Chi sono i consiglieri condominiali?
Secondo il Codice Civile, l’assemblea condominiale ha la facoltà di nominare un consiglio di condominio, che deve però essere necessariamente composto da almeno tre condomini se negli edifici ci sono almeno dodici appartamenti.Un usufruttuario, in quanto condomino, può anche essere nominato consigliere. I consiglieri condominiali che compongono il consiglio non hanno potere decisionale, ma solo funzioni consultive e di controllo.
Il consiglio di condominio non deve essere obbligatoriamente nominato, ma tale nomina è utile per agevolare le attività in assemblea e rendere efficiente la gestione condominiale.
L’assemblea di condominio può assegnare specifici incarichi ai consiglieri condominiali. Di seguito verranno esposti i compiti e le funzioni del consiglio di condominio in base a quanto stabilisce la normativa recente.
Chi, come e quando vengono nominati i consiglieri condominiali?
I consiglieri condominiali, in quanto condomini essi stessi, accettano questo ruolo perché sono più a contatto con le problematiche comuni del condominio e se ne fanno carico. Insomma, sono i portavoce degli altri condomini e sono chiamati a riferire in assemblea oppure all’amministratore stesso.
Il consiglio di condominio viene nominato in qualsiasi edificio e a prescindere dal numero di appartamenti che lo compongono. Però, se il numero di appartamenti è di 12 o più unità, i consiglieri condominiali devono essere almeno 3. In caso contrario, il consiglio di condominio può essere composto anche da un solo membro.
L’assemblea condominiale è preposta alla nomina del consiglio di condominio. Siccome la legge non dice quali sono i quorum per la nomina dei consiglieri, si ritiene sufficiente il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Compiti e funzioni dei consiglieri condominiali
I consiglieri condominiali non hanno il potere di prendere decisioni vincolanti per l’intero condominio e né possono approvare spese, eseguire lavori o firmare contratti. Insomma, non possono fare le veci dell’assemblea del condominio o dell’amministratore.
Il loro compito è il mero controllo dei servizi condominiali e del loro corretto funzionamento. Tutto ciò che non funziona deve essere riferito in assemblea condominiale oppure direttamente all’amministratore. Inoltre, oltre a controllare l’operato di quest’ultimo, possono anche esprimere il loro parere, che resta comunque non vincolante. In pratica, l’amministratore può anche non tenerne conto.
Il consiglio di condominio è particolarmente utile all’amministratore nelle strutture condominiali molto grandi. Convocando i consiglieri condominiali, può chiedere loro quali sono le richieste degli altri condomini e le esigenze più importanti all’interno della struttura. Prima di prendere qualsivoglia decisione, è bene che l’amministratore ascolti le loro richieste o i loro pareri.
Anche se viene approvato all’unanimità, non esiste regolamento che riservi al consiglio di condominio la facoltà di sostituire l’assemblea condominiale.
L’assemblea di condominio ha facoltà di assegnare ai consiglieri specifiche funzioni, a patto che queste rientrino soltanto nell’ambito della consulenza e del controllo. Quali sono? L’esame dei preventivi di spesa per l’esecuzione dei lavori, ad esempio, lascia libero campo ai consiglieri condominiali di assumere decisioni che, per avere forza vincolante, devono essere ratificate dall’assemblea di condominio, in cui verranno approvate a maggioranza.
Pagamento, responsabilità e durata in carica dei consiglieri condominiali
I componenti del consiglio di condominio non hanno diritto a nessuna retribuzione. Non sono neanche previsti gettoni di presenza, ma eventualmente un rimborso per le spese sostenute.
Nel caso in cui i consiglieri di condominio scavalcano i compiti che gli sono stati assegnati dall’assemblea, prendendo decisioni non autorizzate e che hanno causato un dolo, sono chiamati a risarcire i danni connessi al loro operato illegittimo.
La legge non menziona la durata in carica dei consiglieri. A stabilirlo sarà l’assemblea condominiale o il regolamento di condominio. In che termini? Ad esempio, potrebbe stabilire una durata pluriennale della carica oppure vietare a un condomino di ripresentarsi nuovamente.