La Soyuz: ultimo viaggio, produzione, cenni storici, funzionamento e progetti futuri

L'agenzia spaziale russa Roscosmos, annuncia che il razzo Soyuz 2.1A ha impiegato solamente 3 ore e 3 minuti ad arrivare sulla Stazione spaziale internazionale, la ISS, un tempo record che riaccende nuove sfide. Ma qual è la storia del progetto Soyuz, e che cosa ci si aspetta per il futuro?

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La Russian Federal Space Agency (Roskosmos) ha lanciato con successo alle 10:45 ore italiane la missione Soyuz MS-17, effettuata dal razzo Soyuz 2.1A. Il vettore, che è partito dalla rampa 31/6 del Cosmodromo di Bajkonur, situata nella Repubblica del Kazakistan, ha condotto nello spazio i cosmonauti russi Sergej Ryžikov e Sergej Kud’-Sverčkov, e la statunitense Kathleen Rubins. La Soyuz MS-17 ad oggi è la capsula che ha compiuto un viaggio Terra-ISS nel minor tempo possibile.
L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato che il razzo ha impiegato solamente 3 ore e 3 minuti ad arrivare sulla Stazione spaziale internazionale, la ISS, un tempo record che riaccende di nuovo la sfida tra la Russia e gli USA, che recentemente hanno riconquistato la possibilità di portare astronauti nello spazio, grazie alla compagnia privata Space X di Elon Musk.
Il razzo Soyuz 2.1A, è stato lanciato dalla base di Baikonur in Kazakistan alle 7:45 ora italiana, per poi agganciare con successo al modulo Rassvet della ISS alle ore 10:48, effettuando solamente due orbite complete intorno alla Terra. Il tragitto utilizzato dal razzo Soyuz 2.1A, fin’ora era stato tentato solamente dal cargo Progress MS-12 , su cui però non era presente nessun equipaggio a bordo, con un tempo di percorrenza di 3 ore e 18 minuti.
I tempi di percorrenza dei viaggi condotti in precedenza verso la ISS presentavano tempi molto più lunghi, che con l’equipaggio a bordo duravano solitamente 6 ore, un viaggio comunque breve se paragonato a quelli che avvenivano nel 2013, che duravano circa due giorni.
L’aggancio alla ISS, che è avvenuto in tempo record, ha consentito agli astronauti di abbreviare i tempi di percorrenza, evitando così di trascorrere fino a due giorni nel veicolo spaziale russo, che è si molto efficiente a livello tecnologico ma comunque angusto per la sua grandezza.
La traiettoria “super veloce” è stata progettata negli scorsi mesi grazie ai lanci del veicolo spaziale russo, una traiettoria che necessita una combinazione di condizioni appropriate, tra cui il calcolo esatto degli angoli della orbita della ISS, la giusta posizione della rampa di lancio e la precisione nello svolgimento del lancio, tutti fattori che non devono in alcun modo presentare nessun tipo di imprevisto.
Durante il docking dalla ISS sono arrivate delle immagini sorprendenti della manovra di attracco, che è stata trasmessa in streaming e in cui venivano alternate visuali esterne con quelle del monitor del sistema automatico di attacco russo Kurs, attimi in cui si poteva ammirare il comandante della Sojuz.
Gli astronauti Rubins Ryzhikov e Kud-Svertchkov, grazie al volo lampo effettuato del razzo Soyuz 2.1A, hanno potuto incontrare i colleghi che li aspettavano sulla ISS, ossia il comandante Chris Cassidy della Nasa e i russi Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner.

Ma com’è fatta la navetta spaziale Soyuz?

La navetta spaziale russa Soyuz appartiene ad una lunga produzione che è iniziata più di 40 anni fa. Infatti, la prima versione della navetta risale al 1966, e nonostante la loro età funzionano ancora perfettamente. La versione della navetta Soyuz ad oggi è l’unica in grado di condurre un equipaggio umano sulla ISS. Ma come sono fatte?
La capsula Soyuz è una navicella spaziale adibita per il trasporto di persone creato dalla URSS, agli inizi degli anni 60. Il progetto della Soyuz fu ideato per i voli verso la Luna, è da sempre rappresenta la controparte russa agli Apollo americani.
La navicella è composta da un modulo di comando, da uno abitativo e uno di servizio, di cui gli ultimi due vengono sganciati prima del rientrare nell’atmosfera terrestre. Infine, l’ultimo componente della navicella è il razzo, un vettore e tre stadi.

