L’uomo, in ogni epoca ha sempre trovato rifugio nella superstizione e la nostra, nonostante in vaste parti del mondo si goda di un benessere senza precedenti, non si esime di certo e, tra le varie superstizioni, ancora si trova gente, convinta da un semplice annuncio, convinta che il mondo presto o tardi finirà.
Gli annunci della fine del mondo
Con l’arrivo dell’anno 1000, preannunciata dalle sacre scritture, apocrife e canoniche, arriva l’attesa per la fine del mondo e molte furono le preghiere e tanti i pentimenti per scongiurare, o per lo meno mitigare, i castighi dell’imminente “giudizio universale“.
L’anno mille venne e passò ma il mondo continuò ad esistere e con esso il genere umano, che continuò in un fiorire di guerre, miserie e conquiste stupefacenti.
Arrivò cosi una nuovo anno, il 1666, detto anche l’anno del demonio.
Anche il 1666 provocò non poche preoccupazioni, in alcune superstizioni religiose, 666 rappresenta il numero della bestia, e la paura prese forma quando a Londra si sviluppò un poderoso incendio che arse la City per 4 giorni. Non furono pochi a decretare con l’incendio di Londra l’inizio della fine ma, come per il mille, Londra risorse dal fuoco e il mondo continuò imperterrito il suo girovagare negli spazi celesti.
Arriviamo al 1806 e nuovamente, quando una gallina di Leeds si fa portavoce di una nuova catastrofe. Le sue uova portano incisa la frase “Christ is coming” e, come spesso accade, frotte di fedeli vengono presi dal panico convinti che assieme al ritorno di Cristo arrivi anche la fatidica fine del mondo ma, ieri come oggi, c’è sempre qualche buontempone a rovinare i “giudizi universali altrui” che va a scrivere sulle uova nel paniere.
Insomma, un terzo nulla di fatto che però non scoraggia certamente una fetta del genere umano.
L’uomo per millenni ha visto scandire la sua vita dal ciclico riproporsi delle stagioni ma alcuni fenomeni venivano considerati nefasti. Un’eclisse, oppure il passaggio di una cometa erano considerati da tante persone portatori di messaggi nefasti, ancora oggi molta gente crede a queste cose.
Alcuni vedono il passaggio di un pianeta davanti al Sole come un evento che preannuncia una catastrofe o nell’apparizione di una cometa, come la famosa cometa di Halley che nel 989 d.C., secondo molti, preannunciava l’imminente fine del mondo e non fu da meno il suo passaggio nel 1910. Alcuni astronomi, studiandone la coda, trovarono tracce di cianuro che , secondo un astronomo e divulgatore francese, Flammarion, avrebbe potuto avvelenare l’atmosfera del nostro pianeta. Furono in tanti a vivere il passaggio con il fiato sospeso, nonostante le rassicurazioni della scienza.
Arriviamo al 1999, quando le centurie di Nostradamus vennero riportate in auge perché, tra di esse, secondo gli esperti del noto profeta, ce ne sarebbe una che annunciava l’apocalisse dei Maya. la quartina di Nostradamus “avvento del «Re del terrore” non riporta una data esatta ma viene collocata tra luglio e settembre ma, anche in questo caso, non accadde nulla di drammatico.
Per chiudere la carrellata ricordiamo il 21 dicembre del 2012 che ha tanto fatto parlare e scrivere. Come è chiaro per tutti, nonostante i tanti catastrofisti, siamo ancora qui.
Ma le catastrofi non sono finite, e forse il mondo dovrà finire ancora molte volte, infatti periodicamente, un signore di nome David Meade rimette in giro la notizia dell’imminente fine del mondo: David Meade sostiene che un pianeta proveniente dai confini del sistema solare, impatterà o sfiorerà la Terra causando una catastrofe senza precedenti, tsunami e terremoti devastanti. Molti hanno preso sul serio questa visione ma come al solito la storia è basata sul nulla, soprattutto perché, a parte lui, nessun astronomo è riuscito ad individuare questo misterioso pianeta X in transito.
Nonostante l’accesso alla rete e a siti che spiegano i fenomeni celesti, oggi più di ieri, in tanti credono a queste fandonie che secoli fa davano prestigio a qualche profeta e oggi invece arricchiscono il conto in banca di chi ci specula.