Hubble è tornato e ci mostra subito una lontana galassia attraverso una lente gravitazionale

Il centro di questa immagine del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA è incorniciato dagli archi rivelatori che risultano da una forte lente gravitazionale

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Il centro di questa immagine del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA è incorniciato dagli archi rivelatori che risultano da una forte lente gravitazionale, un fenomeno astronomico sorprendente che può deformare, ingrandire o persino duplicare o moltiplicare l’aspetto di galassie lontane.

La lente gravitazionale si verifica quando la luce proveniente da una galassia lontana viene leggermente distorta dall’attrazione gravitazionale di un oggetto astronomico interposto tra la galassia stessa e l’osservatore.

In questo caso, l’ammasso di galassie relativamente vicino MACSJ0138.0-2155 ha mostrato l’effetto lente su una galassia inattiva significativamente più distante, un gigante addormentato noto come MRG-M0138 che ha esaurito il gas necessario per formare nuove stelle e si trova a 10 miliardi di anni luce di distanza.

Gli astronomi possono utilizzare l’effetto lente gravitazionale come una lente d’ingrandimento naturale che consente loro di vedere oggetti come galassie dormienti distanti che normalmente sarebbero troppo difficili da risolvere anche per Hubble.

Questa immagine è stata realizzata utilizzando le osservazioni di otto diversi filtri infrarossi distribuiti su due degli strumenti astronomici più avanzati di Hubble: la Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3.



Questi strumenti sono stati installati dagli astronauti durante le ultime due missioni di manutenzione su Hubble e forniscono osservazioni superbamente dettagliate su un’ampia area di cielo e un’ampia gamma di lunghezze d’onda.

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