Nel 2018, durante dei lavori stradali nei pressi della città di Taiyuan, nella provincia settentrionale dello Shanxi in Cina, gli archeologi hanno fatto una scoperta sorprendente: una tomba antica decorata con murali straordinari risalenti alla Dinastia Tang (618-907 d.C.).
Questa scoperta, riportata solo recentemente, offre una visione senza precedenti della vita quotidiana durante uno dei periodi più prosperi della storia cinese.
La tomba, datata al 736 d.C., apparteneva a un uomo di 63 anni e a sua moglie, e consiste in una singola camera di mattoni, una porta e un corridoio, con murali che adornano le pareti, la porta, il corridoio e la piattaforma su cui era posto il sarcofago.
Per quanto riguarda invece il soffitto a cupola della camera, quesrto è dipinto con quello che potrebbe essere un drago e una fenice, simboli potenti nella cultura cinese.
Uno degli aspetti più affascinanti di questi murali è la rappresentazione di scene di vita quotidiana, come uomini che trebbiavano il grano, donne che macinavano la farina, uomini che facevano i noodles e donne che attingevano acqua da un pozzo.
Al di là di ciò, il fattore che ha catturato l’attenzione degli studiosi è la figura di un uomo con capelli biondi e barba, che potrebbe rappresentare un “occidentale” proveniente dall’Asia centrale. Questa rappresentazione è particolarmente significativa poiché suggerisce la presenza di individui di origine non cinese nella società Tang, riflettendo l’apertura e la diversità culturale di quel periodo.
I guardiani della tomba, dipinti vicino alla porta, indossano abiti gialli e alcuni sono armati di spade, incaricati di tenere lontani gli spiriti maligni, mentre invece altri murali raffigurano paesaggi naturali, aggiungendo un ulteriore livello di dettaglio e bellezza a questa scoperta archeologica.
La Dinastia Tang: un’era di prosperità e apertura culturale
La dinastia Tang, che regnò sulla Cina dal 618 al 907 d.C., è spesso considerata uno dei periodi più gloriosi della storia cinese, anche perché questo periodo è noto per la sua stabilità politica, la prosperità economica e l’apertura culturale. La capitale, Chang’an (l’attuale Xi’an), era una delle città più grandi e cosmopolite del mondo, attirando mercanti, studiosi e artisti da tutta l’Asia e oltre.
Durante la dinastia Tang, la Cina divenne un crocevia di culture grazie alla Via della Seta, una rete di rotte commerciali che collegava l’Oriente con l’Occidente, un’apertura –attiva ancora oggi, ma da cui l’Italia è uscita poco meno di un anno fa– che favorì uno scambio culturale senza precedenti, portando influenze straniere nell’arte, nella musica, nella religione e nella moda.
Ecco pertanto spiegata la presenza di individui di origine non cinese, come suggerito dal murale recentemente scoperto, indizio che riflette questa diversità culturale e l’inclusività della Dinastia Tang.
L’arte dei murali funerari
I murali funerari erano una forma d’arte molto apprezzata durante la Dinastia Tang, questi dipinti non solo decoravano le tombe, ma servivano anche a onorare i defunti e a garantire loro un passaggio sicuro nell’aldilà, tra l’altro i murali rappresentavano spesso scene di vita quotidiana, paesaggi naturali e figure mitologiche, offrendo una finestra sulla vita e le credenze dell’epoca.
La scoperta della tomba con i murali a Taiyuan è particolarmente significativa perché offre un esempio ben conservato di questa tradizione artistica, dove i dettagli intricati e le scene vivide dipinte sulle pareti della tomba forniscono preziose informazioni sulla vita quotidiana, le pratiche agricole e le interazioni sociali durante la dinastia Tang.
Sicuramente uno degli aspetti più intriganti del murale scoperto è la figura dell’uomo con capelli biondi e barba, che potrebbe rappresentare un occidentale proveniente dall’Asia centrale, del resto questa rappresentazione è rara e significativa, poiché suggerisce la presenza di individui di origine non cinese nella società Tang. La dinastia Tang era nota per la sua tolleranza e apertura verso le culture straniere, e la presenza di un uomo occidentale in un murale funerario riflette questa inclusività.
La figura dell’uomo occidentale potrebbe essere stata un mercante, un diplomatico o un avventuriero che aveva trovato la sua strada fino alla Cina, di certo la sua presenza nel murale indica che gli stranieri non solo erano presenti, ma erano anche integrati nella società Tang, contribuendo alla sua diversità culturale e alla sua prosperità economica.
La scoperta della tomba con i murali della dinastia Tang a Taiyuan è un tesoro archeologico che offre una visione affascinante della vita e della cultura di uno dei periodi più prosperi della storia cinese.
Come detto in precedenza, questi murali non solo decorano le pareti della tomba, ma raccontano anche storie di vita quotidiana, interazioni sociali e influenze culturali, e non smetteremo mai di dire che la rappresentazione di un uomo occidentale nel murale è un potente simbolo dell’apertura e della diversità della società Tang, riflettendo un’epoca in cui la Cina era un crocevia di culture e un faro di prosperità.
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