Al Polo Sud il posto migliore per vedere le stelle

Lì, le stelle sono più brillanti grazie alla quasi totale assenza di turbolenze atmosferiche, un fenomeno che appassiona gli scienziati di tutto il mondo.

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By Brandon Specktor – LIVESCIENCE
tradotto e adattato da Giampiero Muzi

Le buone notizie sono che gli scienziati hanno trovato il posto in assoluto migliore del mondo per osservare romanticamente le stelle. La cattiva notizia è che sta letteralmente nel Polo Sud…  La zona calda (anche se in questo caso sarebbe meglio dire la zona fredda…) è chiamata Dome A e si trova su un altopiano nell’Antartide centrale, più o meno a 4 chilometri sul livello del mare.

In un nuovo studio, pubblicato il 29 luglio 2020 sul periodico Nature, i ricercatori sostengono che sulla Terra le migliori condizioni in assoluto per osservare lo spazio e le stelle – con minime interferenze dall’atmosfera terrestre – si trovano a Dome A. Nello specifico, le stelle sopra questo luogo polare attualmente brillano più di quello che solitamente fanno in tutto il resto del mondo, hanno precisato gli studiosi. E questo a causa di un fenomeno chiamato turbolenza atmosferica. In pratica, quando il vento soffia su un terreno non regolare, come montagne o valli, si vengono a creare delle correnti turbolenti nell’atmosfera che possono deformare l’aspetto della luce che raggiunge la Terra dalle stelle distanti.

Dal momento che la luce delle stelle colpisce il suolo, questa si spande ovunque lì intorno, restituendoci immagini sfocate“, ha scritto Michael Ashley, coautore della ricerca e astrofisico dell’Università del Nuovo Galles del Sud a Sydney, in Australia.

Nel nuovo studio, Ashley e i suoi colleghi hanno confermato che la turbolenza atmosferica non è un problema a Dome A. Non lo è perché l’altopiano dove si trova è totalmente piatto per centinaia di metri in tutte le direzioni, e il debole vento del posto crea turbolenze molto piccole nell’aria a basse altitudini, esattamente il luogo dove si suppone debbano essere piazzate le lenti di un telescopio.

Il team ha eretto un piccolo telescopio su una piattaforma alta 8 metri e questo ha permesso di eliminare del tutto le turbolenze durante le osservazioni delle stelle nel cuore dell’inverno polare. Questi inverni antartici, rigidi come sono, offrono anche un altro vantaggio per l’osservazione dello spazio a Dome A. Secondo i ricercatori, infatti, le notti polari possono durare 24 ore o più durante l’inverno antartico, creando così numerose e lunghe finestre per un ottimale osservazione stellare, più di ogni altra parte del mondo.

In conclusione, gli studiosi hanno scritto che Dome A dovrebbe essere il posto perfetto per sistemare un nuovo telescopio terrestre per le future osservazioni dello spazio.

Sicuramente, l’Antartide non è il solo posto ottimale per studiare le stelle. Anche i telescopi della NASA basati nello spazio, come lo Hubble Space Telescope, hanno il privilegio di fluttuare sopra le turbolenze atmosferiche, permettendo agli astronomi di catturare qualche immagine davvero mozzafiato del cosmo.

Un osservatorio terrestre con base a Dome A avrebbe comunque alcuni piccoli vantaggi rispetto allo Hubble. “I satelliti sono molto più costosi, tra le 10 e le 100 volte di più, dei telescopi terrestri“, ha precisato Ashley. “Ma un altro vantaggio di fare osservazioni spaziali dalla Terra è quello di poter costantemente aggiornare la tecnologia del telescopio terrestre, via via mettendo l’ultima disponibile ed evitando così il ritardo tecnologico – a volte anche di 10 anni o più – dei telescopi spaziali“.

In sostanza, anche se Dome A probabilmente non sarà la vostra prossima destinazione per un appuntamento notturno, potrà comunque aiutare gli astronomi a mantenere l’attenzione sullo spazio per gli anni a venire, sebbene avranno sicuramente bisogno di portare con loro un termosifone portatile.

Fonte: Live Science