Alcuni cenni storici della Soyuz russa

La navicella Soyuz 1 fu lanciata per la prima volta il 23 aprile del 1967, su cui a bordo era presente il comandante Vladimir Komarov. Purtroppo, il volo ebbe subito delle gravi anomalie, costringendo così il comandante ad un rientro anticipato, che però si concluse nel peggiore dei modi portando alla morte del cosmonauta per la mancata apertura dei due paracadute.
Nonostante questo infausto primo volo il progetto è continuato, divenendo il mezzo di trasporto verso le stazioni orbitanti degli anni ’70 e ’80. La Soyuz è divenuta così il traghetto spaziale per giungere alla ISS con a bordo astronauti di tutto il mondo.

Come funziona il veicolo spaziale Soyuz, gigante russo che porta gli astronauti sull’ISS?

La navicella Soyuz è composta da quattro propulsori, ognuno della quale presenta una lunghezza di 20 metri circa, che vengono riempiti con 225 tonnellate di carburante e ossigeno liquido, che sono in grado di fornire la spinta adatta per riuscire a raggiungere l’orbita terrestre.
La Soyuz deve attraversare tre stadi, in cui ogni parte del razzo utilizza il suo carburante e poi viene sganciata. La navicella dopo meno di 10 minuti, in cui raggiunge una velocità di 25.000 km/h, comincia a orbitare intorno alla Terra. Ogni navicella, che è composta da tre moduli, può al massimo trasportare tre cosmonauti.
La navicella è formata da un modulo di servizio, da un modulo orbitale e da quello di rientro. Il modulo orbitale è la parte superiore che trasporta l’equipaggiamento necessario per l’attracco alla ISS. Il modulo di servizio è la parte inferiore della navicella, ed è progettato anche per il trasporto delle apparecchiature di telecomunicazione, di controllo dell’altitudine e dei pannelli solari. Infine, il modulo di discesa che è situato al centro, ed è progettato per ospitare gli astronauti stipati in soli 4 metri cubi.
Il viaggio verso la ISS, oggi, è riuscito ad arrivare con l’ultimo volo ad un tempo stimato di 3 ore e 3 minuti, ma in passato durava dalle sei ore a anche due giorni, a seconda del profilo della missione. Il viaggio di ritorno invece dura solamente tre ore, durante il quale il modulo tocca la Terra ad una velocità inferiore ai 2 metri/sec.

Progetti futuri

Per il prossimo martedì 20 ottobre si prevede lo scambio tra Chris Cassidy e Rubins Ryzhikov, che diventerà così il nuovo comandante. Infatti, il comandante Chris Cassidy, Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner il prossimo mercoledì 21 ottobre torneranno sulla Terra, sempre a bordo della Soyuz che li ha condotti in orbita ad aprile.
L’arrivo della Sojuz MS-17 sulla ISS darà il via al passaggio tra Expedition 63 e 64, che è stato ufficialmente previsto per il prossimo 22 ottobre. Fino ad allora il trio di cosmonauti Ryžikov, Kud’-Sverčkov, Rubins faranno parte della Expedition 63 insieme al comandate Chris Cassidy e agli ingegneri di volo Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale con la partenza dei tre cosmonauti inizierà quindi in modo ufficiale la Spedizione 64, durante la quale sono stati già programmati due eventi molto importanti. Il primo evento è previsto per il 2 novembre, data in cui saranno celebrati i 20 anni di presenza dell’uomo a bordo della ISS, mentre per il secondo, che si svolgerà a fine mese, è previsto l’arrivo della navetta Crew Dragon della Space X, che per la prima volta conduce un equipaggio privato composto da quattro astronauti.
Il lancio, che era stato programmato per fine ottobre è purtroppo stato rimandato a causa di alcuni problemi avuti durante l’ultimo lancio del razzo Falcon-9.
Il razzo Sojuz MS-17 dovrebbe essere l’ultimo previsto ad avere a bordo un astronauta della NASA per il prosieguo del programma ISS. Infatti, con l’entrata in servizio delle Crew Dragon e forse anche della CST-100 Starliner, gli Stati Uniti si sono aggiudicati di nuovo la possibilità di portare in maniera autonoma i propri astronauti verso la ISS. Quindi, se non avvengono ulteriori modifiche a livello politico, Kate Rubins sarà l’ultima rappresentante della NASA ad aver effettuato un viaggio a bordo di un volo russo.
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/10/15/primo-viaggio-lampo-verso-la-stazione-spaziale_4cc025e0-b507-4041-84ea-b5d69dcc9d8f.html
https://www.focus.it/scienza/spazio/com-e-fatta-la-navetta-spaziale-soyouz
https://video.ilsecoloxix.it/tech/come-funziona-il-veicolo-spaziale-soyuz-gigante-russo-che-porta-gli-astronauti-sull-iss/53251/53240
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