Anche il sole festeggia Halloween?
A guardare una foto pubblicata dalla Nasa sembrerebbe di sì. Una immagine fornita Solar Dynamics Observatory (Sdo) mostra la nostra stella con le sue regioni attive disposte in modo tale da disegnare il tipico volto cattivo intagliato nelle zucche di Halloween.
Una immagine poetica, che potrebbe essere fonte di ispirazione per poeti, scrittori o amanti delle teorie del complotto.
La “vita” nel Sole
La realtà è molto meno poetica.
Le regioni attive del sole sono aree che emettono più luce ed energia e sono caratterizzate da un insieme intenso e complesso di campi magnetici nella parte più esterna dell’atmosfera del Sole, la corona.
Il concetto di vita nel Sole, e in ogni altra stella, è riferito all’intervallo temporale nel quale al suo interno sussistono le condizioni fisiche, che consentono la realizzazione di processi di fusione nucleare, che trasformano la materia e consentono la produzione di energia.
L’addensamento di una grande quantità di materia (idrogeno e elio), un’altissima temperatura e un enorme pressione sono le condizioni per favorire l’inizio ed il mantenimento nel tempo delle reazioni di fusione nucleare.
Le reazioni nucleari
Circa 4,6 miliardi di anni fa, la forza di gravità favorì l’addensamento della protostella che poi divenne il sole.
Quando la temperatura del nucleo raggiunse all’incirca i 10 milioni di gradi, cominciò il processo di fusione dell’idrogeno in elio, che ancora oggi alimenta la nostra stella.
La massa del Sole, pari a 1,988×10³⁰ kg (quasi due quadriliardi di tonnellate), crea una potente spinta gravitazionale che preme sul nucleo, portando la materia in esso presente a condizioni di temperatura e pressione elevatissime.
Secondo i più recenti aggiornamenti del cosiddetto modello solare standard, la temperatura al centro del Sole è pari a circa 15.600.000 K (gradi kelvin), mentre la densità è intorno ai 150 g/cm³, circa 150 volte la densità dell’acqua.
La pressione supera i 235 miliardi di bar (2,357×10¹¹ bar per la precisione).
La densità del sole potrebbe far pensare che il suo nucleo sia ultra solido e invece non è così, perché la temperatura e la pressione in esso presenti determinano il fatto che i nuclei atomici sono ionizzati, cioè separati dagli elettroni.
La materia forma, pertanto, un densissimo gas di particelle elettricamente cariche, con le cariche negative che bilanciano, nel complesso, quelle positive: un plasma.
È in questo plasma che si generano le reazioni nucleari che alimentano il Sole e continueranno a farlo per, almeno, un altro miliardo di anni durante i quali l’Uomo potrà continuare a guardare la stella da cui trae luce e calore, pensando anche a come e dove tagliare la corda per non scomparire.