Rimangono solo 10 anni per poter salvare la tartaruga marina dorso di cuoio

Oltre alla pesca, a mettere fortemente a rischio di estinzione le tartarughe dorso di cuoio è la continua raccolta delle loro uova nelle spiagge di nidificazione, e gli esperti calcolano che entro sessant'anni potremmo non vedere più questi antichissimi animali solcare gli oceani.

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La tartaruga liuto è la tartaruga più grande dell’oceano. Chiamata anche tartaruga dorso di cuoio, deve questo nome alla tipologia della sua pelle, che risulta molto dura e gommosa.
La tartaruga dorso di cuoio riesce a migrare per grandi distanze ed è in grado di attraversare l’Oceano pacifico. Gli ambientalisti affermano che, durante la migrazione, molti esemplari finiscono inevitabilmente nelle reti da pesca dove rimangono aggrovigliati, al punto che, ormai, il futuro di questa specie è fortemente a rischio.
Già, perché oltre alla pesca, a mettere fortemente a rischio di estinzione le tartarughe dorso di cuoio è la continua raccolta delle loro uova nelle spiagge di nidificazione, e gli esperti calcolano che entro sessant’anni potremmo non vedere più questi antichissimi animali solcare gli oceani.
Un gruppo di scienziati e organizzazioni per la conservazione, tra cui la Fauna & Flora International (FFI), afferma che restano solo 10 anni per mettere in atto misure adeguate per fare si che la tartaruga dorso di cuoio non scompaia.
Alison Gunn, responsabile del programma per le Americhe e i Caraibi presso la FFI, afferma che “Abbiamo i mezzi per proteggere la tartaruga dorso di cuoio ma bisogna che tutti coloro che hanno la competenza di decidere il suo futuro siano disposti a lavorare insieme per riuscire a salvaguardarla”.

Le popolazioni del Pacifico sono in grave pericolo
La raccolta di uova di tartaruga dorso di cuoio sulle spiagge nidificanti è una minaccia per questa specie.

Le tartarughe dorso di cuoio sono presenti in tutto il mondo, ma si distinguono per la localizzazione e la riproduzione nei diversi oceani. Le tartarughe dorso di cuoio del Pacifico sono maggiormente a rischio di estinzione, con entrambe le specie del Pacifico orientale e del Pacifico Occidentale che continuano a veder diminuire i loro numeri.
Le tartarughe hanno il loro habitat di riproduzione nel Pacifico orientale, più precisamente in Messico e in Costa Rica, con alcuni nidificanti isolati a Panama e Nicaragua. Le tartarughe, nel corso delle ultime tre generazioni, hanno subito un calo del 90% nella popolazione nidificante femminile.
Alison Gunn spiega che “Se la tartaruga dorso di cuoio, una specie unica nel suo genere in questa parte di oceano, scomparisse, sarebbe una grave perdita. In questo momento si stanno avviando molte azioni di conservazione per questa specie, bisogna soltanto aumentare la collaborazione già in atto per poter garantire che la popolazione delle tartarughe dorso di cuoio non vada perduta”.
Tartaruga liuto: bocca e immagini - Idee Green

Gli interventi chiave.

Se gli sforzi per la conservazione della popolazione delle tartarughe del Pacifico orientale fossero mirati e intensificati in siti specifici, e i progetti venissero rapidamente implementati e mantenuti, questa specie potrebbe stabilizzarsi e aumentare la propria numerosità secondo uno specifico modello di incremento della popolazione.
La tartaruga del Pacifico orientale potrà salvarsi se nei prossimi 10 anni venissero svolte due azioni: la prima è riuscire ad evitare ogni anno la morte di un numero di tartarughe che varia dai 200 ai 260 esemplari nel Pacifico Orientale.
Le seconda è riuscire a far nascere dai 7.000 agli 8.000 cuccioli in più all’anno, grazie ad una migliore protezione dei nidi e migliori condizioni di incubazione.
La tartaruga dorso di cuoio è ormai inserita nella lista rossa delle specie minacciate dell’IUCN.
Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.