giovedì, Ottobre 24, 2024
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La strana tripletta di crateri su Marte

Su Marte è stato rilevato un insieme di crateri molto singolare,. Miliardi di anni fa un asteroide si sarebbe abbattuto sul pianeta rosso frantumandosi in tre pezzi e lasciando al suolo la singolare tripletta di crateri

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Marte, il quarto dei pianeti rocciosi in ordine di distanza dal Sole, mostra alcuni dei più grandi crateri da impatto. Le immagini riprese dal Mars Express dell’ESA ci mostrano una caratteristica molto insolita della sua superficie, una tripletta di crateri da impatto sovrapposti.
La tripletta di crateri si trova in una regione particolarmente antica dell’emisfero meridionale del pianeta rosso nota come Noachis Terra. Questa regione durante l’era noachiana risalente a circa 4 miliardi di anni fa è stata colpita da comete e asteroidi. Alcuni di questi impatti sono rimasti praticamente intatti fino a oggi e, poiché risalgono i primissimi giorni del Sistema Solare, sono molto interessanti per gli scienziati che cercano di saperne di più sul nostro vicino planetario, sul suo passato e sul passato del sistema solare.
Marte mostra molti segni di processi ed eventi caotici risalenti all’epoca noachiana evidenti soprattutto negli altopiani meridionali che sono disseminati di vecchi crateri erosi dal tempo. Il Mars Express dell‘ESA ha fotografato molti crateri in questa regione, dal cratere Greeley particolarmente eroso, che prende il nome dal geologo americano Ronald Greeley, al cratere Neukum a forma di duna, dal nome di uno dei fondatori della missione Mars Express ( principale Investigatore della High Resolution Stereo Camera (HRSC) del veicolo spaziale, la telecamera responsabile della nuova nuova immagine).
L’immagine ci offre un triplo cratere che si trova appena ad est di una caratteristica più nota chiamata Cratere Le Verrier, di quasi 140 km di diametro. Al contrario, le tre depressioni riprese dal Mars Express sono leggermente più piccole; il più grande misura 45 km di diametro e il più piccolo 28 km.
Come si può essere formata questa tripletta di crateri? una probabile spiegazione è che l’oggetto che ha penetrato l’atmosfera marziana si è spezzato in tre frammenti prima di toccare effettivamente il suolo, formando la straordinaria immagine che possiamo ammirare. Non tutti gli oggetti che possono dare luogo a impatti multipli lasciano questo tipo di tracce cosi chiare e ordinate, molti mostrano depressioni allungate, cavità non circolari che giacciono strettamente fianco a fianco o bacini solo parzialmente sovrapposti. Un’altra spiegazione potrebbe essere una coincidenza: in diversi momenti, tre oggetti separati potrebbero aver colpito la superficie di Marte in questa posizione, creando una netta sovrapposizione casuale di crateri.
Se effettivamente il frammento si è frantumato in tre pezzi prima di abbattersi al suolo questo potrebbe significare che 4 miliardi di anni fa l’atmosfera di Marte era di certo molto più densa di quanto non lo sia oggi. Il Marte Noachiano probabilmente possedeva un’atmosfera più densa e quindi più difficile da attraversare. Con un’atmosfera più densa Marte in passato poteva essere molto più caldo e umido del mondo freddo e arido che le nostre sonde ci hanno mostrato fin dagli anni sessanta del secolo scorso.
Le numerose missioni inviate su Marte sembrano avvalorare questa ipotesi supportando questa visione con una serie di prove che supportano questa visione e restituiscono la prova che l’acqua un tempo scorreva copiosa sul Pianeta Rosso, rivelando caratteristiche come le vecchie reti di valli fluviali e grandi bacini lacustri che si pensava si fossero formati nel periodo noachiano. Questa tripletta di crateri sono simili ad altri antichi crateri presenti sugli altopiani meridionali di Marte, presentando bordi appiattiti e pavimenti poco profondi. Inoltre sono stati, con il passare degli eoni, riempiti da materiale sedimentario. Non mancano le sorprese, il cratere più piccolo sembra mostrare i tipici segni lasciati dai ghiacciai che quando si muovono trascinano ghiacci misti a rocce.
Gli scienziati analizzando l’immagine sospettano che la zona ripresa dal Mars Express possa aver contenuto altri crateri viste le numerose tracce presenti. Infatti, nonostante la natura craterizzata di Noachis Terra, l’ambiente intorno a questa tripletta è sorprendentemente liscio per un terreno così antico. Solo una manciata di piccoli crateri circostanti sembrano avere bordi e ciotole chiari e nettamente definiti, indicando che sono relativamente giovani e non hanno ancora iniziato a erodersi. Nel complesso, sembra che i crateri più vecchi in quest’area si siano “sciolti” in superficie, un fenomeno che è, ancora una volta, dovuto al ghiaccio.
Mentre il ghiaccio appena sotto la superficie di Marte scorre e si scioglie per molti milioni di anni, il suolo diventa più morbido. Il terreno soffice e ricco di ghiaccio riempie più facilmente rientranze e depressioni, contribuendo all’aspetto liscio di questa parte di Noachis Terra. Ciò suggerisce che su Marte doveva essere presente una grande quantità di acqua, almeno durante il periodo noachiano, in grado di produrre un flusso di ghiaccio in abbondanza simile a un ghiacciaio.
Comprendere la storia di Marte e mappare in dettaglio le caratteristiche che coprono la sua superficie è un obiettivo chiave di Mars Express. La sonda ha esplorato il Pianeta Rosso sin dal suo lancio nel 2003 e si sta preparando a collaborare con una serie di nuove missioni che si sono unite – o presto si uniranno – alla Mars Express. Il Trace Gas Orbiter (TGO) ESA-Roscosmos ExoMars è arrivato nel 2016 e il rover ExoMars Rosalind Franklin e la relativa piattaforma scientifica di superficie saranno lanciati nel settembre 2022.
Insieme a Mars Express, queste missioni lavoreranno per caratterizzare completamente il nostro vicino, per aiutarci non solo a capire di più su Marte, ma di più sulla storia e la natura della nostra casa nell’Universo.
Fonte: https://phys.org/news/2020-10-ancient-crater-triplet-mars.html

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