facciamo un passo indietro fino all’inizio del nostro Universo, all’incirca 13.8 miliardi di anni fa secondo le stime più accreditate.
Quello è il momento del Big Bang che non fu un’esplosione come comunemente la intendiamo ma un’improvvisa e rapida espansione dello spazio stesso.
All’inizio, l’Universo era infinitamente piccolo. Tutto ciò che ci circonda, le galassie, le stelle, i pianeti, noi tutti, era tutto compresso in uno stesso punto, qualcosa che chiamiamo singolarità. Una singolarità viene definita come “un punto nello spazio-tempo in cui le leggi della fisica così come le conosciamo si infrangono“.
Non sappiamo il motivo per cui questa singolarità si è rapidamente espansa nell’Universo che ora chiamiamo casa.
Dopo questa rapida espansione, il nostro Universo ha iniziato a raffreddarsi lasciando un’impronta della sua immagine in quello che chiamiamo Sfondo Cosmico a Microonde.
In sostanza, lo sfondo cosmico a microonde è una conseguenza del Big Bang, ma resta ancora la domanda su cosa ha causato il Big Bang.
Questo ci porta a un concetto importante in fisica, un concetto che chiamiamo causalità.
Nel mondo che osserviamo intorno a noi, tutti gli effetti devono avere una causa. Prendi, ad esempio, un albero caduto. Forse una violenta tempesta ha abbattuto l’albero. O forse è stato abbattuto da qualcuno con una motosega.
Ma osservando nel mondo quantistico degli atomi (i minuscoli blocchi che formano tutto), si nota qualcosa di molto diverso: nel questo mondo quantistico, gli effetti possono verificarsi senza alcuna causa.