cui durata è di 204 giorni – ha un’eccentricità molto elevata (e=0.4356) per un pianeta di questo tipo. Tant’è che, come detto in apertura, la sua formazione non sarebbe spiegabile con la teoria di formazione dei pianeti gassosi. In altre parole il disco protoplanetario ha proporzionalmente una massa ridotta e quindi non ha sufficiente “materiale di costruzione” per arrivare alla formazione di un gigante gassoso.
L’ipotesi alternativa è quindi quella che prevede la frammentazione del disco protoplanetario, in particolari condizioni di instabilità. Una di queste condizioni è quella
in cui il disco protoplanetario è troppo massiccio rispetto alla stella, e potrebbe essere questo il caso della nana rossa GJ 3512. In conclusione, questo meccanismo di formazione
planetaria alternativo potrebbe essere molto più efficiente di quanto ritenuto finora.
Inoltre la forte eccentricità del pianeta Gj 3512b fa ritenere che non sia l’unico pianeta del sistema. I ricercatori ritengono che inizialmente il sistema fosse formato da tre pianeti di cui uno – con una massa simile o inferiore di quella del pianeta ‘b’ – fu espulso, lasciando il pianeta ‘b’ su un’orbita eccentrica e un grosso divario tra i due pianeti superstiti ‘b’ e ‘c’. Gj 3512c è dotato di una massa inferiore al pianeta ‘b’ e si muove su di un’orbita più larga (>1390 giorni). Dal momento che questo candidato pianeta ha un’orbita così lunga, occorrerà continuare a misurare la velocità radiale della stella per altri anni per poterne confermare l’esistenza.
Il pianeta che non dovrebbe esistere
A 30 anni luce dalla Terra è stato scoperto un gigante gassoso che non dovrebbe esistere in base alla teoria più accredita sulla formazione di questo tipo di pianeti.
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