I ricercatori hanno potuto vaccinare efficacemente un topo contro il cancro, utilizzando una combinazione di nanoparticelle d’oro e un farmaco immunoterapico approvato dalla FDA.
Il trattamento è stato ottenuto attraverso la combinazione di due terapie separate. Il primo di questi utilizza una tecnica attualmente studiata da molti gruppi di ricerca diversi, utilizzando nanoparticelle d’oro attraverso qualcosa noa come terapia “fototermica”.
Ciò comporta l’iniezione di nanoparticelle d’oro nel tessuto canceroso per poi colpirle con un laser. Le nanoparticelle poi si riscaldano fino al punto in cui cominciano ad uccidere le cellule tumorali. Le nanoparticelle d’oro sono particolarmente interessanti perché si associano elettivamente ai tumori, in quanto i loro vasi sanguigni sono particolarmente permeabili.
Per questo ultimo studio, i ricercatori hanno sviluppato nanoparticelle di nuova forma con estensioni chiamate gold nanostars. “le punte delle nanostars funzionano come i parafulmini, concentrando l’energia elettromagnetica al loro apice”, ha spiegato Tuan Vo-Dinh, co-autore dello studio pubblicato su Scientific Reports.
La seconda parte della terapia coinvolge un farmaco di recente sviluppo che blocca l’azione di una particolare molecola nota come PD-L1. Prodotto dalle cellule tumorali, PDL-1 disattiva efficacemente le cellule T, che sono le cellule dell’apparato immunitario che modulano la reazione immunitaria dell’organismo, permettendo così al tumore di crescere e diffondersi senza ostacoli. Il farmaco stesso è già stato approvato dalla FDA ed è in uso clinico precoce.
I ricercatori hanno effettuato una serie di esperimenti in cui hanno iniettato le cellule tumorali della vescica in entrambe le gambe posteriori dei topi e hanno aspettato la crescita dei tumori. Sono stati quindi in grado di testare diverse terapie, ma solo su una delle gambe.
I soggetti che non hanno ricevuto il trattamento completo sono morti di cancro, così come i topi che hanno ricevuto solo i gold nanostars, perché non sono stati in grado di uccidere il cancro nella gamba che non è stata trattata. Alcuni di quelli che hanno ricevuto solo il farmaco immunoterapico sono sopravvissuti per un certo periodo ma poi sono morti. Al contrario, i topi che avevano ricevuto entrambi i trattamenti, sono riusciti a sopravvivere molto più a lungo.
“Quando un tumore muore, rilascia particelle che permettono al sistema immunitario di attaccarne ciò che resta”, ha dichiarato Vo-Dinh. “Distruggendo il tumore primario [con i nanostar], abbiamo attivato il sistema immunitario contro le altre cellule cancerose e l’immunoterapia ha impedito loro di nascondersi”.
Uno dei topi sottoposti al trattamento ha acquisito una qualche forma di immunità al cancro. Un mese dopo che era guarito i ricercatori hano inoculato il roditore con altre cellule cancerose ma il sistema immunitario dell’animale è riuscito a eliminarle da solo, senza supporto di alcuna terapia.
I risultati di questo studio sono, ovviamente, limitati e molto preliminari e la presunta immunità acquisita potrebbe essere solo frutto del caso o di qualche errore ma la cosa importante è che lo studio scientifico apre continuamente nuove strade per sconfiggere questa terribile malattia, con prospettive di volta in volta più incoraggianti. Non possiamo ancora sapere se è stato trovato un modo di vaccinare gli esseri umani contro il cancro ma abbiamo capito che ci potremo arrivare e forse ci riusciremo prima di quanto si pensasse.