In Cina, come risposta al crescente timore da parte della gente all’uso dei mezzi pubblici causata dalla pandemia di COVID-19, la malattia provocata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, l’ascesa dei taxi a guida autonoma sembra ormai essere un fenomeno inarrestabile.
Le aziende produttrici di RoboTaxi hanno in programma di incrementare il numero di auto “senza conducente” da immettere sul mercato, per soddisfarne la crescente domanda.
Una delle principali case produttrici, AutoX, lancerà sul mercato di Shangai entro giugno 2020 un parco veicoli a guida autonoma di circa 100 unità. La start-up è una delle numerose compagnie cinesi che si stanno rapidamente orientando al mercato dei servizi di taxi a guida autonoma.
“La pandemia ci ha fatto capire che abbiamo bisogno di auto a guida autonoma per situazioni come questa“, ha detto un portavoce di AutoX, azienda sostenuta dal colosso cinese di Internet Tencent. “RoboTaxi, con le sue capacità di auto-disinfezione e logistica senza conducente, potrebbe salvare molte vite“.
Il motore di ricerca Internet Baidu, la risposta cinese al colosso americano Google, sta lanciando una flotta di 75 RoboTaxis “Apollo” in tre città della Cina. Baidu ha lavorato con alcune tra le più prestigiose case automobilistiche mondiali, tra cui Toyota, Honda e Ford per lo sviluppo di “Apollo”.
“L’attuale pandemia ha portato ad un boom di richieste di tecnologie di guida autonoma“, ha dichiarato Duanling Fu, portavoce di Baidu. “Noi ed i nostri partner utilizzavamo già veicoli senza conducente, durante l’epidemia, e abbiamo distribuito 104 veicoli senza conducente in 17 città per agevolare il trasporto, la disinfezione e la distribuzione delle merci“.
Durante la prima fase di progettazione e realizzazione, il RoboTaxi non sarà totalmente privo di conducente, data la necessità di tarare i parametri di sicurezza alla guida. “I driver umani verranno gradualmente eliminati, perché questo è l’obiettivo finale di questo servizio“, ha aggiunto il portavoce di AutoX.
“Dovremo convivere con il Coronavirus, e in prospettiva anche con possibili future infezioni, per molto tempo. Questa consapevolezza è alla base dei grossi investimenti e sforzi verso questo tipo di automazione“. A febbraio, infatti, il governo cinese ha avviato un progetto per lo sviluppo di veicoli intelligenti, per accelerare la produzione di massa di auto a guida autonoma di alto livello entro il 2025.
La società Pony.ai, fondata da ex ingegneri di Baidu e Google, ha ricevuto 400 milioni di dollari in finanziamenti dalla casa automobilistica giapponese Toyota nel febbraio 2020, portando la sua valutazione a 3 miliardi di dollari. L’azienda ha sperimentato i RoboTaxis sia in Cina che negli Stati Uniti.
James Peng, cofondatore di Pony.ai, ha affermato che la pandemia si sta rivelando una sorta di “acceleratore” della tendenza alla guida autonoma.
La società WeRide, con sede a Guangzhou, ha stretto una partnership con Baiyun Taxi Group, di proprietà statale cinese, per testare una flotta di 40 auto. WeRide ha dichiarato l’obiettivo di produrre flotte di RoboTaxis completamente prive di driver entro il 2021.
Un’altra area di potenziale crescita per i fornitori di robotaxi è rappresentata dalle consegne senza conducente, vista la forte domanda di pacchi e generi alimentari che si è sviluppata durante il blocco imposto per contenere il coronavirus.
Fonte: BBC
I RoboTaxi potrebbero essere la risposta alla paura dei mezzi pubblici in Cina (e nel resto del mondo)?
I RoboTaxi sembrano essere una risposta alle paure insorte nella gente di avere rapporti sociali troppo ravvicinati.
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