di Oliver Melis
Cedric Allingham, nato il 27 giugno 1922, è uno scrittore inglese che ha raccontato nel libro del 1954 “Flying Saucer from Mars” di aver incontrato il pilota di un disco volante proveniente da Marte.
Allingham, che il 18 febbraio 1954 trascorreva una vacanza nei pressi di Lossiemouth, raccontò di aver visto un disco volante e di aver comunicato con il suo pilota tramite gesti e telepatia. L’astronauta aveva fatto intendere di provenire da Marte e che aveva anche visitato Venere e la Luna. Come prova a sostegno della sua strana storia, Allingham esibì una serie di fotografie sfocate del disco volante e di uno dei suoi occupanti, raffigurato di “schiena”.
Lo scrittore ha anche affermato che un pescatore di nome James Duncan aveva assistito all’evento da una collina vicina, fornendo una dichiarazione firmata che è stata riprodotta nel suo libro. Il libro di Allingham attirò una discreta attenzione dai media, forse anche perché in quel periodo le storie sui dischi volanti avevano molto successo, grazie anche ai racconti del noto contattista e scrittore George Adamski.
Anche la rivista TIME gli dedicò un articolo all’inizio del 1955. La British Interplanetary Society, suggeri che Allingham aveva una fervida immaginazione e che qualcuno forse lo aveva preso in giro. I ricercatori dei dischi volanti più popolari all’epoca tentarono di intervistare Allingham, ma sia lui che James Duncan si dimostrarono straordinariamente inafferrabili. Nessuno sapeva dove realmente fossero.
Anche lo scrittore Robert Chapman tentò di rintracciare Alingham ma gli editori gli dissero che era ricoverato in Svizzera per una grave malattia e che in seguito era deceduto. Chapman confermò che Allingham aveva tenuto una lezione nel Sussex, in cui il noto conduttore, astronomo e noto scettico UFO Patrick Moore sosteneva di averlo incontrato. Incapace di individuare Duncan o Allingham, e quindi sospettando qualche forma di burla, Chapman concluse con rammarico che “se non c’era James Duncan e quindi nessun visitatore da Marte, forse non c’era nemmeno Cedric Allingham“.
Il mistero fu, infine, svelato nel 1986, a seguito delle ricerche di Christopher Allan e Stuart Campbell, pubblicate nella rivista Fortean Magonia. In “Flying Saucer of Moore’s?“, Sostenevano che la prosa del libro di Allingham mostrava somiglianze significative con la scrittura del famoso astronomo Patrick Moore.
Grazie a ulteriori indagini riuscirono a rintracciare un amico di nome Peter Davies che ammise di aver scritto il libro con un altro individuo che ha rifiutato di nominare. Davies ha anche affermato che il discorso al club UFO di “Allingham” era stato dato da lui mentre indossava un paio di baffi finti.
Moore ammise di essere stato invitato da Lord Dowding a fare da ospite a questo incontro.
Questi e altri indizi portarono Allan e Campbell a identificare Patrick Moore come il principale colpevole della beffa, che aveva lo scopo di svelare la creduloneria e i metodi di ricerca acritici degli ufologi britannici. Moore, tuttavia, ha sempre negato di essere l’autore del libro di Allingham.
Moore è morto nel 2012, non ha mai confermato il suo coinvolgimento nella faccenda, anche se il telescopio, il fogliame di fondo e la porzione di capanno mostrati nel ritratto del libro di Allingham hanno una notevole somiglianza con il telescopio riflettore da 12½ pollici nel giardino di Moore.
Fonti: Massimo Polidoro, l’esploratore dell’insolito, Wikipedia