La Cina ora ha due robot che stanno inviando immagini da un’area della Luna dove l’umanità non è mai stata prima. Questo lato è distante e misterioso, ma, nonostante la diffusa definizione popolare di lato oscuro, non è sempre buio. Infatti, dopo aver toccato la superficie lunare, la sonda ha restituito un’istantanea della sua nuova casa che mostra un paesaggio roccioso, craterizzato e chiaramente illuminato.
La sonda cinese – che include un lander e un rover – è atterrata alle 03.26 di giovedì, ora italiana, come parte della missione cinese Chang’e-4 per esplorare la parte della Luna che non possiamo vedere dalla Terra. Dal momento che il nostro satellite impiega all’incirca lo stesso tempo per ruotare attorno al suo asse e per compiere una rivoluzione attorno alla Terra, dalla superficie del nostro pianeta possiamo vederne una sola faccia, e sempre la stessa: quella che definiamo correttamente il lato vicino.
Lo sbarco della Cina sul lato più lontano è stato il primo mai effettuato, in parte a causa delle difficoltà tecniche poste da quella distanza.
Inviare segnali dalla Terra al lato lontano della Luna e viceversa normalmente non è possibile a causa della massa della Luna che si frappone.
La Cina ha risolto il problema dei segnali radio inviando un satellite chiamato Queqiao, che comunica con la sonda e trasmette le informazioni, comprese le foto, alla Terra, facendo da ponte radio. C’è luce nelle foto inviate perché c’è la luce sul lato più lontano della Luna: infatti, non esiste alcun lato oscuro. “Metà della luna è sempre illuminata dal Sole – proprio come la Terra“, spiega Frederick Walter, professore di fisica e astronomia alla Stony Brook University.
Tutta colpa dei Pink Floyd se la gente crede che esista un lato buio della Luna
Il nostro pianeta ha un’alternanza di giorno e notte perché la Terra gira sul suo asse mentre orbita attorno al Sole. Mentre il lato che punta verso il Sole è luminoso, il lato opposto è al buio. Nel corso delle 24 ore, la rotazione del pianeta scorre attraverso entrambi (le cose si fanno più strane ai poli, ma anche là si alternano giorno e notte). La Luna ha un ciclo simile, ma molto più lento: un giorno lunare completo dura circa 29 giorni terrestri. Quando la sonda Chang’e-4 ha toccato il lato più lontano, erano circa 9.00 ora locale lunare.
“Dove è sceso il lander cinese, è giorno“. Gli scatti fatti da una delle telecamera sul lander Chang’e-4 mostrano il rover, chiamato Yutu-2, che proietta un’ombra sulla superficie, come riporta la Planetary Society. Ovviamente, non è un caso, la missione cinese necessita della luce solare per alimentare i pannelli del lander e del rover.
Nel frattempo, gli astronomi e gli appassionati di spazio attenderanno con curiosità ogni notizia dalla missione. Abbiamo già visto immagini del lato più lontano. La prima volta fu nel 1959, quando la navicella sovietica Luna 3 scattò una foto del paesaggio irto di crateri del lato opposto. Poi ci fu Apollo 8 che, nel 1968, inviò la famosa immagine chiamata Earthrise. Da allora,il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA ha scattato molte foto e mappato la superficie, ed oggi disponiamo di una mappa abbastanza dettagliata del lato lontano.
Ma quelle immagini erano tutte ancora prese dall’orbita. Ora che la sonda cinese è scesa sulla superficie, possiamo vedere la superficie del lato lontano più da vicino che mai. La sonda spaziale è atterrata nel cratere Von Kármán nel bacino del Polo Sud-Aitken, secondo quanto riferiscono i media statali cinesi. Il bacino è un enorme sito di impatto largo e profondo, dove sono esposte le rocce più vecchie del nostro satellite.
Il rover Yutu-2 è equipaggiato con un radar in grado di penetrare nel terreno per investigare al di sotto della superficie. E mentre aspettiamo che raccolga i suoi dati scientifici, possiamo goderci le immagini che invia dal lato lontano che, proprio ora, è illuminato dal sole.