L’aglio (Allium sativum), è una pianta bulbosa che ha origini Asiatiche, ma che si è diffuso velocemente in tutto il mondo grazie alla sua adattività e alla sua capacità di propagazione.
L’aglio, difatti, ama i climi caldi e temperati ma risulta essere piuttosto ubiquitario, esso si propaga attraverso la divisione e piantumaggio dei singoli spicchi di cui è composto.
Secondo la classificazione APG III (Angiosperm Phylogeny Group III) appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae. Viene utilizzato come condimento, spesso scansato per il suo odore ma anche elogiato grazie alle caratteristiche che gli consentono la nomina di antibiotico naturale.
Come condimento è utilizzato intero, a pezzi, crudo o cotto, in polvere e prende parte alla preparazione di molte salse come il pesto, l’aioli, bagna càuda, tzatziki.
Il suo odore pungente è dato da composti solforati, che per l’aglio in versione pianta fungono da barriera protettiva contro gli insetti e nella versione alimento funge da antiparassitario, antibatterico e antielmintico.
Questa pianta è stata oggetto di molti studi scientifici ed ha attirato l’attenzione specialmente in medicina, la sua chimica è estremamente complessa e gli conferisce proprietà sia antitumorali che curative accreditate.
Storicamente, viene ritratto anche sulle nelle piramidi egizie, ed era utilizzato per la cura ed il mantenimento della salute degli schiavi, ma era anche compreso nei salari dei lavoratori. Nel culto popolare era quindi già utilizzato ed apprezzato come medicinale. In seguito, gli studi fatti confermarono le teorie delle tradizioni popolari.
I composti di spicco sono l’allicina, il bisolfuro di allile, la garlicina e l’allina che nell’insieme hanno azioni antibiotiche e antitumorali.
L’FMS onlus riporta che il consumo regolare di aglio riduce in modo significativo il rischio di tumori alle varie parti dell’apparato digerente, al seno, ed ai polmoni.
In Cina uno studio ha dimostrato come assumere 2 spicchi d’aglio al giorno riduce del 50% il rischio di tumore ai polmoni nei non fumatori e il 30% nei fumatori.
Sempre in Cina uno studio condotto in 5 anni su soggetti a forte rischio di tumore allo stomaco dimostra come la somministrazione di 200 mg di estratto d’aglio riducano la percentuale di casi di tumore del 33% rispetto alla popolazione placebo.
Come dosaggio il National Cancer Institute consiglia uno spicchio d’aglio al giorno.
L’aglio come rimedio
L’aglio inoltre è ricco di sostanze come selenio, quercitina, arginina, flavonoidi e vitamine in particolare A, B, C. La presenza di questi composti lo rende anche un potente antiossidante e antiinfiammatorio.
Quando si viene punti da una zanzara ed il punto colpito diventa rosso gonfio e pruriginoso, è sufficiente rompere uno spicchio d’aglio e strofinarlo nel punti in questione per ottenere effetti benefici immediati.
L’università di Liverpool conferma che un supplemento quotidiano di aglio riduce i rischi di attacchi cardiaci.
Come tutti gli alimenti, non va consumato in dosi eccessive, e non è consigliato l’utilizzo da parte di persone che soffrono di pressione bassa. Nel 2012 la University of British Columbia afferma che dosi massicce di aglio (3 volte al giorno) possono incidere negativamente sulla pressione abbassandola.
In ultimo una curiosità: per attenuare il forte odore pungente dell’aglio è consigliato eliminare il germoglio verde al suo interno, che è facilmente estraibile.