DuAxle, il rover trasformabile della NASA

Il nuovo rover si chiama DuAxle (abbreviazione di dual-Axel) e proprio il nome richiama le sue straordinarie capacità di sdoppiarsi in due elementi

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La NASA sta sviluppando un innovativo rover capace di esplorare terreni accidentati che nessun rover oggi utilizzato sarebbe in grado di affrontare.

Il nuovo rover si chiama DuAxle (abbreviazione di dual-Axel) e proprio il nome richiama le sue straordinarie capacità di sdoppiarsi in due elementi. DuAxle è infatti composto da due rover Axel a due ruote dotati di un lungo cavo che si connette al veicolo centrale e ha il compito di stabilizzare il rover mentre è impegnato nell’esplorazione di ripidi crateri che altri rover non sarebbero in grado di esplorare.

Il rover Axel dispone inoltre di un braccio robotico in grado di raccogliere campioni e di telecamere stereoscopiche per raccogliere immagini.

DuAxle è una combinazione di due rover innovativi, con il back-end che funziona da ancora e il front-end che si sgancia per esplorare terreni accidentati. Quando DuAxle trova un cratere, una fossa, una scarpata, uno sfiato o altri terreni estremi, può fermarsi, abbassare il telaio e ancorarsi al suolo prima di separarsi nelle sue due componenti. La metà posteriore del rover rimane ferma e la metà anteriore si sgancia, utilizzando un lungo cavo per rimanere collegata alla parte che funziona da ancoraggio mantenendone la stabilità durante l’esplorazione. La metà anteriore può quindi essere recuperata riavvolgendo il cavo quando l’esplorazione è terminata.

DuAxle è stato testato l’autunno scorso dagli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA, il rover ha mostrato le sue capacità sfidando il deserto del Mojave. “DuAxel si è comportato estremamente bene sul campo, dimostrando con successo la sua capacità di avvicinarsi a un terreno impegnativo, ancorare e quindi sganciare il suo rover Axel”, ha detto Issa Nesnas, tecnico del JPL.

La metà anteriore del rover, è riuscita a manovrare su pendii ripidi e rocciosi proprio come il team aveva previsto.

Mentre la sezione a due ruote offre una maggiore flessibilità nell’esplorazione, le tradizionali quattro ruote sono essenziali per attraversare ampi tratti di terreno in un breve lasso di tempo. E così, Nesnas e il suo team hanno iniziato a sviluppare una versione di Axel che possa essere collegata a un lander. Ma presto hanno imparato che il collegamento a un lander creava il grande svantaggio di dover essere incredibilmente accurati nella precisione di atterraggio.

E così che è stato sviluppato DuAxle. “Il vantaggio di DuAxel è chiaro quando si ha incertezza sul luogo di atterraggio, come facciamo su Marte, o si desidera trasferirsi in una nuova posizione per calarsi in corda doppia ed esplorare con Axel”, ha spiegato Patrick Mcgarey, tecnico del JPL e DuAxel e membro del team. In sostanza, ha spiegato, DuAxel è un robot trasformabile realizzato per l’esplorazione planetaria.

DuAxel è stato realizzato per spostarsi su Marte ma può essere adattato a molti altri terreni presenti in altri corpi del nostro Sistema solare, la Luna, Mercurio o mondi ricoperti dal ghiaccio come le lune di Giove e Saturno.

Laura Kerberr, geologa planetaria al JPL, ha detto che trova il rover Axel “davvero delizioso”. Invece di proteggersi da pericoli come la caduta o il ribaltamento, come hanno fatto i rover precedenti, DuAxel è progettato per resistere agli eventi avversi.

Il rover non è ancora testato nello spazio, ma il team che lo ha sviluppato è attualmente in attesa di sapere quale sia la sua destinazione. Mentre aspettano, il team DuAxel continua ad affinare e aggiornare la sua tecnologia.