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Cibi afrodisiaci per i desideri assopiti: cosa c’è di vero?

I cosiddetti cibi afrodisiaci, quando si attraversano periodi in cui i rapporti sessuali sono l'ultimo dei pensieri, possono stimolare veramente la libido?

I cosiddetti cibi afrodisiaci, quando si attraversano periodi in cui i rapporti sessuali sono l’ultimo dei pensieri, possono stimolare veramente la libido? Farmaci ce ne sono tanti e il loro compito è dare una sferzata di energia ai desideri assopiti, soprattutto quando lo stress o altri problemi impediscono di viverli in piena serenità. Ma cos’è esattamente un afrodisiaco?

I cibi afrodisiaci: le alternative naturali ai farmaci

Può essere un cibo, una droga, un medicinale, un prodotto estratto da piante ed erbe che stimola l’istinto sessuale, aumenta il desiderio, il piacere o la potenza delle prestazioni erotiche.

Come per altri problemi di salute, molti individui preferisco le alternative naturali anche in questo campo, considerate generalmente più sicure e prive di effetti collaterali. In realtà piante ed erbe possono invece avere pesanti effetti negativi, e molte non sono supportate da prove scientifiche. Altre invece sono testate e verificate attraverso studi e ricerche approfondite.

Dunque, se stai pensando di provare dei cibi afrodisiaci per aumentare il livello della tua libido, meglio parlarne prima con il medico (soprattutto se prendi dei farmaci che potrebbero inteagire) per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Questi elencati di seguito sono i più noti.

Maca, o viagra peruviano

Tra i cibi afrodisiaci troviamo la Maca: un ortaggio a radice dal gusto dolce che offre numerosi benefici per la salute. In Sud America è chiamato anche “viagra peruviano” e viene usato comunemente per aumentare la fertilità. Imparentato con le crucifere, tra cui cavoli, broccoli e cavolfiori, cresce principalmente nelle montagne del Perù centrale.

Gli studi effettuati sugli animali hanno riscontrato aumenti della funzione erettile e della libido nei roditori, dopo aver consumato la maca. Studi successivi suggeriscono che potrebbe avere lo stesso risultato anche negli esseri umani, nei casi in cui la perdita del desiderio sessuale si verifica come effetto collaterale di alcuni farmaci antidepressivi.

I partecipanti alla ricerca generalmente hanno tollerato bene il Maca, sperimentando pochissimi effetti collaterali. Tuttavia, ulteriori studi saranno necessari per determinare con esattezza sia i dosaggi, che gli effetti a lungo termine.

Tribulus terrestris, o bindii

Tribulus terrestris: pianta annuale che cresce nei climi secchi, più noto con il nome bindii. I produttori di integratori affermano che può stimolare la libido, mentre la ricerca ha verificato che aumenta il livello di testosterone negli animali; tuttavia, la scienza non lo ha ancora dimostrato.

Solo in alcune piccole prove si è potuto verificare che il desiderio e la funzione sessuale (sia nei maschi che nelle femmine) traggono giovamento dall’assunzione di questa pianta, ma sono in corso ulteriori ricerche per confermarlo.

Il ginkgo biloba

Ginkgo biloba: un integratore derivato da una delle più antiche specie di alberi, molto usato nella medicina tradizionale cinese per trattare molti disturbi, tra cui la scarsa funzione sessuale. Si dice che la pianta agisca come afrodisiaco, aiutando ad aumentare il flusso sanguigno. Gli studi, almeno per ora, hanno prodotto risultati contrastanti.

In una ricerca del 1998, si è potuto verificare che il ginkgo biloba riduce la perdita del desiderio sessuale causata dagli antidepressivi nell’84% dei partecipanti. Sia i maschi che le femmine hanno affermato di aver provato un aumento della libido, dell’eccitazione e della capacità di raggiungere l’orgasmo, sebbene gli effetti sembravano più intensi nelle partecipanti femminili.

Nel 2004 è stato pubblicato uno studio più rigoroso in un gruppo simile, in cui non sono stati riscontrati miglioramenti nei partecipanti che lo hanno assunto. Il ginkgo biloba dunque è ben tollerato, non ha effetti collaterali e potrebbe avere effetti afrodisiaci, ma i risultati degli studi sono ancora incerti.

Ginseng rosso

Ginseng rosso: un’altra erba popolare nella medicina cinese, comunemente usato per trattare diversi disturbi negli uomini e nelle donne, tra cui la funzione sessuale e la scarsa libido. Inoltre, è stato scoperto che può migliorare l’eccitazione sessuale durante la menopausa, periodo molto critico per le donne.

Alcuni esperti invece mettono in dubbio la validità di questi studi, e avvertono che sono necessarie ulteriori ricerche prima di trarre conclusioni.

Il ginseng generalmente è ben tollerato, ma può causare stitichezza, disturbi di stomaco, mal di testa, oltre a interferire con il trattamento dei tumori sensibili agli ormoni, e ai farmaci che fluidificano il sangue. Anche in questo caso, consultare il medico prima di assumerlo.

Lo zafferano

Zafferano: una spezia dal profumo intenso, tra le più costose in termini di peso, estratta dal fiore del Crocus sativus. Originario dell’Asia sud occidentale è spesso usata come rimedio naturale per la cura della depressione, per alleviare lo stress e migliorare l’umore.

Lo zafferano è molto noto anche per le sue potenziali proprietà afrodisiache, in particolare negli individui che assumono antidepressivi. In uno studio sono stati presi in esame un gruppo di uomini che per 4 settimane hanno assunto 30 mg di zafferano al giorno. Al termine sono stati riscontrati maggiori miglioramenti nella funzione erettile, rispetto agli uomini a cui era invece stato somministrato un placebo.

Nelle donne, rispetto al gruppo placebo, in gran parte sono stati sperimentati aumento della lubrificazione e livelli di eccitazione più elevati. Altri studi sulle proprietà afrodisiache dello zafferano, effettuati in individui senza depressione, invece hanno dato risultati poco attendibili.

Pochi cibi afrodisiaci sono supportati dalla scienza

Quando si verifica un calo della libido, l’elenco degli alimenti che vantano proprietà afrodisiache è molto lungo. In realtà, solo una piccola parte è effettivamente supportata dalla scienza.

Se vuoi provarle, inizia con piccole quantità e aumenta il dosaggio in base agli effetti ottenuti. Ovviamente ricorda che alcuni rimedi naturali possono interagire negativamente con alcuni farmaci: consulta quindi il tuo medico, prima di provare prodotti estratti da erbe e piante.

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