Nel corso degli ultimi decenni, l’idea di famiglia è andata incontro a diversi cambiamenti. Non esiste più solo una forma di nucleo familiare, composto cioè da padre, madre e figli, ma, con l’evoluzione delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita, oggi è possibile rinvenire altri profili di genitorialità.
Uno di questi è la maternità surrogata, una metodologia prescelta sia dalle coppie che hanno difficoltà ad avere dei figli in via naturale che dalle donne single. Vediamo, allora, di che si tratta e qual è lo scenario giuridico nel nostro Paese.
Maternità surrogata: cos’è?
La maternità surrogata, o surrogazione di maternità, è una pratica medica attraverso la quale la gestazione viene portata avanti da una donna diversa da quella che sarà la madre del nascituro a tutti gli effetti.
La madre surrogata, quindi, differisce dalla madre legalmente riconosciuta ed è una donna che accetta volontariamente e liberamente di portare in grembo un embrione, sviluppato con la tecnica della fecondazione in vitro e del quale ne favorisce la crescita fino al momento del parto.
In genere, il rapporto che lega la gestante con coloro che poi saranno i genitori del nascituro viene regolato da appositi contratti, nei quali sono indicate regole, procedura e aspetti economici connessi alla surrogazione di maternità, a tutela di tutte le parti coinvolte.
Come avviene la maternità surrogata?
La maternità surrogata è una procedura a cui hanno accesso sia le donne single che le coppie, siano esse unite in matrimonio o conviventi, omosessuali o eterosessuali. Si tratta di una pratica che prevede alcuni step da seguire. In genere, si procede con:
- la selezione e la conoscenza personale tra i futuri genitori e la gestante ;
- la preparazione dei documenti legali ;
- la fecondazione in vitro degli embrioni e la loro crioconservazione ;
- l’inserimento degli embrioni nell’utero della gestante e l’inizio della gravidanza ;
- il parto e la formalizzazione finale dei documenti.
Maternità surrogata in Italia e all’estero
In Italia, la maternità surrogata rientra tra le pratiche vietate per legge; nel dettaglio, il divieto è stabilito dall’Art. 12, co. 6, della L. 40/2004. Pertanto, la situazione si fa abbastanza controversa allorquando le donne single o le coppie italiane decidono di recarsi all’estero per eseguire tale procedura.
Infatti, la surrogazione di maternità è una procedura legale e regolarmente effettuata in Paesi come la Russia, la Bielorussia, gli Stati Uniti d’America, la Repubblica Ceca e la Grecia.
L’affidamento a strutture mediche estere comporta il dover regolare i rapporti e le posizioni giuridiche agli occhi dell’ordinamento italiano e questo non sempre avviene in maniera univoca e coerente.
Sebbene il principio regolatore sia comunque la tutela del minore, in particolar modo, emergono delle notevoli difficoltà nel momento in cui occorra qualificare il rapporto che intercorre tra il minore stesso e i suoi genitori. Pertanto, è sempre opportuno rivolgersi a un avvocato esperto del settore per conoscerne tutti gli aspetti più rilevanti.