Ci siamo, dopo alcuni rinvii tecnici la Cina lancerà a dicembre la missione Chang’e-4, provvista di un Lander e di un Rover in quello che sarà il primo tentativo di atterraggio morbido sul lato nascosto della luna.
L’annuncio è stato fatto durante una conferenza stampa a Pechino, organizzata dall’Amministrazione statale per la scienza, la tecnologia e l’industria per la difesa nazionale (SASTIND), che sovrintende alle attività spaziali della Cina. Sono state inoltre svelate la configurazione della navicella spaziale e un concorso per nominare il rover della missione.
Chang’e-4 partirà dal centro di lancio Xichang, situato nel sud-ovest del paese, lanciato da un vettore Long March 3B. La navicella spaziale Chang’e-4 avrà come obbiettivo per l’allunaggio del lander una regione all’interno del bacino del Polo Sud-Aitken, un vasto cratere da impatto di immenso interesse scientifico. Altre potenziali aree di atterraggio già identificate all’interno e attorno al cratere Von Kármán. Si capisce che il sito di atterraggio finale è stato selezionato ma non è stato rivelato.
Il concorso online per la scelta del nome del rover sarà aperto fino al 5 settembre, mentre il nome ufficiale sarà annunciato a ottobre e i vincitori saranno invitati a partecipare al lancio.
Chang’e-4 è stato inizialmente concepito come seguito della missione Chang’e-3 che riuscì a far allunare un lander e un rover nel Mare Imbrium, sulla faccia visibile della Luna nel dicembre 2013 rendendo la Cina il terzo paese del mondo in grado di effettuare un atterraggio controllato sulla Luna. Precedentemente, la Cina aveva lanciato altre due misisoni, Chang’e-1 e Chang’e-2, con soli orbiter, lanciati nel 2007 e nel 2010.
Il successo del Chang’e-3 ha spinto i responsabili cinesi a riconfigurare il Chang’e-4 per una missione più impegnativa. Il lander e il rover sono in gran parte simili per aspetto e dimensioni ai loro predecessori, ma sono stati adattati alle specificità della nuova missione.
Wu Weiren, capo progettista del programma lunare robotico cinese, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale Xinhua che la navicella ha parti adattabili e una configurazione del carico utile regolabile per affrontare il complesso terreno sul lato nascosto della luna, le comunicazioni avverranno tramite un satellite relay, il Queqiao, e trasporterà alcuni esperimenti scientifici.
Visibili sul rendering del lander sono le antenne per lo spettrometro a bassa frequenza (LFS), che sfrutteranno l’ambiente elettromagnetico eccezionalmente silenzioso offerto dal lato nascosto della luna. Il lander trasporterà anche una Landing Camera (LCAM), una Terrain Camera (TCAM), e i Lunar Lander Neutrons e Dosimetry (LND) sviluppati in Germania.
Come Chang’e-3, il rover trasporterà una Camera panoramica (PCAM) e Lunar Penetrating Radar (LPR). Inoltre, saranno disponibili anche uno spettrometro di imaging visibile e vicino all’infrarosso (VNIS) e un analizzatore avanzato per i neutroni (ASAN), quest’ultimo sviluppato dall’Istituto svedese di fisica spaziale, Kiruna.
Farà parte della missione anche un piccolo esperimento sulla biosfera progettato da 28 università cinesi, contenenti semi di patate e semi di Arabidopsis e uova di bachi da seta.
Relay satellite in posizione e funzionamento
Poiché dal lato nascosto della luna non sono possibili le comunicazioni dirette è necessario un satellite relè per facilitare le comunicazioni tra il veicolo spaziale e le stazioni di ascolto sulla Terra.
Chiamato Queqiao, è un satellite con un’antenna parabolica di 4,2 metri lanciato il 20 maggio scorso da Xichang, è entrato in un’orbita di Lissajous il 14 giugno oltre la luna attorno al punto Lagrange terra-luna 2.
Queqiao ritrasmetterà i comandi dalla terra al veicolo spaziale lunare Chang’e-4 e trasmetterà i dati e la telemetria sulla Terra tramite la banda S, mentre userà la banda X per comunicare con il lander e il rover.
Durante la conferenza stampa di mercoledì è stato affermato che i test del satellite relay hanno avuto successo, consentendo alla Cina di procedere con il lancio di Chang’e-4 a dicembre.